TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


     Mkiwa, 22 novembre 2011

(92° lettera)

Carissimi tutti,

L’anno se ne va…

Quante speranze, quante attese in questo anno!

Speranze, attese di  benessere, di successo.

Speranze di migliori situazioni… di salute, di gioia.

Speranze di… “Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza”. (Ger.29,11)

Dunque, abbiamo fede e attendiamo da Lui la realizzazione delle nostre speranze. Se abbiamo fede i nostri occhi potranno vedere tempi di liberazione, di speranza.

Una grande Speranza abbiamo noi  cristiani! Un’Attesa che potrà colmare i nostri  cuori si avvicina:  Il Natale del Signore Gesù. Questa Speranza è per tutti: per i  poveri e per i ricchi, per i santi e per i peccatori. Dio viene per tutti. Per i giovani e per i vecchi. Viene per me, per te!Le speranze che possiamo raccogliere in questo mondo non durano. Esse  non possono saziare la nostra sete di felicità e torniamo a cercarne e ad attenderne ogni girono di nuove. Perché gli uomini di oggi hanno dimenticato che solo Dio può darci la speranza che non muore se non con noi stessi? Noi, che abbiamo fede attendiamo la Nascita di Cristo Gesù nel mondo - Nostra Speranza!!

Nel mondo di oggi i cristiani ne hanno dimenticato il significato del Natale  Gesu Cristo nostro Salvatore; è Colui che ci da forza nella difficoltà della vita. Gesù è la Speranza nostra! La speranza che vale la pena di attendere perché è promessa di  felicità vera – felicità molto diversa da come noi  continuiamo a cercarla in questo mondo: la gioia di una “buona coscienza“. Dio viene a noi come un Bambino perché con la Sua debolezza. Il Suo bisogno di essere difeso, custodito ci spinga ad  accoglierLo, a stringerLo  tra le  braccia…

Se Lo attendiamo, Lo accogliamo, Egli ci benedice.

Benedice le nostre famiglie e i nostri impegni di lavoro.

Benedice i nostri figli, le nostre case.

Entra nei nostri cuori.

Accogliamolo con la fede dei bambini ed Egli ascolterà le nostre preghiere. Ecco, il nostro Dio:  Un Bambino che chiede amore. Amore, come ogni bimbo che nasce nelle nostre famiglie. Egli vuole nascere nei nostri cuori dove potremo sentirlo vivo, presente. Se non nasce dentro di noi come potremo avere la gioia di accoglierlo? Torniamo ad essere  semplici come bambini e con la fiducia di bambini accostiamoci al presepe e contempliamo questo mistero di Amore. Mistero, che è così grande da non poter essere compreso dalle nostre intelligenze!

Carissimi ecco il Natale 2011 - Dono di speranza, di pace e di amore. Disponiamo i nostri cuori ad accogliere… accoglieremo l’ Emanuele ? il Dio che vuole essere con noi?

Più grande sarà la nostra disponibilità ad accoglierLo e più grande sarà l’esperienza di  gioia che faremo.  Abbiamo bisogno di  ricuperare la nostra fede. Essa è il don. che come un seme abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo. Abbiamo bisogno di riscoprirla per tornare a farlo rivivere, a farlo germogliare di nuovo. La fede che rinascerà in noi ci darà la disponibilità ad accogliere l’ Emanuele / il Dio - con noi, il Dio - per noi.

Viviamo questo Natale con uno spirito rinnovato. Assaporiamo questo tipo di gioia davanti al Presepe e tornerà in noi la forza di accogliere le difficoltà inevitabili della vita umana.

Restiamo uniti nell’Attesa e nella speranza e con il desiderio di poter vedere in questo Natale Gesù che torna per noi dal cielo “perché  la nostra gioia sia piena“.

Con cuore riconoscente

siamo vicino a voi con la nostra preghiera

e vi auguriamo un santo Natale con tante benedizioni di Gesù.

Le suore Orsoline dalla Tanzania

- sr. Rita


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