TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 20.02.2001

(circolare 42/A)

 Carissimi Amici, Suore e Familiari...

 

    Il nuovo millennio è ormai entrato e noi ci domandiamo forse come sarà questo anno e gli altri che verranno, ma è bello e salutare e pensare che siamo nelle mani di Dio nostro Padre. Diceva la nostra Fondatrice, la Beata Orsola, "qualunque cosa accada, è cosa buona, perché Dio è nostro Padre ed Egli ci ama..."

 

Dunque via ogni paura o apprensione che ci potessero disturbare e..., come dice il S Padre: "prendiamo il largo" e, avanti con fiducia e speranza.

 

Gesù è il Cuore di questo mondo, spesso pieno di paure, in cerca di pace e di speranza. Prendiamo dunque il largo e immergiamoci nel Cuore di Dio, nel Cuore di Cristo che il Padre ha mandato in questo mondo per la nostra salvezza e la nostra gioia.

Abbiamo tanto bisogno tutti di speranza oggi e, in particolare quando vediamo intorno a noi tanta miseria e i tanti "perché" assalgano la nostra mente:

Come alleviare tanto dolore, tanta miseria?

Quest’anno, la pioggia è cominciata, qui da noi, abbastanza presto e ciò ci faceva pensare a un buon raccolto, invece, assieme alla pioggia sono venuti tanti insetti che hanno divorato una buona parte del granoturco che cominciava a germogliare. Nel nostro campo questi terribili insetti, simili alle cavallette dell’Egitto, hanno mangiato circa 15 EKA di granoturco (ogni eka è di 4500 mq). Che fare? perdere la speranza? Abbiamo zappato di nuovo tutto e riseminato ancora una volta : Ora aspettiamo l'esito che speriamo sia favorevole.

Ci dispiace per la gente più povera che si era privata di mangiare per seminare; ora starà nei guai più grandi. Hanno già cominciato a venire a chiedere da mangiare e noi, fiduciose nella Provvidenza, diamo ciò che abbiamo. Povertà è per noi capacità di condividere, anche quando abbiamo poco. Gesù ha lodato la vedova del Vangelo, perché, povera come era, aveva dato "tutto ciò che aveva per vivere". Noi non siamo ancora a questo punto, anzi, comincio con ringraziare per il contenitore che è arrivato il 15 di questo mese. Molta roba si è sciupata, forse perché da parecchio tempo era in viaggio, ma riso, pasta. non hanno subito alcun danno e questo è quello che ci occorre per i nostri poveri e i nostri bambini. Ringraziamo chiunque abbia contribuito a riempire questo contenitore e… “riprendiamo il largo".

Una poesia capitatami proprio in questi giorni, durante la meditazione, mi ha fatto pensare al “largo” che ciascuno di noi in modo personale potrebbe "prendere". La trascrivo per coloro che non la conoscono:

“Prendi il largo", verso le regioni sconosciute del tuo essere segreto

liberato dalla paura, gusterai un giorno di pace che Dio stesso pone dentro di te.

“Prendi il largo"; abbandona la tua via alla corrente della fede, se hai il coraggio di partire, le onde ti porteranno in mare aperto, in un battesimo di schiuma e di sole.

“Prendi il largo"; alla voce di Colui che sostiene il tuo slancio; gli abissi della morte sono pronti ad inghiottirti , ma Dio calma le onde e fa tacere l'uragano.

“Prendi il largo”, immergiti nel cuore di una vita fremente di speranza, vedrai levami l'aurora senza tramonto, che inonda con la sua gloria, il nostro mondo tormentato. (C.F.C.)

Di nuovo grazie e buon anno, pieno di speranza e di gioia. 

Dio è con noi Dio con tutti noi. La sua luce riempia le nostre case!

 

Sr. Rita e Comunità delle Orsoline

in Tanzania

 


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