La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

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Incontro di approfondimento,

su "La situazione delle scuole cattoliche in Italia",  e la "Formazione integrale degli educatori"

 

con Fr. Donato PETTI - Fratelli delle Scuole Cristiane (F.S.C.)

- sabato, 10 gennaio 2015 (tutta la giornata, nei locali della scuola)

 

 

La riunione di tutto il personale che opera nelle nostre scuole, con fratel Donato e la partecipazione della segretaria della Congregazione, sr.Ewa Bonkowska.

La riunione riguarda principalmente il problema della qualità della scuola cattolica e dell’istruzione e formazione delle insegnanti.

La crisi drammatica delle scuole cattoliche in Italia, è caratterizzate da una “sempre e più forte contrazione” ...

Fino a quando Istituti centenari riusciranno a resistere? Quali le cause?”

Nell’analisi offerta innanzitutto la crisi delle vocazioni religiose maschili e femminili e il progressivo invecchiamento, che generano rassegnazione e tentazione di abbandonare la prospettiva del futuro. ancora la crisi economica che investe famiglie anche più sensibili ai valori cristiani, che fa emergere l’anomalia italiana ovvero la mancanza di parità economica tra scuola pubblica statale e scuola pubblica paritaria: “Non esiste di fatto la possibilità di scelta per le famiglie. Il paradosso diviene evidente: le scuole religiose nate per l’educazione dei più poveri oggi di fatto offrono oggi questa possibilità alle famiglie abbienti”.

Infine la precarietà dei docenti, spesso di passaggio: “gli Istituti investono nella formazione dei propri insegnanti che vedono poi allontanarsi per un posto sicuro allo Stato, con disagi forti per le Congregazioni stesse”. Un tema che interessa non solo scuole cattoliche ma anche paritarie non cattoliche: il tema del finanziamento è problema di libertà di scelta educativa.

“Diocesi, congregazioni religiose, associazioni vivono con preoccupazione, rassegnazione e pessimismo questa situazione” sottolinea Petti. “E’ necessario riscoprire identità e progetto formativo della scuola cattolica. Esiste un rischio reale in Italia, in Europa e nel mondo, della fine ingloriosa di gloriose e vitali tradizioni”.
Chiare le sfide: “la lettura dei segni dei tempi alla luce della testimonianza dei fondatori e dei tanti educatori e il magistero della Chiesa chiedono un rilancio della formazione integrale delle nuove generazioni. La complessità del mondo contemporaneo richiede una rinnovata identità delle scuole cattoliche, dove attraverso l’educazione si evangelizza, perché la scuola è autentico soggetto della Chiesa in cui si fondono fede, cultura e vita vissuta. Un tema attuale emerso già nella Gravissimum educationis del 1975, oggi più urgente di allora”.

 

Nuovi scenari e nuovi orizzonti si impongono, ripartendo dall’educazione cristiana: “altro che chiudere: dobbiamo tornare ad educare cristianamente in un epoca di profonda secolarizzazione, assenza e noncuranza di Dio, tempo di vera atrofia spirituale e analfabetismo religioso; epoca di migrazioni che richiede capacità di incontro e accoglienza, di globalizzazione, segno della profonda aspirazione dell’umanità all’unità ma anche del rischio dei monopoli”. Una sfida che deve tener presente anche i mezzi di comunicazione sociale “con il rischio della perdita di valore dell’esperienza, dell’esasperazione della cultura dell’effimero e dell’ apparenza, l’assenza di memoria. E ancora la ricerca scientifica svincolata dallo sviluppo di umanità e creato”.

Un rinnovato dialogo e nuove sinergie si impongono “con quanti vivono sul campo per individuare orizzonti e soluzioni, insieme ad una condivisione delle missione educativa con i laici impegnati nella scuola, oltre il 98%, per una reale spiritualità di comunione”.

Due le sfide per il rilancio
dell’educazione cristiana oggi: “la libertà di educazione in Italia come in Europa, libertà dello studente e della famiglia, di scegliere il proprio percorso educativo in una offerta unica integrata – pubbliche statali e pubbliche non statali – in campo per il bene del Paese e la formazione integrale degli educatori: l’attuale crisi del Paese e crisi di leadership e valori: servono energia, pazienza, capacità di lavorare per obiettivi, dedizione incondizionata”.

 

 

 


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