TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Si sono svolti, nella nostra comunità a Mkiwa, nei giorni 6 e 7 gennaio 2016 i festeggiamenti dell'accettazione al noviziato, la prima professione religiosa e la professione perpetua religiosi.

Ecco cosa scrive suor Rita:

Suor Mary mi ha chiesto  che scrivessimo qualcosa sulle  giornate delle celebrazioni religiose  della nostra Congregazione qui in Tanzania. Eccomi, dunque a raccontare qualcosa...

La gioia  è incontenibile  in queste  situazioni, per cui  la gioia come l’amore non si può descrivere. Né  si può  esprimere con le parole la commozione e i sentimenti di riconoscenza a Dio, quando vediamo che la Congregazione tanto amata dalla nostra Fondatrice, continua a crescere. Sant'Orsola, nostra Madre, ci ha affidate al Cuore di Gesù e alla Madonna ”Stella del Mare” e continua a guardarci dal cielo e a pregare per noi, sue figlie. Di questo siamo certe!

Le case di Mkiwa, compreso l'ostello per le studentesse, che in questo tempo sono in vacanza, sono  piene di suore orsoline. Dopo quattro turni di esercizi spirituali, ai quali hanno partecipato circa cento suore, suor Incoronata, attraverso i colloqui spirituali con loro, ha potuto constatare  la gioia delle suore per quanto hanno potuto acquistare di rinnovato fervore spirituale. Tutte e in particolare quelle che rinnoveranno con i loro voti  la decisione di proseguire nel cammino intrapreso, esprimono la grande gioia con il loro sorriso, la grande riconoscenza verso Dio e la Congregazione.  

La mattina del  cinque  gennaio, durante la santa Messa, celebrata molto presto, rinnovano i voti le iunioriste  Queste sono diciannove. Tutto si svolge in maniera molto semplice, anche se canti e applausi non mancano mai, come d’abitudine qui. Tutte sembrano  molto tranquille, serene, raccolte. La decisione è già stata presa e l’esercizio dei voti negli anni che passano  le ha aiutate ad essere tranquille nella loro decisione. 

  La sera  del giorno cinque gennaio 2016, le postulanti sono vicino casa, dove la superiora le accoglie come Novizie. Al corteo non  vediamo presenti molti ospiti, solo alcune suore di altre Congregazioni, arrivate oggi pomeriggio, ma i canti e la gioia  riempiono già tutto l'ambiente.

E’ già l’ora! Il corteo si apre con le candidate e avanza verso la chiesa, seguito dalle suore e dai pochi ospiti. Quando ci avviciniamo  alla chiesa, si odono già le note dell'organo per  il canto allo Spirito Santo. Comincia la cerimonia, secondo il nostro cerimoniale. Quando le postulanti ricevono tutto per vestire l’abito, escono dalla cappella, accompagnate dalla preghiera e dal chiasso festoso dei canti del coro e  degli strumenti locali. Anche alcune suore escono per accompagnarle e per aiutare a vestire le nuove novizie con l’abito delle Orsoline. I  canti in chiesa continuano mentre si aspetta il rientro delle novizie. Dopo poco le postulanti rientrano con l’abito delle Orsoline e gli applausi riempiono la chiesa. La Famiglia cresce. Quanta gioia! Grazie Signore, grazie per queste giovani che con tanta commozione aprono fiduciose il cuore al Tuo amore. Grazie anche a Te, Sant'Orsola - nostra Fondatrice - per tante indicazioni spirituali che hai lasciato nei tuoi scritti per la vita di noi, tue figlie.

Non racconto, quando le novizie, uscite dalla chiesa sono state accolte dalle “vecchie” novizie mentre queste si avvicinavano verso la casa del Noviziato. Sono giovani. Hanno entusiasmo e fantasia da vendere! Il chiasso è colmo di gioia e non è misurabile. Le Novizie che iniziano quest'anno il Noviziato, sono undici. Siamo tutte insieme nella casa del Noviziato: le Novizie del secondo anno che  ringraziano per la loro esperienza di un anno per quanto hanno ricevuto e le nuove che ricevono  consigli  dalle “vecchie“. Leggiamo la Lettera con la nomina  a  suor  Noelina, come maestra del Noviziato. Si prega insieme e ciascuna di noi fa a tutte le novizie gli auguri, secondo il proprio modo di esprimersi. Già da oggi pomeriggio sono arrivati gli ospiti che desiderano partecipare alla nostra gioia. Sono soprattutto i familiari delle suore, venuti da lontano e  alcune suore, amiche delle nostre suore.

