La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Scuola dell'Infanzia  "Maria SS.Assunta" 

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AUGURI di Natale 2017 nella scuola dell'Infanzia

sabato, 16 dicembre 2017 - ore 10.00

 


 

TRE  RE  MAGI  E MEZZO …

(Bruno Ferrero)

 


 

Introduzione:

 

Cari Genitori, il motivo per cui ci ritroviamo è quello che ci spinge a festeggiare insieme ai nostri bambini i Santo Natale. La nascita di Gesù nella storia degli uomini non è un avvenimento qualunque ma un gesto d’amore da parte di Dio all’uomo. Il suo messaggio coinvolge anche i bambini che devono avere l’opportunità di scoprirlo nei fatti più significativi della loro giornata, a casa, a scuola, nell’ambiente che li circonda. A Natale tutti sembrano attendere un evento e i bambini partecipano all’attesa. Intorno a loro tutto cambia: veste, luci, colori e suoni creano un’atmosfera di festa e di gioiosa attesa. Ma l’attesa dei nostri bambini è un’attesa di qualcosa, o di Qualcuno?

In società consumistica com’è la nostra, il Natale rischia di perdere il proprio significato cristiano, ecco perché a scuola abbiamo pensato di aiutare i bambini a riscoprire l’Avvento cristiano che è un’attesa di Qualcuno, di Gesù Cristo Figlio di Dio che per amore si è incarnato per noi.

                       

                            

1° SCENA

 


 

Canto:

Sarà Natale se …

Tutti abbiamo un compito speciale:

ricordare al mondo che è Natale.

Se mettiamo ali al nostro cuore

saremo angeli che portano amore.

 

E sarà,sarà, sarà,  sarà, sarà sarà,  sarà Natale se …

Sarà Natale se ami,

sarà Natale se doni,

sarà Natale se chiami

qualcuno solo a stare con te.

E sarà, sarà, sarà sarà Natale se

Sarà Natale vero non solo per un ora

Natale per un anno intero.

Sarà Natale se vivi

Sarà Natale se ridi

Sarà Natale se stringi

le mani a chi soffre di più.

 

E sarà, sarà, sarà, sarà, sarà sarà, sarà Natale se …

Sarà Natale se cerchi

Sarà Natale se credi

Sarà Natale se canti

Ogni giorno con gli amici tuoi.

Tutti abbiamo un compito speciale:

ricordare al mondo che Natale.


 

Narratore:

Ai tempi dell’imperatore Cesare Augusto, quando a Gerusalemme regnava il re Erode, tra i monti della Persia viveva il Re Baldassare. Un giorno egli ha invitato al suo palazzo il Re Gaspare e il Re Melchiore. Insieme si sono messi ad osservare il cielo perché come hanno letto nei loro libri doveva accadere qualcosa di importante …

 

1° Bambino: Una notte, il palazzo di re Melchiore fu illuminato da una stella luminosa

2° Bambino: Il buon re e suoi amici si misero a battere le mani per la felicità …

Melchiore: (Guardando il cielo)  E’ arrivato il momento! E’nato! E’nato!

Gaspare: Amici, ecco la stella che ci guiderà dal Re dei Re. (con la mano indica la stella cometa)

Baldassare: Presto, presto …  Mettiamoci subito in viaggio

Gaspare: E il regalo. Che cosa possiamo portare al Re dei Re?

Melchiore: Io ho preparato la mirra. (Si avvicina al tavolo,prende il dono e lo mostra al pubblico) Alvino, nascosto ascolta i Re Magi)

Baldasare: Io porto incenso. (Mostra il dono al pubblico)

Gaspare:… e io porto oro. (Mostra al pubblico )

 

Narratore:I tre Re Magi avevano messo le guardie alla porta perché nessuno ascoltasse i loro discorsi. Eppure ci fu qualcuno che ha sentito tutto. Si chiamava Alessandro, era il nipotino di re Melchiore. E mentre i Re Magi parlavano tra di loro, lui si trovava dietro la porta … Quando i tre Re Magi uscirono per prepararsi alla partenza anche Alessandro decide di partire per salutare il Re dei Re.

Alessandro: Anch’io voglio vedere e salutare il Nuovo Re, voglio regalare a Lui i miei tre giocatoli più belli.

 

Narratore: Alessandro prende la palla, il regalo ricevuto per il suo compleanno, il suo libro preferito con le illustrazioni e infine il suo cane, Plutone. Poi corse verso la carovana, che pian piano stava partendo.

 

Melchiore: Dove vai?

Alessandro: Vengo anche io dal Re che è nato!

Melchiore: Torna subito a casa. Sei troppo piccolo! Non puoi venire!

(Il re si allontana e Alessandro si volge verso il pubblico e dice)

Alessandro: Anche a me la stella indicherà la strada dal Re dei Re.

