La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

 

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ORSOLINE  -  LE RADICI

Perché il nome di „orsoline”?

Sant’ Angela Merici

Dagli scritti di Sant’ Angela

Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

Decreto dell’approvazione della Congregazione

Dagli scritti della Fondatrice

 

Perché il nome di „orsoline”?

 

Secondo una leggenda, viva sin dal primo medioevo, Orsola era la figlia di un re cristiano dei Britanni. La voleva sposare il figlio di un principe pagano, al cui desiderio non era possibile non acconsentire in considerazione delle circostanze politiche. Orsola, invece, aveva fatto a Cristo il voto di castità. In quella situazione, credendo che sarebbe stato Dio stesso a prendere le sue difese, acconsentì al matrimonio. Pose, tuttavia, delle condizioni; chiese un rinvio di tre anni e la possibilità di fare un pellegrinaggio a Roma. Ricevette anche dieci compagne di nobile provenienza (ciascuna delle quali, secondo la leggenda, ebbe un seguito di mille vergini – per questo, successivamente viene chiamata: „Sant’ Orsola con le Compagne”; il loro numero venne definito in undicimila). Per tre anni istruiva le sue compagne riguardo alle verità della fede cristiana. Fecero anche il pellegrinaggio che era stato programmato. Nel viaggio di ritorno, le navi di Orsola furono attaccate dagli Unni, nei pressi di Colonia, che assediavano la città. Orsola e le sue Compagne vennero assassinate. I barbari, come afferma la leggenda, abbandonarono le mura della città, sotto l’influsso della visione di schiere delle vergini che salivano al cielo. Gli abitanti di Colonia seppellirono con venerazione i corpi di quelle uccise e sul luogo del martirio edificarono una chiesa.

Gli inizi del culto di Sant’ Orsola e Compagne vanno, al IV° secolo. Da quel tempo proviene la cripta scoperta a Colonia; la continuità del culto viene testimoniata dalle annotazioni nei libri liturgici medioevali, dalla letteratura agiografica, da varie forme di pietà, dalle opere di pittori e di scultori; il nome di Sant’ Orsola veniva conferito alle università e alle nuove terre che venivano scoperte.

 

Sant’ Angela Merici

Nel  1474 circa  - la nascita a Desenzano (Italia)

Nel 1490 circa - dopo la perdita dei suoi cari, si stabilisce presso uno zio a Salò; diventa terziaria francescana;

1516 -  chiamata a Brescia; rimane qui praticamente fino alla fine della sua vita, apprezzata e rispettata in considerazione della grande carità e della straordinaria pietà; esercita una importante influenza sull’ambiente;

1535 -  con 28 sorelle fonda la Compagnia di Sant’ Orsola;

1536 – il vescovo di Brescia approva la Compagnia di Sant’ Orsola;

27. 01. 1540 – morte di Angela;

24. 05. 1807  -  Pio VII canonizza Angela.

Sant’Angela era una donna di preghiera, di mortificazione, ma anche di dinamismo apostolico; cordiale, buona, materna, godeva di uno straordinario prestigio e rispetto; in mezzo ai contrasti del mondo rinascimentale seppe intuire il grande bisogno di educazione delle ragazze e delle donne.

Angela scelse Sant’ Orsola come patrona della Compagnia, affinché fosse modello di un totale e radicale dono di sé a Cristo (pronto perfino al martirio).

Sant’ Orsola che insegna le verità della fede cristiana deve essere modello di educatrice e di insegnante.

Fondando la Compagnia di Sant’ Orsola, Angela voleva tornare anche alle fonti del cristianesimo. La sua idea era semplice: le ragazze e le donne consacrate a Dio, abitando in famiglia e dedicandosi all’opera dell’educazione e dell’istruzione, dovevano contribuire al rinnovamento morale della società e della Chiesa. Incontrandosi invece ogni tanto tra loro, dovevano confermarsi reciprocamente nella vocazione.

Intorno all’anno 1900, i conventi delle orsoline si trovano in ogni continente.

Oggi esistono quasi 40 congregazioni e unioni di orsoline.

Fedeltà a Cristo e fortezza nella professione della fede e l’istruzione e l’educazione nello spirito cristiano dei bambini e dei giovani - sono le caratteristiche principali del carisma delle orsoline – figlie di Sant’Angela.

 
Dagli scritti di Sant’Angela

 

Sforzatevi con l’aiuto di Dio di acquisire e di coltivare  in  voi un tal concetto e buon sentimento, da  esser  mosse a tale cura e governo solamente dal solo amore di Dio e dal solo zelo per la salvezza delle anime.