La mattina dopo sono soprattutto i  Sacerdoti che arrivano con le loro auto con alcuni amici. Aspettiamo il Vescovo della nostra Diocesi,  il quale molto volentieri ha voluto essere presente alle nostre celebrazioni. Persona semplice, umile, disponibile e che continua il modo “tradizionale” degli altri Vescovi, di essere molto disponibile e amico delle Orsoline - è il Vescovo Mons. Eduardo Mapunda, terzo vescovo della Diocesi di Singida, il quale è stato insediato il  cinque luglio 2015, ed  è venuto da noi già almeno cinque volte.  

Oggi sei gennaio, è una giornata molto importante e ogni suora - ciascuna al proprio posto - cerca di assolvere ai propri impegni, aiutandosi  reciprocamente per dare a chi arriva, accoglienza gentile e premurosa.  Vicino al cancello ci sono quattro postulanti che accolgono gli ospiti  e altrettante che li accompagnano a prendere qualcosa da mangiare. Altre sono in cucina, in  sala da pranzo. Tavoli e panche ancora vanno e vengono, tra piatti bicchieri e posate. Non si vuole lasciare  nessuno senza che si senta come ”a casa propria”.

 In chiesa le suore hanno preparato casule e albe per i sacerdoti, che forse non  tutti  portano le vesti  per la celebrazione. Sono tredici con il  nostro cappellano. La nostra superiora ha già compiuto la prima parte del cerimoniale, accogliendo  le suore che emetteranno i primi voti. Sono otto e quelle dei voti perpetui sono cinque.

  Arriva il Vescovo e i sacerdoti si dispongono per il corteo. Il corteo come sempre, è  formato da tutte le comunità di Mkiwa e le altre suore venute dalle altre comunità. Inizia con le candidate. Seguono le  postulanti. Dietro di loro le novizie e dietro ancora le suore con i voti temporanei e le suore  professe. Suore, ospiti vari, sacerdoti, tutti  proseguono tra canti e suoni di strumenti locali. Le parole dei canti sono di lode e di ringraziamento a Dio per il dono della vocazione. Avvicinandoci alla chiesa il suono dell’organo ci invita a cantare assieme a chi  é  già in chiesa; il canto allo  Spirito Santo. (Taccio tutto ciò che si riferisce al  modo  applicare il cerimoniale, perché tutte noi lo conosciamo).

Dirò qualcosa dei simboli che le suore hanno usato nella liturgia.

Prima della liturgia della “Parola” una danza delle candidate che si prostravano in  avanti e quando si rialzavano volevano sembrare - con le braccia distese - come fossero ali degli angeli. Dietro di loro quattro suore portavano sulla testa, danzando, come un corona con dentro una candela accesa. Dietro di loro una suora portava il santo Vangelo, la quale  arrivata all’altare, lo ha consegnato al Vescovo. Egli lo ha mostrato al popolo di Dio presente, mentre il coro cantava lodando Gesù Cristo, Signore e Dio nostro.

Nella processione altre suore tra le festeggianti portavano all’altare tutto il necessario per l’offertorio. La Parola di Dio della prima lettura è stata cantata da otto suore che avevano emesso i loro primi voti. Nella liturgia le letture scelte sono state prese dalla liturgia della festa della nostra  Fondatrice. All’omelia il vescovo ha molto insistito sulla fedeltà ai tre voti, in modo particolare sul voto di castità, non tralasciando di far notare la necessità di vivere con fedeltà il voto di povertà e di obbedienza. L’omelia  è stata stata molto forte, concreta, con consigli e  incoraggiamenti ad essere fedeli fino alla morte. Le suore professe alla fine della S.Messa hanno fatto un ringraziamento con un canto di lode e di riconoscenza  a Dio. Ringraziamento ai loro genitori e alle suore che le hanno aiutate nella formazione.

Come sempre non è mancato neanche il momento di andare tutte festanti e cantando dai superiori cantando e ringraziando per essere state accolte in Congregazione, riconoscenti verso le suore che le hanno aiutato nel cammino  di questi anni.

Finito il tempo dedicato a Dio nella celebrazione - dalle novizie alle suore di voti perpetui - tute sono andate presso la statua della nostra Fondatrice e hanno lasciato le loro corone ricevute durante la festa, mentre gli ospiti si avviano verso  le sale da pranzo. Per gli operai e la gente del luogo sono stati preparati tavoli e panche all’aperto.

 

Ho cercato di mostrare come uno sguardo su queste giornate di festa nelle quali abbiamo lodato insieme Dio per il dono delle vocazioni e non cesseremo mai di ringraziare per le vocazioni e di chiedere tante ogni giorno. 

 

 

 


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