La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Le COMUNITA' in Italia        RITIRO ANNUALE 2021  Roma, 25 - 30 agosto


 

con Don Marco Cianci

NB. adattamento libero degli Appunti.


25 agosto - sera

 

INIZIO

 

Salmo 138 - i primi 12 versetti

 

E’ un salmo che evoca in un modo sufficientemente ampio ed esaustivo la complessità della nostra vita è un grido dell’uomo di fronte alla presenza di Dio. Questi esercizi che vivremo sarà un continuo rimandarci alla presenza di Cristo nella nostra vita.

Abbiamo pregato al termine dei Vespri “et Verbum caro factum est et habitavit in nobis” – il Verbo si è fatto carne e abita fra noi. E’ necessario comprenderlo bene altrimenti il cristianesimo diventa un fatto del passato, un fatto storico, antico… No! E’ la presenza attuale e continua di Colui che si incarna attraverso di noi, la sua Chiesa. Quindi la compagnia dei credenti, quindi il carisma.

Rifletteremo sul carisma che altro non è che l’attuazione di Cristo in questa storia. E’ fondamentale dunque di tornare sempre al carisma.

 

1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
2 tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
3 mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
4 la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
5 Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
6 Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
7 Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
8 Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
9 Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
11 Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
12 nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.

 

v.7 Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Significa che la presenza del Risorto mi avvolge completamente. Lui è – o meglio: “solo Lui E’ ”. Gesù è risorto ed è desiderabile di incontrarlo.

La prima domanda che possiamo porci: Come il Signore Gesù si è rivelato ultimamente a me? In che modo ho incontrato il Cristo?

In ogni dialogo con chiunque (non importa se credente o no) c’è sempre una vibrazione di cuore che corrisponde alla mia vita. Quella vibrazione di cuore non è un accenno emotivo ma è il luogo in cui Cristo si sta rivelando e mi risveglia.

 

La domanda fondamentale di ciascuno è la domanda sul senso dell’esistenza. E’ un invito che può essere anche rifiutato – la via va sempre avanti, siamo abituati ai nostri ritmi di tutti i giorni che si può arrivare anche ad una realtà in cui non ci poniamo più nessuna domanda.

Diventiamo come le macchine che asfaltano dovunque passano… questo è un rischio che corriamo anche come religiosi. Dunque il rifiuto di questa domanda del senso ci può condurre fino all’oblio; la si nasconde e la domanda non bussa più al nostro cuore, perché non c’è nessuno che può aprire.

 

La domanda s’impone ma non si impone l’attenzione alla domanda.

 

(segue la registrazione)


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