 

Narratore: Lasciò il palazzo e camminò tutta la notte seguendo la stella

 


 

Canto:

I Re Magi a Betlemme

 

 

I Re Magi sui cammelli

eran grandi, eran belli.

La cometa li guidava

a Betlemme li portava.

         La cometa li portava

        a Betlemme li portava

Quando giunsero alla grotta

e trovarono il Bambino

s’inchinarono perché

Quello era il grande Re

         S’inchinarono perché

        Quello  era il grande Re

 

Mirra, incenso e anche oro

gli portarono in dono,

e Maria con amore

ringrazio con tanto amore

        E Maria con amore

        ringrazio con tanto amore

I Re Magi sui cammelli

ora lasciano Betlemme

Tanta gioia hanno in cuore

e ringraziano il Signore

         Tanta gioia hanno i cuore

        e ringraziano il Signore.


 

2° SCENA

 

1° Bambino: Al sorgere del sole Alessandro giunse ad un piccolo villaggio

2° Bambino: Là ha visto uno bambino che piangeva.

Alessandro: Salve, perché piangi, è successo qualcosa?

Bambino: Tutti i miei compagni mi prendono in giro, perché ho i vestiti strappati. Nessuno vuole giocare con me.

Alessandro: Prendi questa palla, così avrai una compagna di giochi.

Bambino: Grazie Alvino, sei molto gentile

(Bambino guarda la palla e sorride)

 

Narratore: Si fece sera, e la stella tornò a risplendere chiara nel cielo. Alessandro prosegui il cammino. Il mattino seguente giunse ad una casetta, là trovò un uomo che guardava fisso davanti a sé e di tanto in tanto faceva un gran sospiro.

(Uomo seduto sulla sedia)

 

Alessandro: Che cos’hai?

Uomo:  Sento i dolori in tutte le ossa, sono vecchio e malato. Un tempo viaggiavo molto, adesso non posso neanche andare a   trovare il mio vicino.

Alessandro:      Allora ti regalo una cosa bella, guarda, adesso questo libro è tuo. Qui troverai il mondo intero, con tutte le piante e animali

(Il vecchietto apre il libro con premura)

Uomo: Che bello, ora non sono più solo. 

Alessandro: Adesso devo andare, arrivederci

Uomo: Arrivederci e grazie

 

Narratore: La terza notte non finiva più. Alessandro si sentiva stanco, ma la stella era splendente come mai. Il mattino seguente Alessandro si fermò a riposare nella casa di un contadino. Là abitava un ragazzo. Da mesi la gamba malata lo costringeva di stare a letto.

( Ragazzo seduto sulla sedia, con la gamba sullo sgabello. Alessandro toglie la borsa e si mette vicino al Ragazzo, il Ragazzo lo osserva e poi dice:)

 

Ragazzo: Come sei fortunato, puoi camminare, correre, giocare e io non posso...

( Ragazzo è triste, nasconde il suo viso tra le mani, Alessandro lo guarda e accarezza ma lui continua a coprire il viso con le mani. Dopo un po’ Alessandro prende il suo cane, lo guarda, abbraccia, e poi lo regala al ragazzo, lo mette sulle sue ginocchia)

Alessandro:     Ti lascio il mio cane, si chiama Plutone, ti farà compagnia.

(Ragazzo felice prende il cane e dice:

Ragazzo: Grazie! (Si salutano con la mano)

 

Narratore: Uscito di casa, sentì che le lacrime gli salivano agli occhi. Era un dolore dover lasciare Plutone il suo compagno dei giochi e non rivederlo mai più. Camminava per tutta la notte, poi si senti stanco e allora si addormentò vicino ad un albero.

 


 

Canto:

Ti narro la storia

Ti narro la storia di un bimbo speciale

venuto dal cielo per vincere il male

Per vincere il male quaggiù sulla terra

per dare la pace senz’armi né guerra.

 

E mentre a Betlemme la notte scendeva

laggiù sulla paglia il bambino nasceva

Il bimbo nasceva tra il bue e l’asinello

nell’umile grotta Gesù poverello.

Splendeva una stella che luce faceva

la mamma più bella il bimbo teneva

Il bimbo teneva la ninna cantava

Gesù piccolino nel mondo arrivava.

 

Così quel giorno la storia cambiò

Natale nel mondo l’amore portò

Così da quel giorno la storia cambiò

Natale nel mondo l’amore portò

Natale nel mondo l’amore portò.

 

 

 3° SCENA

 

Narratore:  Quando si svegliò, si senti riposato e felice. Vide la stella che splendeva come il sole sopra un villaggio,e là vide anche una casa avvolta di una luce dorata. In quella casa c’era un uomo e una donna che si chinava sorridendo sulla culla dove dormiva il bambino: il nuovo Re della pace.

