La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Le COMUNITA' in Italia        RITIRO ANNUALE 2018  Roma, 29 agosto


 

PENSIERO dall'omelia

 

S.Messa - Memoria: Martiro di San Giovanni Battista: Ger 1, 17-19; Mc 6, 17-19... «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».

 

Il martirio di Giovanni dimostra una grande libertà, perfino di fronte al re.

Giovanni Battista ha ricevuto una missione straordinaria, quella cioè di testimoniare Gesù - il Messia fino al martirio; è il precursore che si era manifestato fin dal seno materno: balla di gioia nel grembo di sua madre Elisabetta al vedere la 'nuova arca dell'alleanza' - la Vergine Maria. Lui è 'l'amico dello Sposo', "una voce che grida nel deserto" - annunzia il Messia e lo indica ai suoi discepoli: "ecco l'agnello di Dio"...

 

Dobbiamo porci delle domande: noi, consacrati, come viviamo la nostra testimonianza? Siamo dei trasmettitori veri, senza nulla lasciare per noi? La Parola di Dio, di cui ci nutriamo ogni giorno passa inavvertitamente o produce in noi un effetto di essere dei veri e gioiosi testimoni di Cristo?

(vedi: la registrazione)

 

 


 

MATTINA:

La Preghiera

 

“o luce beatissima, invadi il cuore dei tuoi fedeli”

 

 

Questa luce che viene dallo spirito del bambino Gesù fa esplodere di gioia santa Elisabetta.

Questa luce invade tutto il nostro essere.

Un invito di leggere sulla preghiera - dal Testamento, VI Domanda.

Bisogna realizzare che la vita di preghiera ci porta ad un cammino ‘giusto’ – né troppo indietro, né troppo avanti bensì sempre in alto!

Cristo ci dice che dobbiamo “pregare sempre senza stancarci mai” (Lc 18, 1-8). Scopriremo che attraverso i momenti di preghiera noi impariamo ad amare e amare è la vera preghiera.

Abbiamo meditato nei due giorni del ritiro: 1giorno – affidarsi a Maria; 2 giorno - imitare Maria. Oggi - 3 giorno, meditiamo con San Luigi Maria Grignion de Montfort: tutto in Maria. In Maria, piena di grazia al momento dell’annunciazione abbiamo già la presenza di Cristo che per tutta la sua vita terrena opererà per mezzo di Maria in coloro che si affidano a lei - “con essa fu plasmato …” Maria è l’unica donna che ha dato tutta la sua umanità a Gesù (Murillo nei suoi quadri ha dipinge spesso il volto di Madre – Maria, simile a quella del suo Figlio – Gesù)

“Se la devozione alla santissima Vergine è necessaria a tutti gli uomini semplicemente per salvarsi, lo è ancora molto di più a quelli che sono chiamati a una perfezione particolare.” (v. Luigi de Montfort, Trattato…n.43)

 

A. Che cosa è la preghiera?

 

Molti autori spirituali parlano del risveglio di un nuovo ‘senso’. Si parla di un ‘svegliarsi’ qualcosa all’interno dell’essere proprio. Questo senso nuovo la bibbia lo conosce e lo chiama ‘il cuore nuovo’; riguarda tutto l’essere  “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi” Ez 36, 26-27.

Bisogna però ricordare di esercitare questo cuore per non rischiare di sclerotizzarlo. Per poterlo tenere sempre in allenamento bisogna sempre pregare interiormente così saranno vive la fede – la speranza e la carità. La preghiera dovrebbe essere prolungata che cerca la presenza e la comunione con Dio. La preghiera è essenzialmente l’incontro con Cristo, e in Lui avviene unione con Dio Padre. La preghiera è un dialogo con Dio. Possiamo distinguere quattro aspetti dell’amore di Cristo che si rivelano nella preghiera e ne fanno fondamento:

 

1.     Cristo mi ama da sempre Ger 1,5 «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo…”

2.     Cristo mi ama personalmente ( la mia vita ha una grande importanza per Lui), come un essere unico, non ‘in massa’ – mi ama da sempre. Il mio cuore si dilata…

3.     Cristo mi ama così, come sono.

4.     Cristo mi guarda con amore.

 

Durante la preghiera bisogna che noi sentiamo il suo sguardo su di noi; è uno sguardo misericordioso. Non possiamo fingere con Gesù. Dobbiamo cercare di conoscere sempre più la Persona di Gesù; riscoprire sempre più l’amore del suo Cuore.

