Rombo
Nei giorni dal 30 ottobre al 20 novembre 2006, la Madre Generale - Jolanta Olech, è stata in Tanzania ed ha visitato le comunità della Congregazione ivi presenti. Ecco cosa scrive nella sua lettera alla Congregazione, del 5 dicembre 2006:
Il viaggio successivo (con il ritorno notturno a Mweka) l’abbiamo fatto per visitare la nostra più giovane comunità della Tanzania, che esiste dal 15 agosto 2006 e si trova a Rombo – dal lato opposto del monte Kilimangiaro. La distanza è breve, circa 40 chilometri, ma la strada in salita è così faticosa e difficile che abbiamo impiegato oltre due ore. Si dice che anche da qui si vede il Kilimangiaro, ma a causa della giornata nuvolosa, non abbiamo avuto questo piacere.
Qui abbiamo
un centro per bambini abbandonati (una situazione completamente nuova in
Tanzania), costruito da un facoltoso tanzanese di Moshi, il quale vuole
prendersi cura degli orfani. Tutto il centro è stato ideato molto
ragionevolmente: alcune case per i bambini (tutti insieme circa 140), fabbricati
che assicurano la base economica, la scuola materna, l’ambulatorio medico, la
casa per il personale medico e l’abitazione delle Suore. In questo momento ci
abitano alcune Suore, i medici (una coppia olandese), il personale
infermieristico, quello educativo e quello ausiliare. Il compito delle Suore è
il coordinamento del lavoro. Per ora i bambini sono pochi, soltanto otto, ed
ognuno ha una storia tragica. Ultimamente la polizia ha portato una bambina di
due mesi, trovata semplicemente per strada, probabilmente lasciata là dalla
madre. La bambina è stata salvata con difficoltà. Abbiamo anche due gemelli di
quattro anni, inseparabili, orfani, contagiati con l’AIDS. Il proprietario del
centro volentieri lascerebbe a noi tutto, ma per adesso non ci sentiamo
abbastanza forti, per assumere la responsabilità di tutta l’opera. Bisogna
attendere ancora.
La fine del soggiorno in questa bella parte della Tanzania è stata la visita fatta all’ordinario della diocesi a Moshi, Mons. Amedeus Msarikie, il quale ha espresso la sua gioia per la presenza delle Suore nella sua diocesi e la speranza che il loro lavoro sia buono e fruttuoso. Noi invece abbiamo ringraziato per averci accolte nella diocesi. ...
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