 

Bambino: Accanto alla culla c’erano i Tre Re Magi con i loro regali

Melchiore: Io ho portato un vaso pieno di mirra.

Baldasare: Io ho portato incenso

Gaspare: Io un calice d’oro

 

Narratore: Alessandro avvicino, si chinò sulla culla e si rivolse alla donna, voleva raccontare che:

 

Bambino: la sua palla aveva reso felice uno bambino povera

Bambino: il suo libro ha dato tanta gioia al vecchietto

Bambino: e il suo cane aveva consolato un ragazzo malato

 

Narratore:  Voleva spiegare i motivi per cui non aveva più nulla da regalare. Ma Maria lo capì e lo abbracciò dicendo:

 

Maria: Non ti preoccupare Alessandro, il tuo cuore buono è il regalo più bello per il piccolo Re, Gesù.

 

Bambino: Caro Gesù anche io con miei amici ti vogliamo dire una cosa:

 

Poesia:

 

Per Natale

 

Son piccolino chi non lo sa?

Son “birichino” dice papà.

Signori miei ma dentro, qui,

c’è un amore grande, grande così,

che ama tutti e per tutti prega.

E per Natale così dico:

“Piccolo Amore, Bambino Gesù,

grazie e bontà donami tu.

Porta la gioia alla mammina,

sempre al mio cuore tienila vicina;

e sulla strada del mio papà getta tesori in quantità.

Poi fammi crescere come vuoi tu,

Piccolo Amore, Bambino Gesù.

 

Bambino: Gesù tu sai come sono preziosi per noi i nonni, che vita sarebbe senza di loro? Perciò …

 

 


 

Canto:

Preghiera per i Nonni

Ascolta la mia preghiera Gesù

è un canto che arriva fino lassù,

è dedicato a chi felice mi fa ogni dì.

 

Per il nonno che è un po’ stanco

ma sorride quando lo bacio,

mi consola, mi prende in braccio.      

Il mio nonno è un tesoro, di più, di più!

 

Ascolta la mia preghiera Gesù …

Per la nonna che è paziente

mi racconta una filastrocca,

con me canta e poi gioca.

La mia nonna è un tesoro, di più, di più!

 

Ascolta la mia preghiera Gesù …

Per i nonni di tutto il mondo,

per noi sono grandi tesori.

Io ti prego con amore,

benedicili, caro Gesù, Gesù!

 

Ascolta la mia preghiera Gesù …


 

Genitore: Anche noi genitori vogliamo fare auguri a tutti

 

Poesia:

 

Buon Natale

 

·                A chi ama dormire ma si sveglia di buon umore

·                A chi saluta ancora con un bacio

·                A chi lavora molto e si diverte di più

·                A chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori,

·                A chi arriva in ritardo ma non cerca scuse

·                A chi spegne la televisione per fare due chiacchiere

·               A chi è felice il doppio quando fa a metà

·               A chi si alza presto per aiutare un amico,

·                A chi ha l’entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo

·               A chi vede nero solo quando è buio

·               A chi non aspetta Natale per essere migliore

 

Insieme:

BUON  NATALE

Merry Christmas Buon Natale!

Merry Merry Christmas! Buon Natale!

Merry Merry Christmas! Buon Natale!

Merry Merry Christmas! Buon Natale!

 


 

Canto:

Merry Merry Christmas …

 

Canta in coro tutto il mondo,

Merry Christmas!

Canta perché è nato Gesù,

Merry Christmas!

Dai facciamo un girotondo,

Merry Christmas!

E non ci fermiamo più.

Merry Merry Christmas …

Suona allegra la campana,

Merry Christmas!

Suona perché è nato Gesù,

Merry Christmas!

C’è una piccola capanna,

Merry Christmas!

E una stella guarda in su.

Merry Merry Christmas …

Grande festa a Betlemme,

Merry Christmas!

Festa perchè è nato Gesù.

Merry Christmas!

E la neve danza lieve,

Merry Christmas!

Quanta neve che vien giù.

Merry Merry Christmas …


 

        Buon Natale, Merry Christmas! Merry Christmas!

         Auguri perchè è nato Gesù. Merry Christmas!

         Buon Natale, Merry Christmas! Merry Christmas!

         Tanti auguri è nato Gesù.

Merry Merry Christmas …

 

Canto: Tu scendi dalle stelle

 

Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,

e vieni in una grotta al freddo e al gelo (2v.)

O Bambino mio divino,

io ti vedo qui a tremar, o Dio Beato!

Ah, quanto ti costò l’avermi amato! (2v.)

 

A te, che sei del mondo il Creatore,

mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2v.)

Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà

Più m’innamora, giacché ti fece amor, povero ancora (2v.)


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