La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Scuola dell'Infanzia  "Maria SS.Assunta" 

e-mail: mssassunta.scga@virgilio.it

Scuola Primaria Paritaria  "S.Paolo"

e-mail:: spaolo.scga@virgilio.it


 

Continuità: INSEGNAMENTO della RELIGIONE Cattolica,

STORIA, GEOGRAFIA

- ultimo anno della scuola dell'Infanzia con la IV classe

sul tema:  

IL PIANETA DEI BAMBINI SOGNATORI

- venerdì, 23 novembre 2018

 


 

Ti racconto una storia:

 

C’era una volta, tanto tempo fa, un pianeta molto lontano: il pianeta dei sogni abitato da tanti bambini a forma di nuvola.

 

Ciò che li rendeva felici era avere tanti sogni tra i quali l’AMORE.

Sognavano di volare nello spazio, di ballare, di cantare ma tra tutti i sogni ce n’era uno particolare cha avevano tutti i bambini del pianeta: andare ad esplorare un piccolo pianeta azzurro, verde e marrone che non faceva altro che girare.

Sapete quale pianeta era? Il pianeta Terra.

 

Fu così che un giorno decisero di partire e andare ad esplorarlo.

Sapete come fecero a raggiungerlo?

I bambini chiusero gli occhi e cominciarono a sognare l’azzurro del mare, il marrone delle montagne e il verde del prato e…e…e… in men che non si dica, aprirono gli occhi e si ritrovarono sul pianeta terra.

Sapete dove erano atterrati? In Palestina, proprio nel paese dove sarebbe nato Gesù.

C’erano anche lì tantissime figure ma diverse da loro, non assomigliavano alle nuvole e si muovevano su 2 speciali bastoni e con altri 2, posti sulle spalle, prendevano gli oggetti e salutavano. Anche i loro visi non erano tutti felici e sorridenti. C’erano poi strane figure che camminavano su 4 bastoni e parlavano in modo strano: facevano BEEEE – MUUUUU – IOIOIO-----

Presto scoprirono che i primi erano persone ma gli altri no!! ERANO ANIMALI.

Mentre passeggiavano osservando il luogo pensavano al perché non sorridessero tutti.

All’improvviso videro uno strano personaggio con le ali.

Subito chiesero: “Chi sei tu?”.

La persona rispose: “Sono l’angelo Gabriele e sono venuto per parlare con Maria, la fidanzata di Giuseppe. Sapete dirmi dove abita?”

“Non lo sappiamo, ci dispiace. Perché siamo appena arrivati qui da un altro pianeta ma sicuramente le persone del luogo potranno aiutarti”.

Un ragazzo di nome Hann, che aveva ascoltato la conversazione si offrì di accompagnarlo da Maria e i bambini del pianeta dei sogni lo seguirono.

L’angelo entrò nella casa dove era la ragazza e la salutò. Hann e tutti i bambini dei sogni rimasero lì ad ascoltare dalla finestra ciò che Gabriele diceva: “STAI PER AVERE UN BAMBINO CHE SARÀ SPECIALE PERCHÉ È FIGLIO DI DIO”.

Maria rimase stupita di questa notizia e i bambini non capivano perché. Cosa c’era di strano nella nascita di un bambino? Anche loro erano nati ma nessun angelo era venuto ad annunciarlo. Forse questo bambino è speciale perché porterà qualche dono?

 

 

Così i bambini dei sogni decisero di rimanere sulla terra per 2 motivi:

aspettare la nascita di questo bimbo e scoprire perché le persone non erano sempre felici.

 

I giorni passavano e scoprirono che le persone della Terra non erano sempre felici perché non erano capaci di sognare l’amore.

Ingiustizie e litigi erano cose che li allontanavano dall’amore.

Così i bambini dei sogni provarono a convincerli a fare la pace per sognare di nuovo l’amore ma non ci riuscirono.

 

   

 

Passarono 9 mesi e il bambino annunciato stava per nascere ma Maria e Giuseppe, suo sposo, dovettero partire per Betlemme.

Arrivarono portati da un asinello e dovettero trovare riparo per la notte.

Giuseppe chiese a molti albergatori ma nessuno aveva un posto per loro.

I bambini dei sogni, che li avevano seguiti, chiesero ad un uomo se poteva ospitare nella stalla Maria e Giuseppe per la notte e l’uomo accettò.

Anche i bambini trovarono riparo poco lontano da loro e…proprio mentre dormivano, furono svegliati da una  fortissima luce.

Sentirono canti, voci, odore d’incenso e…il pianto di un bambino.

 

Cosa stava accadendo?

 

Corsero alla stalla e videro pastori, bambini, animali, angeli che cantavano. Tutti con i volti sorridenti.

Si avvicinarono alla stalla e nella mangiatoia, avvolto in una copertina, c’era un bambino: era nato Gesù.

Subito capirono perché l’angelo aveva detto che è speciale: aveva portato sulla terra il sogno più grande, l’Amore.

 

   

 

La continuità educativa e didattica è prevista nei programmi della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e negli orientamenti per la scuola dell’infanzia. Essa è fortemente ribadita dalle “Indicazioni per il curricolo” emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione nel corrente anno scolastico.

Con la Circolare Ministeriale del 16 novembre 1992, n. 339 si è resa applicativa la normativa in materia: “La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo. Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, e che spesso sono causa di fenomeni come quello dell’abbandono scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna scuola.”

 


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