(Testamento, Legato 1°)

Fate, movetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a lui col vostro cuore, e senza dubbio vedrete cose mirabili, dirigendo tutto a lode e gloria della sua maestà e al bene delle anime.

(Ricordi alle Colonnelle, Prologo)

Tenete l’antica strada e usanza della Chiesa…e fate vita nuova.

(Ricordi, Settimo Ricordo)

 

IL NUOVO RAMO DELLE ORSOLINE

- Orsoline del S.Cuore di Gesù Agonizzante

 

18 agosto 1886

GIULIA LEDÓCHOWSKA

entra nel convento delle Orsoline di Cracovia

Dalle Orsoline di Cracovia

Dopo il noviziato, emette la professione religiosa e riceve il nome: Sr. Maria Orsola di Gesù. In attesa del giorno della professione scrive: „Con ansia attendo questo giorno felice, in cui mi unirò per sempre col mio Gesù. Sapessi solo amare! Ardere e consumarmi nell’amore…

Lavora come insegnante e educatrice nella scuola appartenente alle suore, apprezzata e amata dalle giovani. Completa la sua preparazione pedagogica. Prende lezioni di pittura e adorna il convento con dipinti murali e con i quadri. Nel 1904, viene eletta dalla comunità come superiora del convento di Cracovia. In questo periodo, grazie ai suoi sforzi, sorge presso il convento il primo internato per le studentesse dell’università di Cracovia e il Sodalizio Mariano delle universitarie, il primo in Polonia. Fa un viaggio a Roma per la questione dei cambiamenti nelle Costituzioni del convento e viene ricevuta in udienza dal Santo Padre Pio X.

Nel 1907, insieme a due consorelle, M. Orsola lascia Cracovia, per assumersi – dietro richiesta dell’amministrazione del Ginnasio polacco „Santa Caterina” a San Pietroburgo – la gestione dell’internato per le alunne. Inizia il suo cammino verso l’ignoto…

 

RUSSIA (1907-1914)

San Pietroburgo

Le suore vivono clandestinamente, poiché nell’impero russo è proibita la vita religiosa. Gestiscono l’internato. M. Orsola ben presto trova la via nei cuori e nelle menti delle ragazze. Impara la lingua russa e supera l’esame di stato. Allo stesso tempo, si adopera per stabilire contatti più profondi con l’ ambiente cattolico locale. Pensa  anche alle forme di lavoro apostolico con i russi. La comunità si ingrandisce numericamente. Nel 1908, la piccola filiale del convento di Cracovia diventa casa autonoma delle orsoline, con il noviziato, e M. Orsola superiora.

 

La  casa  sulla  baia  finnica

In Carelia, che all’epoca apparteneva alla Russia, nel 1910, nasce una scuola con l’internato per le ragazze, organizzata da M. Orsola, secondo le più moderne idee pedagogiche di allora. E’ la prima opera della comunità delle orsoline di San Pietroburgo. La casa chiamata Merentähti (che in finlandese significa: Stella del Mare), è situata quasi sulla spiaggia, in un bel bosco, dà la possibilità di uno studio tranquillo e di riposo. Una parte delle suore – e M. Orsola stessa – continuano il lavoro a San Pietroburgo. Anche qui, a Merentähti, spinta dall’amore di Cristo, stabilisce ben presto contatti con la popolazione protestante locale, e la cappella cattolica diventa luogo di preghiera anche per i finlandesi, nella loro propria lingua.

 

Nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale. M. Orsola, come cittadina austriaca, deve lasciare il territorio della Russia. Parte per Stoccolma, per essere il più vicino possibile alla sua comunità.

 

Esilio in Scandinavia

La prima tappa è Stoccolma (Svezia), dove quasi sin dall’inizio cerca, nonostante la solitudine, di stabilire i contatti con l’ambiente locale. Si guadagna da vivere dando lezioni di lingue. Gradualmente fa venire dalla Russia le suore. Nei pressi di Stoccolma sorge la scuola di lingue per le giovani scandinave, la quale viene in seguito trasferita in Danimarca (ad Aalborg). Nella Danimarca, dove si trasferisce, con la comunità, nel 1917, organizza anche un istituto per bambini, orfani degli immigrati polacchi. Nello stesso tempo partecipa attivamente alla vita della diaspora cattolica, portando in essa  le sue idee e le sue iniziative (istituisce e redige il primo mensile cattolico Solglimtar - Raggi di sole, fonda il Sodalizio Mariano).

