TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Itigi, 22.07.1991

(6 circolare)

Carissimi

 

            Eccomi di nuovo a salutare ciascuno di voi che siete diventati ormai parte integrante della nostra attività in Tanzania. Oggi vogliamo parlare di voi stessi.

            Abbiamo qui Mario Lemmo, uno di voi che desiderate collaborare con la nostra Missione. E' arrivato il 16 di questo mese ed è già al lavoro. Fa di tutto, cercando la collaborazione di altri laici che sono già qui sul posto con alcuni anni di esperienza.

            In questo tempo vi pensiamo di più, perché vediamo la casetta che stiamo costruendo con le vostre offerte. E' quasi finita, manca infatti l'interno da rifinire e noi pensiamo che se anche verranno i tecnici a mettere su il prefabbricato, andremo a stare a Mkiwa appena ci consegneranno la casetta. Intanto ci staremo noi, poi la lasceremo alle nostre ragazze che sono state invitate a venire.

            Ci dispiace non poter fare l'inaugurazione alla data che avevamo stabilita, sempre a causa dei tecnici italiani che non arrivano. Il vescovo ci ha detto che le difficoltà le abbiamo perché il demonio è scontento del lavoro che prevede noi faremo a Mkiwa, e forse questo è vero. Certamente ogni inizio porta con se tanti problemi e perciò perché dovevano sfuggire noi ?

            In questo periodo i ragazzi della scuola hanno due settimane di vacanze e girano attorno a noi per farsi dare i vestiti nuovi per poter tornare a scuola e si sono impegnati a dare a loro volta un aiuto a noi. Così si vedono venire con le loro zappe - abituati come sono a portarla ogni giorno a scuola assieme a qualche quaderno - impegnati a sradicare le radici e a trasportare la sabbia per fare la nostra strada. Ho fatto le foto così potrete vederli al lavoro. Sono così entusiasti che quasi corrono con i loro arnesi di lavoro.

            Desidero allegare - sperando di non fare dispiacere alla persona che ci ha scritto - una letterina, direi emblematica per coloro che di solito pensano forse le stesse cose, ma non le esprimono. Certo, saranno i desideri e i pensieri che accompagnano i vostri pacchi e pacchetti, quando portate al Casaletto; vestiario, copertine, bende, lenzuola e tanti svariati oggetti che ora a mano a mano li tiriamo fuori dai contenitori. Per noi è come un tesoro di carità che ci fa pensare alla parabola di Gesù, dal quale "tiriamo fuori cose nuove e cose vecchie", ma che sono tutte espressione di tanto affetto e di tanta solidarietà.

In quei momenti più che mai pensiamo a voi, ravvisando chi ha portato questo e quello. Allora preghiamo ancora di più per ciascuno.

            Sto in questi giorni trascrivendo la cronaca quotidiana, e a chi interessa potrà leggere e sapere come nasce e come cresce un'opera che Dio ha voluto perché potessimo aiutare i suoi "prediletti": gli ultimi tra i più poveri.(Questa zona infatti è la più povere della Tanzania).

Salutiamo tutti e ciascuno in particolare, ringraziando e augurandovi tutto il bene che desiderate. Dio ve lo conceda.

sr.Rita

 

 


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