La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Scuola dell'Infanzia  "Maria SS.Assunta" 

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Scuola Primaria Paritaria  "S.Paolo"

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AS 2021/2022

 

Incontro della Comunità Educante -  7 settembre 2021

con sr.Danuta

 

 

 

Lavoro educativo sulle orme di Sant’Orsola:

Educare e Apprendere nella Gioia

 

 

Nel mio ultimo intervento ho analizzato l’attuale situazione pandemica provocata dal Covid19. Ne ho delineato lo scenario di vita che è radicalmente cambiato: siamo privi di gioia e di senso, di prospettive e di sicurezze. In poco tempo siamo passati da una società che era già abbastanza instabile e fluida ad una società caratterizzata da molteplici e brusche alterazioni dei normali comportamenti che non aiutano a condurre una vita serena.

 

Nel mio intervento di oggi vorrei mettere insieme e richiamare alcuni pensieri tratti dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” e dal sistema educativo di Madre Orsola.

 

Mi sembra importante presentare e ricordare il sistema educativo di Sant’Orsola Ledochowska. Sono ormai 100 gli anni della missione educativa delle Orsoline SCGA sulle orme di Sant’Orsola, il cui sistema educativo non ha perso attualità grazie alla sua visione personalistica dell’educando. L’intento di M. Orsola era quello di dare un’educazione completa, prendendo in considerazione la persona nella sua integralità e tutti gli aspetti essenziali per lo sviluppo dell’uomo.

 

È un sistema e una visione educativa da accogliere insieme, per camminare insieme, per attuare una scuola nello spirito delle Orsoline. In tale prospettiva “La missione specifica nella Chiesa è annunciare Cristo, l’amore del suo Cuore, attraverso l’educazione e l’istruzione dei bambini e della gioventù, il servizio ai più bisognosi”. Noi Orsoline cerchiamo di promuovere una scuola basata sui principi e sui fondamenti lasciateci dalla M. Fondatrice: nel condividerli con voi, maestre e altri laici, vi invitiamo ad accogliere la stessa missione educativa.

 

Nelle “Indicazioni nazionali” leggiamo che Il lavoro educativo è diventato estremamente complesso.

M. Orsola scrive sull’educazione: “Il lavoro educativo non è artigianato, è un’opera d’arte: perché educare significa donare amore ed essere esigenti con ognuno in modo diverso”.

“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi”. (cfr Indicazioni nazionali…)

 

Pensiamo all’educazione, secondo il pensiero di Sant’Orsola, in modo vasto: l’azione educativa deve permeare tutta la persona vista nella sua poliedricità.

 

Sant’Orsola parla dell’EDUCAZIONE:

                                               -     educazione religiosa

 

Non si tratta soltanto di proporre pratiche di catechesi religiosa, ma anche e soprattutto di trasmettere convincimenti di fede capaci di influire sulla coscienza delle persone e guidarne le scelte nel vissuto quotidiano. Tutto il sistema educativo di m. Orsola ha il carattere chiaramente religioso. Ovunque le persone hanno bisogno di aiuto, dove c’è pericolo di degradare la loro umanità, dove c’è urgenza di intraprendere delle azioni educative la Madre riteneva che bisogna portare aiuto - il che vuol dire svolgere una diretta o indiretta iniziativa d’evangelizzazione. Riteneva che in ognuno c’è la necessità naturale di vivere con Cristo, cercando le soluzioni ai problemi quotidiani alla luce del Vangelo e attraverso la preghiera.

L’educazione religiosa era per madre Orsola centrale e intrecciata con gli altri settori dell’educazione.

 

"Già dal primo istante della sua esistenza occorre dare Dio al bambino".

“Le cose di Dio a volte raggiungono più facilmente il cuore di un bambino che di una persona adulta”

          "Nel cuore di un bambino innocente Gesù regna come Signore Onnipotente”.

 

La Madre Orsola formava non soltanto l’intelletto ma anche il cuore.

 

Dalle Indicazioni nazionali..:

 

“Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. (…)

La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana). (cfr Indicazioni nazionali…)

-          educazione intellettuale

 

L’educazione intellettuale veniva realizzata dalla Madre nel senso tradizionale della trasmissione del sapere. Curava lo sviluppo dei processi e delle strutture conoscitive (osservazione, pensiero, memoria, immaginazione, linguaggio).

