URSULINE SISTERS  AHJ

 212 VER SUBDIVISION

Maitim 2nd East

4120 TAGAYTAY CITY

PHILIPPINES

FILIPPINE

Lettere agli Amici


 

Tagaytay dicembre 2006

Voce da un presepe

Un posto, uno dei tanti  delle Filippine

dove terra e mare si incontrano

in un intreccio, e  scambio di vita:

“Voce di Colui che grida nel deserto:

appianate le vie del Signore…”

voci di onde che scorrono ora lente, ora tumultuose;

e dove il grido dell’uomo

o il mormorio di chi non ha voce

si intrecciano in un’unica invocazione:

“Halina Hesus Halina” (Vieni Signore Gesù)

Il  grido si fa ascolto;

E il Signore Gesù viene, su una zattera,

dal mare all’uomo che attende e invoca.

Ecco è Luce, e la vita quotidiana ne è  tutta illuminata

mentre il giorno volge al tramonto.

Buon Natale 2006

         dalla comunità Ursuline Sisters AHJ


Alcune notizie attuali dalle Filippine

Inviate via e-mail il 13.12.2006

Stiamo vivendo intensamente questa preparazione [al Natale] soprattutto con i bambini e le famiglie degli adottati.

Sabato scorso abbiamo organizzato le visite alle famiglie, in 5 posti diversi, dove a loro volta dovevano riunirsi. La casa che ci ospitava doveva preparare il posto per il presepe e noi: la nostra comunità, Jhun e la moglie, e la signora Galang Benita, con la Jepneey, si andava da loro. Jhun portava la statua di Giuseppe, Linda, la moglie, portava quella di Maria e le postulanti a turno portavano Gesù (anche se accompagnate dalla pioggia che rendeva il terreno fangoso e scivoloso, la gioia era più forte di questi disagi). Le famiglie, quelle che vivevano vicine, radunatesi in casa ci accoglievano. Prima di entrare nelle “baracche” si cantava, poi una volta entrate si posavano le statue nel posto preparato, (tutte hanno preparato questo posto in maniera diversa, ma molto dignitosa e benché in spazi ristrettissimi, hanno fatto posto a Gesù), si leggeva il Vangelo, si cantava, si pregava per la famiglia, si cantava ancora e finivamo con la benedizione, gli auguri e la consegna del pacco natalizio. È stato veramente molto bello e toccante. Le mamme specialmente erano tutte con le lacrime agli occhi e noi la sera tutte soddisfatte perché ci è sembrata una bellissima azione: abbiamo commentato insieme così: Gesù si è servito di noi per entrare in queste misere case fra la famiglia, divenendo strumento di: “Voce di Colui che grida nel deserto...”

Sabato prossimo, 16 dicembre, avremo invece il Christmas Party. Con circa 100 persone (famiglie degli adottati) abbiamo distribuito tra le famiglie gli ingredienti per preparare il cibo, noi prepareremo il posto. I bambini faranno per i genitori una piccola rappresentazione del Vangelo, i genitori, a loro volta, stanno preparando qualche canto e danza per i loro figli. Penso sia la prima volta che questi si organizzano radunandosi insieme in qualche casa per poter praticare la danza e il canto, e questo ci sembra molto bello. Dovranno inoltre portare ognuno un piccolo regalo da mettere in comune e condividere reciprocamente.

Queste preparazioni ci mobilitano tutte, da noi suore alle postulanti e questo per noi è preparare le vie del Signore.

Addobbare la casa, anche ha lo scopo preciso di assaporare la venuta del Signore, e dare testimonianza di gioia per questo evento. Ho fatto un presepe che tutti guardano con interesse, ma anche che fa riflettere – qui si usa farlo solo con le statue di Maria, Giuseppe, Gesù e i tre Re Magi. Io ho voluto rappresentare una parte della vita filippina: il mare dal quale viene la Famiglia di Nazareth su una zattera e sulla spiaggia i personaggi, e cose tipiche filippine. Tutto con lo sfondo di un bel tramonto. La caratteristica è che tutto è stato fatto con i rifiuti del mare: legno, semi, alghe, che si trovano sulla spiaggia, lavorati, logorati e induriti dal tempo e dall'acqua marina. E tutto questo deve insegnare che Gesù viene fra noi nelle realtà di cui siamo fatti, nella vita semplice, nella povertà, si fa come noi e ci dice che anche il povero, chi si sente spazzatura, è o può essere importante, dipende molto dallo sguardo e dal cuore che si usa. Un messaggio che deve infondere speranza mentre fa riflettere.

Anche sr. Rosa fa la sua bella esperienza fra la gente. Il parroco è molto contento di lei e anche le persone. Speriamo sempre in meglio!

La novena che comincerà il 16 dicembre la faremo seguendo la tradizione del Sing Bangaby – la Messa del gallo – la mattina alle 5,30 dalle Suore Pink Sisters – anche la famiglia di Jhun verrà con noi e così possiamo usufruire della jepneey. La vigilia di Natale contiamo di andare a partecipare alla Messa nel carcere sia a Trece Martires, la mattina, che a Imus la sera. Sono sempre esperienze cariche di forza evangelica e donano tanta gioia. Faremo il cenone, al quale abbiamo invitato anche la famiglia di Jhun e la S. Messa Natalizia alle 10 dalla Pink Sisters.

Dopo Natale le postulanti andranno a casa per una settimana e noi cominceremo i preparativi per sistemare la casa in modo che il 2 gennaio si cominciano i lavori di ripulitura. 

La buona notizia è che hanno asfaltato la nostra strada. Abbiamo fatto che abbassassero un po’ il livello di questa davanti al nostro cancello così da evitare che le grandi piogge entrassero da noi. Vedremo il risultato.

Ho ottenuto dal capo Barangay che la banda suoni solo fino alle 9,00 di sera. Mi sembra un buon risultato! 

Mi sono dilungata, ma spero che farà piacere sentire un po’ della nostra vita.

Cari saluti e auguri grandi a tutte le suore.

                                                                                        Con affetto Sr. Margherita

 


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