La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

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QUATTORDICESIMA DOMANDA

IL RACCOGLIMENTO - IL SILENZIO

Figlie mie, se volete, stare vicino a Dio, vicine al vostro Gesù, dovete esercitarvi nel raccoglimento ed essere fedeli al silenzio, per quanto è compatibile con il vostro lavoro. Il silenzio è la pace dell'anima. Osservate il silenzio per quanto lo consente il vostro lavoro. Dite ciò che è necessario, ma non parlate senza ragione.

Apprezzate il grande silenzio: preparazione alla santa comunione. Sia esso strettamente osser­vato in convento. E quando è necessario parlare, fatelo sottovoce, per non turbare il silenzio degli altri, per non distogliere il loro pensiero da Dio. Al tramonto di ogni giorno, al termine del lavoro, quando il campanello chiama al silenzio, comincia veramente la nostra vita con Dio. Eleva allora, quanto puoi, il tuo cuore verso il cielo, entra in quel mondo divino. Là ti attendono Gesù, la Madre santissima, l'Angelo custode e tante anime che ti amano. Parla con gli abitanti delle regioni celesti. Domanda, ringrazia, affida le tue preoccupazioni, le paure, le speranze, al Cuore misericordioso di Gesù, al Cuore di Maria. E rallegrati, respira a pieni polmoni quell'atmosfera di eternità che ti circonda. E’ bene staccarsi, anche per breve tempo, dalla terra. Si, è molto bene!

E durante il giorno, quando il lavoro ti assor­be, quando, alle volte, devi parlare più di quanto vorresti, e ti è difficile l'unione con Dio, perché devi pensare al lavoro che ti è affidato, allora cerca, di tanto in tanto, di dirigere il cuore verso il Signore, per dirgli che lo ami, per rinnovare la buona intenzione che tutto ciò che fai, lo fai soltanto per piacere a lui. Che tutta la tua vita, ogni tuo lavoro è solo per lui, per lui solo. Questa elevazione del cuore verso Dio anche se di tanto in tanto, trasforma il tuo lavoro in preghiera, la tua vita terrena in vita soprannaturale, divina.

Non pensare di raggiungere questo raccoglimento e unione con Dio, all'istante. No, è un lavoro di lunghi anni. Al mattino proponiti che, durante il giorno, in certi momenti, ad esempio passando da un posto all'altro, da un lavoro ad un altro, rivolgerai il tuo cuore verso Dio. Durante l'esame di coscienza chiediti se hai adempiuto questo tuo proposito e rinnovalo. Domanda la grazia dell'unione con Dio. Lavora senza scoraggiarti, anche se non vedrai alcun risultato. Pian piano, senza che tu te ne accorga, l'anima tua si unirà sempre più a Dio e la tua vita si concentrerà sempre più in Cristo.

Cerca di giungere a questo santo raccoglimento evitando inutili chiacchiere, inutili curiosità. Perché devi sapere tutto? Meno saprai di ciò che accade intorno a te, tanto più ti sarà facile mantenerti raccolta. E poi non immischiarti negli affari degli altri, eviterai così un'infinità di inquietudini, e potrai lavorare e pregare tranquillamente. "Ni voir ni être vue, ignorer et être ignorée” (non vedere, né essere vista, ignorare ed essere ignorata).

Felice l'anima che può condurre una tale vita. Dimentica il mondo, dimentica soprattutto te stessa. Vivi silenziosamente per Gesù solo, in lui e con lui. Arriverai a questo paradiso, qui, in terra se ti eserciterai, con pazienza e perseveranza, nel silenzio e nel raccoglimento.

 

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