TANZANIA

 

CRONACA DELLA  MISSIONE 

 


 

E' Natale!

            

    Sono passati tre anni da quando siamo venuti a Mkiwa e questo è il primo Natale che possiamo festeggiare con la S.Messa a mezzanotte e per giunta, nella chiesa della Missione nostra, la quale è risultata più grande di quella del villaggio.

E' venuto Alfiero dicendo che come regalo di Natale ci avrebbe messo le luci in cappella. Un regalo più bello non poteva farci, perché a mezzanotte è talmente buio che sarebbe stato un problema. E poi, in questi giorni manca anche il cherosene..., neppure le lampade avremmo potuto accendere. Grazie Alfiero! Hai pensato proprio bene!

Sono circa le dieci di sera. Siamo tutte fuori. La notte è fredda, ma non troppo, possiamo però accendere un grosso falò per far luce alla gente che verrà per la veglia, prima che il sacerdote comincia la celebrazione, e per la confessione. La pioggia ancora non è arrivata. Non c'è questa sera neppure il vento a disturbare. Tutto è calma! Nel grande silenzio della notte, le ragazze cominciano a intonare i canti natalizi. Il sacerdote è in chiesa per le confessioni.

Le nenie penitenziali che accompagnano sempre il sacramento della penitenza e le nenie di Natale si confondono... La mezzanotte è ormai vicina. Ci dirigiamo tutte verso la nostra chiesetta. La folla numerosa è già seduta in tutti i banchi e a terra. Hanno preso anche i nostri posti... Ci sono cristiani cattolici, ma non mancano anche i protestanti e qualche musulmano... I bambini sono tantissimi. Ammassati l'uno vicino all'altro, a terra, sotto l'altare, attorno alle pareti e tra i banchi, vicini alle loro mamme.

Tutti sono vestiti a festa. Ciascuno secondo le proprie possibilità. Le donne con i capelli dalle acconciature davvero artistiche, senza che una assomigli un'altra. Tutte sfavillanti di colori con le loro kange.

E' proprio festa!   Tutti cantano e quando la celebrazione arriva al "Gloria", una esplosione di urla di gioia, tra tamburi, campanelli vari, cembali ed altri strumenti, compreso un verso particolare che sanno fare gli anziani, scuote le mura. E' nato il Salvatore! Chi può salvare questa povera gente? Chi può dar loro la speranza? La partecipazione così sentita è l'espressione della loro fede e della loro speranza, in mezzo a tanta povertà e miseria!

Le nostre tre suore africane, portano all'altare il Bambinello Gesù, sostenuto in alto e abbastanza grande, da poter essere visto da tutti. Gesù, vedete? E' nato per voi, è nato per noi, è nato qui, dove voi lo aspettate e siete felici nella vostra fede di accoglierlo. E' l'Emanuele!, il Dio-con-noi che si è fatto uomo. "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama!" Voi, lo amate davvero! "Utukufu kwa Mungu juu... na amani duniani, kwa Watu wenye mapensi mema", cantano nella loro lingua.

In mezzo a tante difficoltà, per tirare avanti la vita, c'è la semplicità e la gioia della fede che fa esultare e saltare... Un brivido passa anche in noi e fa scorrere lagrime di commozione. Gesù è in mezzo a noi, piccolo Bambino, bisognoso di tutto - come questa gente, può anche Lui morire di fame, se Maria e Giuseppe non provvederanno... Non ha casa, ha solo una capanna - come loro... C'è poco, neppure un letto e, come loro, dorme in compagnia di mucche, asini e capre, tutti nello stesso spazio...

Ma questa notte si dimentica ogni sofferenza e si riapre il cuore alla fiducia...

 

 


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