TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


 

Mkiwa, 23.11.2008

(80° lettera dalla Tanzania)

 

Carissimi tutti,

 

mandiamo anche a voi la lettera inviata alla dottoressa Fernanda Di Tullio la quale si occupa dei bambini della scuola materna di Mkiwa.

 

 

“Un saluto particolare e per cominciare - Buona giornata!

Siccome so che avrai un altro Spuntino vorrei raccontarti della festa di oggi nell'asilo di Mkiwa e spero di potervi mandare anche qualche foto dunque?

 

Verso le 11 ora locale abbiamo visto arrivare quasi di corsa il “mgeni rasmi” ( l’ospite d’onore) che era il capo dell'istruzione di Singida.  Aveva un impegno nella scuola secondaria di Mkiwa che si doveva inaugurare, ma lui aveva voglia di venire a partecipare alla festa dei nostri bambini ed ha lasciato l'uno per l'altro. La festa era stata organizzata per salutare i più grandini che sarebbero entrati nel prossimo gennaio nella scuola  primaria. Il numero dei bimbi che lasciano la scuola S.Giuseppe sono 72 quelli rimasti sono 81 e quelli che si sono iscritti finora per l'anno prossimo sono 40. Nel gruppo c'e' anche una bimba che ha  quattro anni e  che ha imparato così bene tutto, che la prenderanno nella scuola Primaria. Finirà cinque anni nel mese di gennaio 2009.

 

La festa come sai... va avanti per ore tra  canti, danze e skech. Tutto serve per creare una atmosfera allegra e di piacevole ascolto che spieghi ai genitori e a tutte le persone intervenute che cosa i bambini riescono ad imparare a scuola e il dovere della famiglia di mandare i bambini a scuola.

 

Tra i canti e la storia breve, i capi del villaggio e dell'istruzione potranno  vedere l' impegno delle suore  insegnanti e la risposta degli scolari. Tutto era così bene preparato che è stato anche per me un piacere vedere  e sentire. La suora responsabile  interveniva con  i suoi “vigelegele” (grida di gioia) tutte le volte che i bambini che si erano esibiti nei diversi gruppi tornavano ai loro posti. I bambini hanno danzato mostrando una capacità di seguire il ritmo della musica, la capacità  di gridare con la voce più alta possibile per farsi sentire da tutti quando recitavano. Un atteggiamento risoluto e compreso della propria parte che ti commoveva specialmente quando quella bimba di quattro anni si è presentata al pubblico.

Quale gioia per le maestre e anche per i genitori, quando la suora ha cominciato a chiamare i bambini che durante l'anno avevano mostrato più capacità nell'apprendimento dei vari insegnamenti oppure perché erano venuti a scuola più puliti degli altri o anche perché si erano mostrati più attivi nell'aiutare a fare le pulizie delle scodelle e dell'ambiente è stato un via vai di gentori che volevanpo mettere al collo dei loro figlioli una collana di fiori quando hanno ricevuto piccoli regali preparati per loro dalle suore. Tutti chiedevano di fare le foto. Una addirittura ha fatto una collana con i biscotti e li ha messo al collo della figlia. A questo punto si è fatta un poco di confusione perché tutti volevano mettersi sotto al palco preparato per i capi e, allora si è dovuto richiamare all'ordine  le persone. Dopo una bimba che ha già ricevuto due premi nelle gare alle quali ha partecipato ha letto la risala (breve storia) e ringraziato tutti i presenti. Leggeva così bene da sembrare non una bambina di sei anni che ha frequentato la scuola materna, ma una bimba almeno di terza elementare. La suora era dietro di lei per darle coraggio, ma la bimba è andata spedita fino alla fine di una pagina e mezza. Quando la bambina ha finito di leggere tra gli applausi, la suora l'ha afferrata facendole fare una capriola fra le sue braccia.

 

Il capo dell’istruzione verso la fine di tutto ha parlato alla gente mettendo in risalto l'importanza dell'istruzione e l’impegno delle insegnanti che preparano così bene gli alunni e il dovere dei genitori di mandare i bimbi alla scuola materna e “awali” (primina)  perchè oggi il governo non  permette che un ragazzino entri nella scuola primaria senza essere passato per la scuola awali. Ha ringraziato molto le suore e i loro benefattori che permettono alle suore di lasciare pagare così poco quando ricevono non solo l'istruzione ma anche pasti, vestiario e materiale scolastico.

Altre persone si sono succedute raccomandando ai genitori il loro dovere di lasciare che i bimbi abbiano la possibilità di istruirsi. I bambini cantando dicevano  che loro desiderio è di arrivare fino all'università e questo lo hanno ripetuto diverse volte come impegno anche di tutti,  per dare alla  Nazione cittadini che  siano   più  istruiti.         Nel complesso è stata una giornata di grande gioia per tutti e come conclusione chi voleva poteva andare a  mangiare il pranzo preparato  per tutti .”

 

 

Approfitto ora per inviare a ciascuno di voi il nostro augurio per un Natale davvero felice perchè sappiate accogliere nei vostri cuori e nelle vostre case il Bambino Gesù.

Affettuosamente

suor Rita

e tutte le suore e i bambini di Mkiwa

 


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