COSTITUZIONI DELLE SUORE ORSOLINE DEL S.C.G.A. (del 1985) |
II - VITA CONSACRATA / 7. APOSTOLATO
« Siate sante e la benedizione di Dio rimarrà nella nostra Congregazione.
Siate sante e con facilità attirerete gli altri a Dio.
Siate sante e la felicità divina abiterà in voi.
Siate sante e sarete la consolazione del Cuore di Gesù in agonia.
Siate sante! »
(M.Orsola, Test. Mie ultime parole)
« Arda nei vostri cuori continuamente il fuoco dell'amore perle anime. Salvarle, portarle a Gesù, far loro conoscere l'infinita bontà del suo Cuore, ecco l'ideale al quale dobbiamo consacrarci ». (Test. XVI)
« Seguendo l'esempio di S. Paolo piangano con chi piange, gioiscano con chi gioisce e, dimenticando se stesse, divengano tutto per tutti, per condurre tutti a Gesù, all'amore del Suo Sacratissimo Cuore ». (C30, 141)
« Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi ». (Gv 20, 21)
75. La consacrazione religiosa ci impegna a testimoniare Cristo e il suo Vangelo con tutta la nostra vita. Unite nella comunità apostolica della Congregazione delle Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante, indirizziamo tutte le nostre forze per portare agli uomini, con la vita e l'attività apostolica, la Buona Novella, partecipando con la Chiesa e nella Chiesa al compimento del piano divino di salvezza[1].
76. La nostra attività apostolica è efficace nella misura in cui Cristo stesso agisce in noi. Dalla contemplazione del Cuore di Gesù Agonizzante attingiamo l'amore per tutti gli uomini e lo zelo per la loro salvezza. Il «sitio» di Cristo ci spinge a condividere con i fratelli la fede, la speranza e la carità[2].
77. La comunità delle Orsoline che vive il Vangelo è nell'ambiente segno della presenza di Cristo, annuncio dei beni futuri e incoraggiamento a cercare Dio nella quotidianità della vita. Ogni comunità inizia l'opera di evangelizzazione da se stessa: le suore si aiutino reciprocamente nel ravvivare la fede, nel praticare la carità, nel costruire l'unità, accrescendo così l'efficacia apostolica[3].
78. La Congregazione è aperta ai problemi dell'uomo d'oggi, della Chiesa universale e quella locale. Segue attentamente l'insegnamento della Chiesa e le direttive della gerarchia. Assume concreti impegni apostolici secondo il proprio carisma e in dipendenza dal vescovo ordinario[4]. La Congregazione nella scelta dei lavori e dei compiti è guidata prima di tutto dai bisogni dei poveri[5].
79. Come missione principale la Congregazione assume l'istruzione e l'educazione dei bambini e della gioventù. Sollecita del pieno sviluppo della persona umana, partecipa con impegno all'opera di educazione cristiana in ogni sua tappa, contribuendo così alla trasformazione del mondo nello spirito della civiltà dell'amore[6].
80. Inserendosi nella missione della Chiesa che trasmette il messaggio di salvezza, la Congregazione si impegna diligentemente nella catechesi quale forma di servizio alla Parola che conduce alla maturità nella fede. Circonda di particolare premura l'opera di catechizzazione e sostiene tutto ciò che favorisce il suo sviluppo.
81. In ogni essere umano vedremo Gesù Cristo. Perciò volentieri andremo verso coloro che sono privi della Parola di Dio, oppressi, perseguitati, smarriti nella vita, in cerca della verità. Ci metteremo a servizio degli emigrati, di coloro che soffrono la solitudine e l'emarginazione.
Consapevoli dell'estremo bisogno in cui si trova l'uomo morente, chiederemo al Cuore di Gesù un particolare aiuto per gli agonizzanti.
82. La Congregazione intraprende il lavoro missionario. Ognuna di noi deve sviluppare in sé lo spirito missionario e la disponibilità ad andare là, dove Cristo la invia per mezzo della Congregazione. Cercherà di stimolare anche negli altri il senso di responsabilità per la partecipazione all'opera missionaria della Chiesa.
83. In risposta al desiderio di Cristo: « che siano una cosa sola », provando insieme alla Chiesa universale dolore per la divisione dei cristiani, con la preghiera, con il sacrificio e la partecipazione alle iniziative ecumeniche, contribuiremo all'unione dei cristiani e dell'intera famiglia umana.