 

per la MEDITAZIONE - Gv 4, 1-26: L’incontro di Gesù con la samaritana

 


 

         
   
         
   
         

 


 

POMERIGGIO:

La Preghiera

 

“senza la tua forza nulla è nell’uomo; nulla senza colpa”

 

L’essenziale della preghiera non è:

-          ‘io penso’…

-          ‘io sento’…

-          ‘io sono attento/a’…

 

Che cosa è l’essenziale nella preghiera? E’ il mettere il ‘pilota automatico’ – “io voglio” essere con il Signore per il tempo ben determinato.

B. La preghiera di Gesù.

Per imparare a pregare non esiste il miglior modo per contemplare la preghiera di Gesù nei Vangeli; quando si ritira in solitudine per stare con Dio: Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.” (Mc 1, 35 ) Vediamo che Gesù preferisce la preghiera fatta di notte, in solitudine e lontano dalla gente. Possiamo immaginarlo rivolto a Dio immensa angoscia (Lc 29, 39-46). Prega nei momenti che precedono delle grandi decisioni come la scelta dei dodici apostoli (Lc 6, 12-16).

La preghiera di Gesù è anche quella della lode e di benedizione Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.” (Mt 11, 25).

 

Il vertice della preghiera di Gesù lo troviamo nell’offerta totale di sé, durante l’ultima cena.

La preghiera terrena di Gesù non è altro che il dialogo eterno del Figlio con il Padre.

Qui occorre parlare dell’umiltà del Figlio di Dio, come consenso alla dipendenza di colui che nulla da se stesso ma che tutto ha ricevuto da Dio. Allo stesso tempo, però, il mistero del Figlio consiste nell’immensa ricchezza della manifestazione divina in Lui.

 

Riferendosi a noi possiamo dire che l’uomo vive la profondità abissale del Cuore di Cristo, in cui c’è tutto il mistero di Dio. La preghiera dei discepoli deve essere all’immagine di quella del Maestro – bisogna accostarsi alla preghiera di Cristo per imparare a pregare.

Nella preghiera dobbiamo essere tutt’uno con accoglienza del dono gratuito del Padre ed avere il cuore traboccante di gratitudine verso il Padre, nella gioia di Cristo.

 

Cristo prega in me; la preghiera non è il monopolio dei soli cristiani, degli ebrei o degli atri appartenenti a delle ‘religioni’ – è propria di tutti gli uomini.

Il carattere distintivo della preghiera cristiana sta nel fatto che essa non cerca la pace dei sensi o il sé personale ma si realizza nella lode di Dio nei ‘milioni’ di cuori ‘da oriente ad occidente’. Cristo vuole che la sua preghiera sia piantata nei cuori dei suoi discepoli e desidera che questi cuori si aprano alla sua presenza in noi.

Nella veglia pasquale il segno del cero pasquale ci rievoca questa presenza ‘universale’ di Dio - così Cristo vuole, affinché la sua preghiera accenda tutti i cuori del mondo: Ef 3, 17; 2Cor 13, 5; Rm 6,5; Ga 2, 20; Sant’Agostino scrive: “rallegriamoci, noi non siamo diventati semplicemente cristiani – noi siamo di Cristo”; Santa Elisabetta della Trinità scrive “il cristiano è semplicemente un’aggiunta a Cristo”.

 

Crescita della preghiera di Cristo in noi

Gesù prega in noi ma, attenzione! Egli non prega in me senza di me; ci vuole l’olio per alimentare la fiamma.

 

Il contributo in me della preghiera di Cristo:

-          Estirpare dei ‘rovi’ , che si fa per tutta la vita, togliendo gli ostacoli.

-          Alimentare continuamente la preghiera di Cristo in me; la preghiera per nutrirsi deve attingere ai sacramenti.

-          Scegliere i luoghi.

-          La mia intelligenza cerca di comprendere la presenza di Cristo in me.

-          Aderire a Gesù con tutta la mia volontà, con tutte le mie forze: “io dormo, ma il mio cuore veglia” (Ct 5,2) – preghiera continua.

 

         
   
         

 

Nella preghiera cristiana non si tratta tanto di faticare, quanto di ritrovare Gesù in noi – è l’opera non dell’uomo ma di Cristo che opera in noi.

 


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