La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

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TERZA DOMANDA

L'AMORE FRATERNO

Il Salvatore nostro, dopo aver istituito l'Eucaristia, disse ai suoi apostoli e di conseguenza a noi: "Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13, 34‑35).

Figlie mie, ecco l'insistente preghiera della vostra vecchia Madre: meditate spesso, spesso queste parole per poterle realizzare nella vita e nell'amore vicendevole. Se sarete umili e silenziose, secondo l'esempio del Cuore divino, non troverete difficoltà alcuna nel compiere questo comandamento dell'amore. Contemplate quel meraviglioso modello d'amore lasciatoci da Gesù! Amatevi a vicenda come Gesù ci ha amato. Contemplate l'amore di Gesù per noi! Quali sono le sue caratteristiche? Eccole: bontà senza limiti, sacrificio fino alla morte e alla morte di croce.

Per cui: bontà verso gli apostoli, verso le folle che lo circondavano, verso i bambini che cercavano le sue carezze, verso i peccatori, verso i suoi stessi carnefici. Con quanta bontà parlava loro, sopportava le loro debolezze, li aiutava, li sosteneva, li guariva e perdonava. E noi?

Siate buone, Figlie mie, e cioè affabili con tutti. Incontratevi sempre con cordialità, con un sorriso d'amore, con una buona parola sulle labbra. Rallegratevi quando potrete rendere agli altri qualche servizio, anche se esso vi costasse più lavoro o qualche scomodità. Non sapete quanta gioia date agli altri con un sorriso amichevole, con una parola buona! Non giudicate gli altri e se non potete valutare il gesto in sé, astenetevi dal giudicare l'intenzione che solo Dio conosce. Guardate ogni consorella con l'occhio limpido dell'amore e allora vedrete tutte in buona luce.

Ricordate due cose: la bontà sa sempre ringraziare cordialmente, anche per le più piccole cose; la bontà sa accettare i piccoli servizi, anche se inutili, con gentilezza e gratitudine.

Vivete sempre in concordia con tutti. Iddio vi preservi dai litigi tra voi. Cedete volentieri agli altri, pur di mantenere la pace. Siate più che buone, siate piene di sacrificio, pronte, come Gesù, a dare la propria vita per il bene degli altri.

    Figlie mie, Gesù ha dato la sua vita per noi: non siamo in grado anche noi di rinunciare alle nostre comodità, ai nostri gusti, al nostro piacere per lui, presente nelle consorelle? Pensate sempre, prima di tutto, agli altri perché si sentano bene, a loro agio, e soltanto dopo pensate a voi stesse, per quanto sarebbe meglio dimenticarsi completamente. Vivete come Gesù per la felicità degli altri e vi diano coraggio le sue parole: "Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25,40). Così dunque, vivendo per la felicità delle vostre consorelle, vivrete per la felicità e la consolazione di Gesù, del suo Cuore agonizzante. Non dovrebbe questo pensiero incoraggiarvi a promettere a Gesù ogni giorno, ai piedi della croce: Cuore di Gesù agonizzante, voglio consolarti dando felicità alle mie consorelle!

E’ forse difficile diffondere la gioia intorno a noi? Oh no! Basta avere il cuore pieno d'amore, il sorriso amichevole sul volto, la parola affabile sulle labbra, la prontezza anche ad ogni più piccolo servizio d'amore, irradiato dalla santa gioia. Diventerete così angeli di felicità, raggi di sole per tutta la vostra Congregazione.

Vivete, Figlie mie, per la felicità degli altri e per la consolazione del Cuore di Gesù agonizzante. Se vi eserciterete così, silenziosamente, nell'amore fraterno, conquisterete quella forza d'amore che vi renderà capaci di sacrifici eroici, se il Signore un giorno ve li chiederà.

Figlie mie carissime, amatevi a vicenda! Siano lontani da voi la discordia, l'invidia che è la nemica mortale dell'amore, l'egoismo che pensa solo a sé ignorando gli altri, l'ambizione che fa del proprio "io" un idolo, l'occhio maligno che vede il male nelle consorelle, invece di riconoscerlo in se stesse.

Amatevi, Figlie mie, affinché io, guardandovi dall'altro mondo, vi veda unite nell'amore più puro, sì da formare un cuore e un'anima sola. Questo è l'ardente invito della vostra vecchia Madre che vi ama tanto dal profondo del cuore!

 

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