TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 27.08.2000

(40 circolare)

Carissimi Amici, familiari e suore

 

            Ho grande desiderio di ringraziare tutti voi per la partecipazione al mio Giubileo di Vita Religiosa.

Avevo espresso il desiderio di rispondere alla richiesta di aiutare a costruire una cappella per il Seminario Diocesano, che è a Itigi. Ringrazio la mia famiglia per aver consentito  a realizzare questo mio desiderio. Ancora non è cominciata la costruzione, ma con le piogge si comincerà. Sapete che quando si costruisce si ha bisogno di acqua e qui bisogna aspettare che Dio ce la mandi dal cielo.

Lo stesso se si tratta della costruzione della casa di Aia, l’epilettica.

Desidero ringraziare tantissimo tutti gli amici e le suore che hanno permesso con le loro offerte a farci continuare a tenere aperta la mensa per i ragazzi della scuola elementare di cui ho già parlato in un’altra lettera. Grazie per ogni più piccolo gesto di amicizia e di affetto che mi date… Che dire poi, di tutti i nostri benefattori, che da 10 anni ormai continuano a donare con tanta generosità?

“Se infatti c’è la buona volontà (di dare) essa riesce gradita secondo quello che possiede. Qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezze voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza… la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza…” (cfr. 2Cor 8,12-14).

Così a sua volta si esprime San Cesario vescovo: “C’è in cielo una misericordia a cui si arriva mediante le misericordie esercitate qui in terra. Esiste una misericordia terrena e una celestiale; una misericordia umana e una divina. Qual è la misericordia umana? Quella che si volge a guardare le miserie dei poveri. Qual è invece la misericordia divina? Quella che concede il perdono dei peccati. Tutto ciò che la misericordia umana dà durante il nostro pellegrinaggio terreno, la misericordia divina lo restituisce in cielo. Dio su questa terra ha fame e sete nella persona di tutti i poveri, come ha detto Egli stesso: ‘Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’ (Mt 25,40). Dio che ricompensa in cielo vuole ricevere qui in terra… quando Dio dona siamo contenti di ricevere e quando chiede, vogliamo dare. Quando un povero ha fame, è Cristo che ha fame – come Egli stesso ha detto: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare… ero nudo,… assetato,… malato,… senza tetto,… Và incontro, dunque, alla miseria dei poveri se vuoi sperare con sicurezza il perdono dei peccati… Cristo si degna di avere fame e sete in tutti i poveri; quello che riceve sulla terra lo restituisce in cielo.  Date e vi sarà dato.’ Non negate ciò che è nelle vostre possibilità”

Nel mio soggiorno a Roma, in modo particolare in quest’anno, ho visto quanto sia la carità del cuore di voi tutti. Siamo nell’anno della misericordia di Dio Padre, attraverso il Figlio Gesù Cristo. La vostra generosità ha fatto scrivere in cielo il vostro nome, che Gesù leggerà al giudizio donando abbondanza di misericordia.

Grazie! A ciascuno e a tutti!

Come molti di voi ci hanno raccomandato, noi di sicuro non vi dimentichiamo nella nostra preghiera quotidiana.

Restiamo uniti nell’amore di Cristo

sr.Rita

 

 


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