La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

150°

„Chi ama e conosce Gesù, desidera condurre tutti da Lui”

 

 


 

Le parole rivolte alle Suore Orsoline SCGA in occasione della visita nella Casa Generalizia della Congregazione, via del Casaletto - Roma, il 26 gennaio 1986

       La vostra Fondatrice ha ricevuto dallo Spirito Santo un grande carisma. Esso si è manifestato nella Chiesa in varie parti del mondo. Si è manifestato nella Chiesa in Polonia, nella mia Cracovia. Si è manifestato fuori della Polonia, in Russia, nei paesi scandinavi, a Roma, e dopo, durante gli ultimi venti anni della sua vita, nuovamente in Polonia e a Roma, dove si compì l’ultima tappa del suo pellegrinaggio terreno.

       La vostra Fondatrice ha ricevuto questo carisma certamente collaborando nel modo più pieno con lo Spirito Santo, Datore di tale dono. Voleva collaborare e sapeva donare se stessa, sapeva portare quel tesoro in sé, nel profondo del suo cuore. Sapeva anche aprirlo ad altri. E così il suo carisma si è diffuso in varie parti del mondo.

       In modo particolare esso si è manifestato nella vostra Famiglia religiosa, una Famiglia che porta un nome che mi attrae: Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante. Non c’è dubbio, che volendo capire il carisma della vostra Madre e Fondatrice, della vostra Beata Madre Fondatrice, bisogna cominciare da questo titolo, da questo nome, che porta la vostra Famiglia di Orsoline. In Polonia vengono chiamate: orsoline grigie, ma bisogna sapere che esse sono del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante.

       Devo ammettere di essere molto commosso di poter essere qui. Proprio qui, presso la sua tomba, dove tante volte sono stato prima come vescovo e come cardinale. Qui, su questo altare ho celebrato la S. Messa e ho pregato presso la tomba della Madre. Mai avrei potuto immaginare allora, che sarebbe giunto questo giorno straordinario in cui la Provvidenza avrebbe dato la possibilità di elevarla agli altari come Beata Orsola Ledóchowska. Ciò si è compiuto a Poznań, in quella grande città, uno dei due centri storici della Polonia del X secolo. E’ una grande città, con un grande patrimonio spirituale. Lì anche, non lontano, a Pniewy, si trova la vostra casa madre. Mai sono stato a Pniewy!

       Tutto ciò che oggi ricordiamo, appartiene al contesto della visita pastorale nella Parrocchia della Madonna del Carmine e di S. Giuseppe.

       Stiamo vivendo la grande fortuna e la grande gioia di poterci trovare nuovamente presso la tomba della Beata Orsola, di poter pregare insieme e di ricordare le grandi cose, che il Signore ha fatto nella sua vita e che certamente vuole continuare mediante il retaggio lasciato a voi e a tutta la Chiesa; non soltanto alla Chiesa in Polonia, non soltanto alla Chiesa di Roma, ma alla Chiesa del mondo intero, di tutti i continenti.

       Ecco la mia riflessione e allo stesso tempo il mio augurio in occasione di questo nostro incontro.

       Voglio augurarvi di portare nel mondo questo particolare carisma della vostra vocazione, il carisma della vostra Fondatrice, della vostra Comunità religiosa, della vostra famiglia.

       Questo carisma del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, così profondo e allo stesso tempo così umano, così aperto, così moderno, così evangelico, semplice, così aperto alle situazioni di ogni genere. Sappiamo bene dove si recò Madre Orsola in Polonia, nel periodo tra le due guerre, dove aprì le sue case e casette, per servire la Chiesa, per servire l’uomo. Questo carisma è così apostolico.

       Questi sono i miei auguri. Con essi, insieme al cardinale Vicario Ugo Poletti e al Vescovo Ragonesi, che mi accompagnano, voglio offrire la mia benedizione a voi qui presenti e a tutta la famiglia religiosa, a tutta la Congregazione Fondata dalla Beata Orsola Ledóchowska.

       Vi benedica Dio Onnipotente + Padre + e Figlio + e Spirito Santo.

       Raccomando alle vostre preghiere il mio viaggio apostolico in India.

 

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