La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Le COMUNITA' in Italia        dopo il Ritiro - ROMA, 30 Agosto 2020


 

festeggiamo insieme

 

 

“Jubilate Deo omnis terra” 

 

Giubileo dei 100 anni della Congregazione delle Suore Orsoline SCGA

celebrato nel Centro Italiano

 

Abbiamo ringraziato e lodato il Signore per i 100 anni di esistenza della nostra Congregazione. Lo abbiamo fatto unite e in rappresentanza di quattro nazionalità - l’italiana, la polacca, la tanzaniana e la filippina - come segno della Provvidenza di Dio e dello sviluppo della nostra Congregazione col suo carattere internazionale vissuto come dono.

 

Ben diversi erano i nostri piani giubilari iniziali. Avevamo progettato di organizzare a settembre le nostre celebrazioni giubilari centrali, celebrando la Santa Messa di ringraziamento nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, Basilica situata vicino la Casa generalizia delle Suore Claveriane, nostre cugine. Dalla Storia della Congregazione sappiamo, che nel periodo in cui nasceva la nostra Congregazione, la Madre Fondatrice spesso si fermava da sua sorella, M. Teresa, e andava a pregare proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Volevamo che la Santa Messa di ringraziamento fosse celebrata in questo luogo così importante e significativo per la nostra Congregazione. Sognavamo una solenne celebrazione, con la partecipazione di illustri rappresentanti della Chiesa legati alla nostra Congregazione. Volevamo invitare anche i nostri collaboratori, gli amici della nostra Famiglia Religiosa, le persone che serviamo.

Purtroppo, la pandemia e le restrizioni legate ad essa non ci hanno permesso di realizzare i nostri piani. Abbiamo dovuto, a causa delle limitazioni derivate dal COVID 19, rinunciare alle celebrazioni giubilari solenni e festeggiare il Centenario della Congregazione nella Casa Generalizia, solo tra noi suore, a conclusione del nostro ritiro annuale.    

 

Dal 24 agosto fino al 29 agosto abbiamo avuto i 5 giorni degli esercizi spirituali biblici. Li ha guidati don Marco Cianci, sacerdote responsabile della pastorale universitaria nella regione Lombardia. Ha svolto una lectio divina sui capitoli 8 e 9 del Vangelo di Luca.

Agli esercizi hanno preso parte tutte le suore del centro (tranne le sorelle che vivono e operano nelle Filippine). Tre suore si sono unite a noi tramite il collegamento internet.

 

Il 30 agosto, un giorno dopo gli esercizi spirituali, abbiamo festeggiato il Centenario della Congregazione. Abbiamo iniziato la solenne celebrazione giubilare con l’attraversamento della porta della cappella che, per l’occasione, è diventata la nostra Porta Santa. Abbiamo scelto questo gesto simbolico per aiutarci a vivere il giubileo con più consapevolezza.

All’inizio della celebrazione, don Marco ci ha spiegato che la porta rimanda al passaggio che ogni battezzato è chiamato a compiere, dal peccato alla grazia, guardando Cristo che dice di sé: io sono la porta. Passiamo attraverso Lui per divenire santi. Ci siamo così messe in cammino aprendo il cuore alle grazie del giubileo. La sera prima della celebrazione, la porta era stata decorata dalle nostre sorelle tanzaniane.

Durante la Santa Messa, nella preghiera dei fedeli spontanea, abbiamo pregato, in spirito di gratitudine, per la nostra Congregazione, per le persone che Dio ha messo e mette sul nostro cammino, per le opere, che svolgiamo. Abbiamo chieste il dono delle nuove vocazioni per lo sviluppo della Congregazione secondo il pensiero di Dio.

 

Nella processione offertoriale, abbiamo voluto rappresentare i Paesi di provenienza delle suore che attualmente vivono in Italia.  Sr Giulia ha impersonato le sorelle italiane, portando all’altare la candela del centenario, segno della nostra fede e del desiderio di seguire i passi di Cristo incarnati in Sant’Orsola. M. Francesca, rappresentando le suore polacche del Centro Italiano, ha portato il reliquiario di Sant’Orsola, memoria del nostro Istituto e della vita spesa per Cristo da parte di ogni suora della nostra Congregazione. Sr Honorata, una delle sette sorelle tanzaniane, ha portato all’altare il pane. Sr Marifé, la sola suora filippina, ha portato il vino.

 

Le suore africane hanno eseguito il canto offertoriale in swahili. Spesso nelle celebrazioni cerchiamo di esprimere la nostra multiculturalità.

Prima del pranzo, nei gruppi, abbiamo condiviso i più importanti pensieri degli esercizi. Don Marco ha fatto una sintesi dei nostri lavori di gruppo e ci ha invitato a continuare a costruire la comunità, fondata sulla fede e sui sacramenti, nello spirito di sincerità e di verità.

 

Dopo il pranzo ci siamo spostate, con il cuore e con il pensiero, alla casa madre di Pniewy: quella attuale e quella di 100 anni fa, per rafforzare in ognuna di noi il senso di appartenenza alla Congregazione. Sono state proiettate le fotografie di Pniewy di oggi e di 100 anni.

Per la ricreazione, ci sono state le danze, il gioioso stare insieme e la torta giubilare.

 

Abbiamo concluso i nostri festeggiamenti con la comune preghiera di ringraziamento per i 100 anni della Congregazione, per la Madre Fondatrice, per le sorelle che hanno formato e formano la Congregazione. Abbiamo compiuto anche un gesto simbolico: ognuna di noi ha portato all’altare, nello spirito di gratitudine, un girasole, ringraziando a voce alta, per la propria vocazione.

 

È stato un momento molto commovente. Siamo state una per l’altra segno e testimonianza di fedeltà alla vocazione ricevuta dal Signore. Abbiamo espresso ciò che ogni sera recitiamo durante l’Appello Mariano: “Ci ha riunite tutte insieme l’amore di Cristo”.

Ancora una volta, con voce unanime, cantiamo a Dio il nostro gioioso Magnificat!

sr Danuta Benisz


la Porta Santa

(la mattina, 30 agosto 2020)

il nostro “grazie”

(il pomeriggio, 30 agosto 2020)