"Una lezione della Madre non poteva essere più o meno interessante, trascinava sempre.  Aveva metodi suoi propri, riflettuti, mirabilmente coerenti e immancabili negli effetti. Riteneva che un docente non soltanto deve conoscere la sua materia, ma deve saperla insegnare e mai annoiare!”

-          educazione morale

 

La base di ogni azione di M. Orsola era la morale cristiana, sia nella dimensione individuale che sociale. Uno dei fondamentali compiti nell’ambito dell’educazione morale è la formazione della volontà e dei sentimenti più sublimi. Un largo intendimento della morale comprende anche il rapporto dell’uomo con il lavoro, come preparazione alla vita.

 

  "Perché attualmente la nostra gioventù così spesso si ammala di mancanza di volontà? Perché nessuno l'abitua ad esercitarsi nelle piccole mortificazioni, nei piccoli sacrifici".

 

   "Insegniamo ai nostri figli a lavorare, ad amare il lavoro, a trovare nel lavoro la felicità. Ma perché possa essere così, occorre, sin dai primissimi anni, abituare il bambino al lavoro".

-          educazione sociale

 

La Madre educava i giovani a essere consapevoli, a saper scorgere i bisogni derivanti dalle condizioni sociali, a darsi attivamente delle risposte. Insegnava a operare tra le persone che avevano più bisogno. L’educazione sociale doveva essere la risposta alle necessità derivanti dalla miseria materiale e morale degli ambienti cittadini.

“Se almeno alcune volessero aderire, potremmo organizzare il lavoro. Questo lavoro ti farà maturare, crescere. Ti convincerai davanti ai tuoi stessi occhi di essere creata per qualcosa di più alto, di più utile piuttosto che servire da decorazione".

-          educazione estetica

 

Lo sviluppo della sensibilità verso la bellezza della natura, dell’arte, della musica, fu visto come strada che conduce al profondo contatto con Dio.

“Tutto quello che è bello sulla terra ti ricorda il capolavoro della bellezza uscito dalle mani del Creatore. E quindi perché non contemplare questa bellezza, non rimanere stupiti e nello stesso tempo non assomigliare almeno da lontano a questa bellezza?”.

-          educazione fisica

 

"Madre Ledóchowska curava molto l'educazione fisica della gioventù: passeggiate obbligatorie, lezioni di danza, ginnastica, giochi ed altri esercizi fisici. Si dava da fare affinché avessimo un buon riposo durante l'estate. A tal fine aveva scelto per villeggiatura il bel paese, la Finlandia, con  un clima sano".

               

ALCUNI  FINI DELL’EDUCAZIONE secondo m. Orsola:

-          preparare gli educandi a lavorare su di sé;

-          essere membri utili alla società;

-          essere persone dotate di qualità, come:

·         l’amore per Dio e per gli altri;

·         la bontà;

·         il senso del dovere;

·         l’autonomia

·         il coraggio

·         la laboriosità.

Come si vede, Lei va molto oltre l’istruzione e la trasmissione del sapere (attività didattica ordinaria): “La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il saper stare al mondo”.   (cfr Indicazioni nazionali…)

 

Madre Orsola si distingueva per la sua profonda fede nella radicale bontà della persona; apriva i cuori, proteggeva dallo scoraggiamento, riedificava la speranza nella possibilità di rialzarsi, specialmente in coloro ai quali nessuno nella vita aveva mai detto che sono buoni e che possono sempre migliorare.

 

PRINCIPI EDUCATIVI

 

                Nell’educazione il fine ultimo è la formazione integrale dell’uomo, per raggiungere tale scopo ogni educatore realizza un proprio sistema con principi e fini specifici.

L’azione educativa della Fondatrice prevedeva:

 

- la STIMOLAZIONE dell’educando alla riflessione sul senso e sul fine della propria vita e un lavoro personale su di sé;

 

- FIDUCIA E FEDE nel senso del lavoro educativo, indipendentemente dagli effetti immediati;

 

- ESIGENZE MOLTO ALTE  da porre a se stessi e agli educandi;

 

- l’ATTUALIZZAZIONE di compiti educativi dettagliati e l’adattamento di essi alle situazioni e ai bisogni concreti;

 

- la CURA del livello degli educatori, delle loro disposizioni e qualificazioni, dei valori che rappresentano;

 

- la CREAZIONE di un’atmosfera il più possibile favorevole dal punto di vista educativo.

