La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Le COMUNITA' in Italia        RITIRO ANNUALE 2018  Roma, 26 - 31 agosto


 

A fine estate nel Centro Italiano

 

                Come ogni anno, alla fine del mese di agosto, le sorelle del Centro Italiano hanno vissuto i loro esercizi spirituali. Li ha condotti don Pierrick Rio, padre spirituale del gruppo „Foyer de Charité” (Focolari della Carità). I Focolari della Carità hanno la loro comunità e la casa di spiritualità vicino Roma, a Ronciglione. Don Pierrick è d’origine francese. Nelle sue conferenze, toccato dalla spiritualità di Madre Orsola, spesso la citava. Nelle introduzioni alle conferenze ci invitava alla preghiera allo Spirito Santo, commentando ogni volta una strofa della Sequenza allo Spirito Santo. Ci ha presentato le linee principali del Trattato della vera devozione a Maria di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Ci ha condotto per le vie della vita spirituale, invitando ad una relazione più profonda con Gesù e con la sua Parola. Sono stati esercizi spirituali insoliti per la molteplicità dei temi trattati. Ogni suora, però, ha potuto prendere qualcosa per sé e per la propria vita spirituale.

 

    Agli esercizi spirituali hanno partecipato 23 suore. Cinque suore hanno fatto gli esercizi spirituali in un altro momento: sr Anna Dudzik e sr Julita li hanno fatti a Pniewy, invece, sr Melania Mganda, sr Suzana Monko e sr Modesta Temu, quest’ultima attualmente in Italia per un breve periodo, hanno partecipato al primo probandato tanzaniano e alla fine di esso hanno partecipato agli esercizi spirituali tenuti in Tanzania. Per questo motivo le cinque suore sono state impegnate nella cucina e negli altri settori della casa, consentendo alle consorelle partecipanti agli esercizi la possibilità di un raccoglimento e di una preghiera più profondi.

                   

    L’ultimo giorno degli esercizi, il 31 di Agosto, la Santa Messa è stata celebrata di sera. È stato un momento di ringraziamento per le grazie ricevute durante gli esercizi. Inoltre, è stato celebrato il giubileo del 50° anniversario di vita religiosa di sr Wanda. Sr Wanda ha chiesto la Messa votiva del Sacro Cuore, secondo il suo predicato. Ai piedi dell’altare abbiamo messo un quadro del Sacro Cuore. L’immagine rappresentava Gesù con la mano tesa e con il Cuore in mano. Il gesto di Gesù esprime da una parte l’invito di prendere ed accogliere il Suo cuore e dall’altra, la condivisione dell’amore per il Suo Cuore con gli altri che Egli mette sul nostro cammino.

               

    Dopo la Santa Messa sono iniziati i festeggiamenti. Non è mancata la grande torta, per festeggiare sr Wanda e ringraziarla per la fedeltà vissuta e incarnata, per la testimonianza di vita dedita alla comunità, ai fratelli, alle sorelle, specialmente ai poveri e bisognosi che ogni giorno bussano alla porta.

               

    Il giorno dopo, Sabato 1° Settembre, siamo andate tutte insieme a scoprire i bei luoghi storici nei d’intorni di Roma. La nostra uscita, da una parte è stata il coronamento del tempo degli esercizi e il prolungamento della costruzione della comunità; dall’altra, l’allargamento della nostra conoscenza dei bei posti storici e culturali d’Italia. Ci ha accompagnato don Pierrick Rio e don Blazej Benisz, Pallottino. Siamo andati in pullman a Civita di Bagnoregio e a Caprarola per visitare il palazzo dei Farnesi.

               

    Civita di Bagnoregio è una località molto antica, fondata dagli etruschi su un monte di tufo, circa 2500 anni fa. Si chiama “città che muore” perché ogni anno “sprofonda”. Il colle tufaceo su cui poggia è eroso alla base da due torrentelli sottostanti, dalla pioggia e dal vento. Civita di Bagnoregio sembra essere destinata a scomparire. Per noi è stata un segno di rinascita, ha rappresentato un invito a puntare in alto, a camminare verso una meta elevata. Per raggiungere la Civita bisogna percorrere un ponte di 300 m destinato solo ai pedoni. Arrivati in questo bellissimo borgo medioevale, abbiamo visitato la cattedrale di San Donato, del VII secolo. Nel suo interno c’è una bellissima croce medioevale e un affresco con la Madonna Maria Liberatrice, che nel medioevo ha liberato i cittadini di Civita dalla peste. Inoltre, abbiamo visto il luogo dove si trovava la casa di San Bonaventura, nativo di Civita di Bagnoregio, attualmente non più esistente a causa del terremoto del 1695. Civita non arriva a 10 residenti. Grazie allo sviluppo del turismo sono nati piccoli negozi con souvenir e qualche ristorante e bar. Le case sono da affittare, oppure vengono comprate da persone ricche del mondo della cultura, dello spettacolo e da benestanti stranieri.

               

    Il momento centrale della nostra giornata è stata la Santa Messa celebrata da don Pierrick e concelebrata da don Blazej, nel santuario della Madonna del Buon Consiglio. Ai piedi della Madonna abbiamo lasciato i nostri buoni propositi post ritiro e abbiamo chiesto i suoi consigli sulle questioni difficili. È stato un momento molto bello, che ha prolungato e arricchito il nostro tempo di ritiro. La chiesa costruita in stile romano–gotico ha conservato la sua maestosità e sobrietà, aiutandoci nella preghiera e nel raccoglimento.

               

    Il pranzo è stato il prolungamento della gioia vissuta durante la Santa Messa: dalla tavola dell’Eucaristia alla tavola della fraternità e della condivisione.

               

    Dopo l’eccellente pranzo siamo ripartite con il pullman verso Caprarola, dove sopra la piccola cittadina domina il possente palazzo della famiglia Farnese, da cui provengono alcuni cardinali e il Papa Paolo III. Il palazzo è nato sul luogo dove nel medioevo c’era una fortezza. Trasformato in Villa, è diventato il più importante palazzo dell’architettura rinascimentale-manierista. Fu edificato nel XVI secolo. All’interno hanno lavorato i più illustri artisti dell’epoca. Abbiamo visitato le sale con i meravigliosi affreschi. Abbiamo avuto una bravissima guida che ha cercato di introdurci nelle tradizioni dell’epoca, svelandoci diversi segreti della casa, dei tempi di allora. Il palazzo è la testimonianza della potenza e della ricchezza della famiglia Farnese. Le monumentali scale interne a chiocciola, da cui i Farnese salivano al piano superiore a cavallo, hanno fatto grande impressione a tutte noi. In una delle sale, dove si facevano i concerti, la nostra guida ci ha invitato a cantare. Siamo rimaste stupite dalla meravigliosa e perfetta acustica che regnava nella sala. La guida ci ha raccontato tante curiosità che è meglio non svelare per suscitare nel lettore il desidero di vistare questo gioiello dell’architettura italiana.

               

    In pullman, nel viaggio di ritorno, recitando tutte insieme la preghiera del Vespro, abbiamo lodato e ringraziato il Signore per la bellezza dell’esperienza concessaci, per il prezioso tempo vissuto in comune. Eventi come questo sono importanti e da ripetere, perché aiutano ad avere momenti di condivisione e a spezzare la routine quotidiana.

 

                A Dio lode e gloria, e a tutti un grande GRAZIE per la partecipazione!!!

 


 

l'introduzione agli esercizi spirituali

 

50° di Suor WANDA Robak

 

e infine ... la gita a ....

 


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