La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Le COMUNITA' in Italia        RITIRO ANNUALE 2021  Roma, 25 - 30 agosto


 

con Don Marco Cianci

NB. adattamento libero degli Appunti.


 

26 agosto - mattina

 

Salmo 103 (102): “Benedici il Signore anima mia…”

 

Benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore
Sei tanto grande Signore mio Dio

Voglio cantare al mio signore finché avrò vita
Lodare sempre, inneggiare a lui finché esisto
Gli sia gradito il mio canto
E gioirò per sempre nel Signore

Benedici il Signore anima mia
Benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore
Sei tanto grande Signore mio Dio

Tu fai dei fulmini e dei venti i tuoi messaggeri
Tu costruisci sulle acque le tue dimore
Ecco i tuoi mari, i tuoi monti
E con il frutto sazi la tua terra

Benedici il Signore anima mia
Benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore
Sei tanto grande Signore mio Dio

Tu che ti illumini di luce come di un manto
Tu che distendi tutti i cieli come una tenda
Fai delle nubi il tuo carro
Cammini sulle ali del vento

Benedici il Signore anima mia
Benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore
Sei tanto grande Signore mio Dio

Oh-oh-oh, oh-oh-oh, oh-oh, oh-oh-oh
Benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore
Sei tanto grande Signore mio Dio

Sei tanto grande Signore mio Dio
Sei tanto grande Signore mio Dio
Sei tanto grande Signore mio Dio


La Chiesa non è solo il popolo di Dio (sarebbe troppo riduttivo).

La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo.

La missione essenziale per ogni uomo e donna è quella di ridestare la domanda/interrogativo su Dio.

La missione realizza la nostra sostanza degli uomini/donne credenti.

La Chiesa è essenzialmente apostolica.

 

Noi siamo realmente in relazione: l’amore ci spinge verso l’Altro; la domanda che possiamo porci è la seguente: “come io mi porgo di fronte all’altro?”.

 

La missione vuol dire testimoniare il Cristo verso i nostri fratelli – la missione è vita, la vita bella, la vita piena.

Che cosa è la vita piena? E’ una vita che non censura gli altri – se sono pieno/a io, allora posso donarmi agli altri.

La missione è innanzitutto il volere della mia/loro pienezza.

 

L’essere inviati è costituito dall’essere credenti

 

Lc 10, 1-2

 

1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.

 

Nella missione avviene l’identificazione di Cristo col Padre e dei discepoli con Cristo.

Nella missione bisogna offrire se stessi, quel poco che abbiamo di noi: la mia presenza – stare è la prima risposta. Le relazioni con le persone o con le cose non devono essere posseduti da noi. Las domanda che nasce potrebbe essere: cosa abita nel mio cuore? E’ libero oppure è riempito di qualche cose o di qualcuno? Che cosa è entrato nel luogo privilegiato – il luogo verginale – di Cristo? Questo potrebbe essere il riferimento alla castità/libertà del mio cuore.

 

Un altro riferimento potrebbe riguardare il mio rapporto con me stessa/o, con i superiori e con la Chiesa: guardare l’Istituto come il luogo privilegiato della presenza di Cristo. Potrebbe essere che malgrado la mia difficoltà di fronte alle decisioni che contrastano, sec.noi con il buon senso ed ogni logica, accetto come la volontà di Dio. Il dono di Cristo resta, sorpassa tutte le maniere. Dobbiamo aiutarci a stare al mistero di Dio… Dobbiamo sostenerci reciprocamente nella vita di tutti i giorni e con la preghiera.

 

Dobbiamo essere coerenti con la nostra preghiera di tutti i giorni, affinché “venga il Suo Regno” attraverso la nostra testimonianza di vita è la nostra missione e bisogna sottolineare che la missione riguarda ciascuno di noi e riguarda tutta la storia della salvezza e di tutti gli uomini. Questa storia riguarda ciascuno di noi. Mi pongo la domanda: come io tratto le persone della mia casa/ della mia comunità? Quello che ci lega e ci permette di stare insieme (tutti così diversi) è la fede e la Persona di Cristo che ci fa nascere nel cuore il desiderio di una vera vita. La nostra povertà. Inoltre, ci rende solidale; se si sta insieme nella nostra miseria e povertà perché c’è un terzo – Gesù – che ci unisce.

 

Possiamo dire dunque, dire che la TESTIMONIANZA è la questione di vita e di morte - se noi ci riconosciamo in Cristo, dobbiamo testimoniare la Sua vita/il Suo Vangelo in tutte le dimensioni della nostra vita.

Spesse volte noi cristiani non siamo liberi da dire con la nostra esistenza il Suo messaggio – dobbiamo pregare Dio affinché Lui ci liberi dalle nostre sicurezze e dalle nostre miserie, che ci liberi da ciò che ci impedisce ad essere il fratello/sorella per il mio prossimo.

 

Per la lettura:

 

Salmo 145;

Ef 1, 3-14, / 2, 11-22

2 Cor 5,14 - 6,10

 

 

26 agosto - pomeriggio

 

Salmo 145 (144)

 

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome
in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome
in eterno e per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia.
Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all’ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano,
ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,

in eterno e sempre.


Lc 10, 3-16

 

3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. 10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11 Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. 12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
13 Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. 14 Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
15 E tu, Cafarnao,
sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata
!
16
 Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

 

E’ un invito missionario : essere missionari nel modo di vivere e manifestare agli altri con tutta la propria semplicità il regno di Dio che è stato rivelato a noi. Noi siamo stati assimilati da Cristo che ci si era offerto.

Andare verso gli altri non bisogna portare con sé grandi cose che manifestano il nostro potere (il bastone), non è necessario avere altro che il tesoro del proprio cuore da condividere con gli altri. E’ fondamentale, perché se noi andiamo dagli altri con tanti possedimenti, l’altro si vorrà appropriare delle nostre ricchezze e se io mi presento per quello che sono, l’altro mi accetta in tutta la mia semplicità.

Ricordiamo che per poter entrare nella casa di qualcuno bisogna essere molto delicati, chiedere il permesso – essere umili e non irrompere come un carro armato.

Facendoci accettare attraverso vita del dono agli altri, vivendo nelle faccende della vita quotidiana creiamo ciò che potremmo chiamare la chiesa domestica; ogni creatura e ogni cultura è buona e il cristianesimo/il vangelo deve inserirsi all’interno della determinata cultura. Si deve anche tenere presente che la proposta simile è esposta anche ad un rifiuto. E’ doloroso sentirsi rifiutati, ma questo fa parte della missione. Il rifiuto però non fallisce la missione ma la realizza; Dio ci vuole bene sempre- Dio si carica – con la sua croce -  di tutto il male del mondo che lo rifiuta. Dio ci ama.

“chi ascolta voi, ascolta me – chi disprezza …” – noi siamo identificati al Figlio nel Padre attraverso la missione. La missione è l’unica possibilità di una vita che diventa fraterna; l’amore vince perdendo.

 

Per pregare:

 

Salmo 103 (102) - Ef  1 capitolo - 1Samuele 17 - Giudici 7 - 2Re 4, 29 - Atti 10

 

 


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