 

“Ecco la prima condizione per educare i figli per Dio: creare introno ad essi un’atmosfera di felicità. Fatto questo, il resto sarà più facile”.

 

Per tale atmosfera è indispensabile, prima di tutto, uno stretto, cordiale contatto degli educatori con gli educandi, sostenuto da pazienza, apertura,  serenità, bontà, umiltà: ciò richiede la conoscenza delle caratteristiche individuali degli educandi e dei loro bisogni.

 

La Madre Orsola dava molta importanza al metodo dell’ESEMPIO e lo poneva al primo posto.

Evangelizzare con il proprio comportamento: “L’esempio a volte, farà più di una predica elevatissima...”

 

All’ESEMPIO sono legate alcune caratteristiche essenziali:

-              serenità d’animo

-              gioia

-              sorriso

-              bontà

 

“Un sorriso cordiale, una parola buona può fare di più di un ricco dono di un donatore adirato” (Dai pensieri di sant’Orsola)

Text Box:  
LINEE OPERATIVE PER LA COMUNITA’ EDUCANTE

 

Le linee operative che devono permeare l’opera educativa delle Suore Orsoline SCGA implicano di:

  

1)      Creare un ambiente educativo dove vige un clima di famiglia: gioioso, sereno, pieno di bontà.

 

2)      Porre attenzione alla persona dell’educando tenendo conto delle componenti: religiose, morali, intellettuali, culturali, estetiche, sociali, sportive, nazionali.

 

3)      Favorire l’apprendimento con i seguenti accorgimenti:

- mirare all’essenziale  in modo critico e sistematico;

- tendere più alla qualità che alla quantità;

- usare metodologie e linguaggi adatti alle esigenze del bambino e conformi ai tempi;

- tendere a dare il meglio;

- verificare sistematicamente, da parte degli alunni il loro sapere per una sicurezza e un arricchimento.

 

4)      Delineare con semplicità e chiarezza la programmazione avendo cura di:

- proporre obiettivi didattici rispondenti alle finalità del Progetto Educativo;

- usare tecniche e mezzi adeguati ai tempi, suggeriti dai programmi ministeriali con particolare senso critico dei mass media;

- programmare eventuali attività integrative, in accordo con le varie attività scolastiche e con il fine di produrre un sicuro arricchimento;

- considerare gli alunni rispetto al determinato ambiente in cui operano e alle loro capacità e attitudini

 

INSEGNANTI

 

Il corpo docente  è costituito da insegnanti religiosi e laici che condividono e assumono i fini propri della scuola.

Gli insegnanti sono responsabili del rapporto educativo; questo compito comporta la disponibilità all’opera educativa e l’esempio che ne deriva.

 

Ad ogni insegnante è richiesto:

 

- una conoscenza e una condivisione della spiritualità e delle finalità proprie dell’Istituto e, di conseguenza, del progetto educativo.

- L’impegno a curare la loro formazione umana, spirituale e pedagogica alla luce del Vangelo e del carisma proprio della Congregazione.

- La disponibilità anche nel campo  para ed extra scolastico, con un contributo attivo e costruttivo.

- Una coscienziosa responsabilità per l’aggiornamento e la qualificazione della propria professione.

- Un rapporto cordiale, aperto e sincera con gli alunni, con i genitori e tra loro stessi.

- Una programmazione personale nello svolgimento della loro professione e una progettazione collaborativa, per ricercare, in quanto possibile insieme, metodi, tecniche  e percorsi pedagogici comuni.

- Una verifica periodica con gli alunni e tra di loro.

 

Gli insegnanti  hanno il dovere di approfondire la loro formazione e la loro preparazione professionale; a tale scopo parteciperanno ad attività di aggiornamento proposte dalla scuola e ad incontri di livello più ampio.

 

Finiamo con il pensiero di madre Orsola:

 

"Forse non sempre ci sarà dato di vedere quanto abbia fatto il nostro sforzo educativo (buon esempio):

è come un sasso gettato nell'acqua,

che fa cerchi concentrici sulla superficie dell'acqua,

benché esso stesso stia sul fondo".

 

 


 

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