Mantiene numerosi contatti con l’ambiente svedese e danese. La casa delle suore diventa anche luogo di incontri degli emigrati, dei politici e degli uomini di stato polacchi, di vari orientamenti politici. Intraprende la collaborazione con il Comitato per l’Aiuto alle Vittime della Guerra in Polonia, di Sienkiewicz e tenendo conferenze percorre i paesi scandinavi, raccogliendo in questo modo i fondi per il Comitato. Impara le lingue scandinave, per poter meglio comunicare con gli ascoltatori. Le sue conferenze sulla storia e sulla cultura della Polonia, come sul diritto di una nazione all’autodeterminazione, sensibilizzano la società scandinava ai problemi del Paese che sta per riacquistare la libertà.

Nel 1918 la Polonia riacquista l’indipendenza. Il Paese è distrutto dalle spartizioni e dalla guerra, ma la società, con gioia e con slancio, comincia la ricostruzione della Patria. La Madre pensa di tornare, insieme con la comunità. Nel 1920 viene acquistato, con i soldi offerti dal console norvegese Stolt-Nielsen,  una proprietà fondiaria a Pniewy, nei pressi di Poznań. Qui sorge la prima casa delle orsoline grigie in Polonia, che ha come patrono Sant’ Olaf, in segno di gratitudine per l’aiuto offerto dagli amici norvegesi.

Nell’agosto 1920, M. Orsola torna in Polonia con una comunità di circa 40 suore e con un gruppo di bambini orfani. Nella vita della comunità inizia una nuova tappa.

La Sede Apostolica concede il permesso per trasformare il convento di San Pietroburgo in congregazione apostolica: Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante

Il Decreto della Sacra Congregazione per i Religiosi

– l’approvazione della Congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante

N. 6987/22 p.84.

DECRETO

 

La Congregazione religiosa delle Suore, denominate Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante,  la cui casa principale si trova a Pniewy, nell’Arcidiocesi di Gniezno e di Poznań,  trae origine dal Convento delle Orsoline di San Pietroburgo. Questa Congregazione è sorta nella suddetta Pniewy intorno all’anno 1920, per opera della religiosa Suor Maria Orsola Ledóchowska, superiora di quel Convento, con il plauso di S.E. il Cardinale di Gniezno e di Poznań e dei Vescovi di Włocławek, ossia di Kalisz, e di Łódź.

Lo scopo delle Suore è anzitutto tendere alla propria santificazione, mediante i voti religiosi e una determinata norma di vita, espressa nelle loro Costituzioni; poi, dedicarsi all’educazione e all’istruzione cristiana dei giovani, in particolare dei poveri, degli operai e dei contadini; e inoltre, alle opere di pietà e di misericordia, sia spirituale che temporale, connesse a tale educazione ed istruzione.

(...)

Dato a Roma, dalla Segreteria della S. Congregazione per i Religiosi proposta alle questioni dei religiosi, il 4 giugno 1923.

C. Card. Laurenti

Prefetto

Mennas M. Serafini Ab.OB

Segretario

 

Dagli scritti della Fondatrice:

“Dio stesso ha pensato e diretto le cose in questo modo. In tutta la trasformazione da membri dell’Ordine delle Orsoline in Congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante – io sono stata soltanto come una pedina sulla scacchiera, diretta da una mano più alta.”

Storia della Congregazione

“Desidererei riunire tutte le persone che vogliono lavorare per Dio nel campo educativo – e sono tante – per creare una specie di „cavalleria leggera”, che potrebbe essere spostata dove necessitano buone educatrici.

Si tratta di coloro che conoscono il mondo, di persone pronte ad andare ovunque se ne presenti la necessità. Ritengo che tale progetto corrisponda proprio ai bisogni dei nostri tempi.”

 

Lettera a Maria Teresa Ledóchowska

“Prego per voi, il più possibile, chiedendo a Dio che il nostro ramo di orsoline, diventi davvero l’apostolo del Cuore di Gesù.”

Lettera alle suore

“Siate sante, e la benedizione di Dio rimarrà nella nostra Congregazione.

Siate sante e con facilità attirerete gli altri a Dio.

Siate sante e la felicità divina abiterà in voi.

Siate sante e sarete la consolazione del Cuore di Gesù Agonizzante.

Siate sante!”

Testamento

“Quanto più lavoro, tanto più sentiamo che tutto dipende dal nostro lavoro interiore; quanto più intenso sarà il nostro lavoro interiore, tanto più Dio ci benedirà.”