84. Sollecite per la evangelizzazione del mondo e la promozione umana, cercheremo di portare aiuto spirituale e materiale là dove i bisogni sono più urgenti. Con il nostro atteggiamento e la nostra attività esprimeremo rispetto per i diritti della persona umana alla libertà, alla verità, alla giustizia e al pieno sviluppo, tenendo conto delle diversità nazionali, confessionali e culturali. Saremo aperte ai valori spirituali di coloro ai quali siamo inviate.
85. Svolgiamo la nostra attività apostolica a nome della Congregazione, d'accordo con le superiore[7], in armoniosa collaborazione tra di noi, con i sacerdoti, con i membri di altre congregazioni e con i laici. Ciascuna di noi, qualunque sia il suo servizio in seno alla comunità, partecipa all'apostolato mediante le proprie disposizioni interiori, grazie alle quali la sua preghiera, la sofferenza, l'attività oppure l'infermità acquistano carattere apostolico.
I. Nel lavoro apostolico teniamo conto delle condizioni e dei bisogni dell'ambiente, della parrocchia e della Chiesa locale in cui viviamo.
2. Collaborando tra di noi e con le persone esterne alla Congregazione, cerchiamo uno scambio di idee e un coordinamento dei metodi di azione, per conseguire il bene prefisso. Sia in un ruolo di secondo piano che in quello direttivo, con mutua comprensione e concorde collaborazione, cerchiamo di essere fautrici di unità e di pace.
3. Cambiando lavoro, la suora trasferita condividerà con disponibilità le proprie esperienze e consegnerà gli strumenti di lavoro a chi la sostituirà. Quest'ultima, da parte sua, rispetterà il lavoro di colei che l'ha preceduta e il bene da lei compiuto.
4. Cercheremo di coinvolgere nell'apostolato le persone esterne alla Congregazione e ci inseriremo volentieri nelle iniziative apostoliche dei laici. Cercheremo di educare i bambini e la gioventù all'attività apostolica, aiutandoli nella consapevole partecipazione alla vita della Chiesa e della comunità parrocchiale.
5. Nei contatti con i sacerdoti dimostreremo loro il rispetto dovuto. Contribuiremo alla costruzione comune del Regno di Dio con la preghiera e in concorde collaborazione. Cercheremo di unire lo zelo con l'atteggiamento di dipendenza là ove il sacerdote ha la responsabilità. Nelle Chiese locali che risentono della mancanza di sacerdoti, porteremo l'aiuto pastorale nelle forme a noi accessibili.
6. Il lavoro apostolico richiede un'adeguata preparazione dottrinale e professionale perciò dobbiamo sistematicamente approfondirla e completarla.
7. Ricordiamoci che l'efficacia del lavoro apostolico dipende in gran parte dalla buona organizzazione. Per facilitare e migliorare il lavoro faremo uso delle conquiste contemporanee della scienza, della tecnica e dei mezzi di comunicazione sociale.
86. Per pubblicare e diffondere articoli e scritti, specialmente quelli che trattano questioni di religione o di costume, per produzioni di carattere pubblico alla radio, alla televisione o altro, è necessario il permesso della superiora generale[8].
I. Non pubblichiamo nulla presso case editrici e redazioni contrarie alla religione e alla morale cattolica. Se per validi motivi ciò fosse necessario, bisogna ottenere il permesso anche da parte dell'ordinario del luogo[9].
87. Nel lavoro apostolico apporteremo creatività e iniziativa cercando nuove soluzioni nello spirito di Sant'Angela Merici e della Beata Orsola, nostra Fondatrice.
88. Dobbiamo ricordare che l'apostolato, mediante il quale partecipiamo al mistero della salvezza, contrassegna la nostra vita con la croce della sofferenza e con la gioia della resurrezione. Nella preghiera affidiamo il nostro servizio apostolico a Maria, colei che per prima ha mostrato al mondo Gesù e ha sofferto con il suo Figlio agonizzante per la salvezza dell'uomo.
[1] Cfr. PC 43, 44; Can. 673.
[2] Cfr. Test. VII, XVI.
[3] Cfr. Can. 675 § 1, 2; 676.
[4] Cfr. Can. 678 § l.
[5] Cfr. C30, 3.
[6] Cfr. C30, 2.
[7] Cfr. Can. 678 § 2, 3.
[8] Cfr. Can. 832.
[9] Cfr. Can. 831 § 1.