TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 22.12.1999

(39 circolare)

COME STIAMO VIVENDO IL GRANDE GIUBILEO ?

 

            Il programma della nostra Diocesi per il Giubileo 2000 è cominciato prima dell’apertura della Porta Santa, perché il nostro Vescovo ha pansato di far girare una Croce anche nei villaggi più piccoli.

 Da Singida (la nostra Diocesi) la Croce è arrivata la notte 26.12.99 a Mkiwa, prima di giungere alla parrocchia di Itigi (che è la nostra). E’ restata a Mkiwa fino alla sera del 30.12.99. Da Mkiwa la Croce partiva per alcuni villaggi vicini, accompagnata dalla nostra gioventù religiosa. Il parroco ne era felice perché le orsoline passavano cantando e contagiavano con il loro entusiasmo gli altri cristiani. L’ultimo giorno abbiamo accompagnato la Croce fino a Itigi, dove lungo la strada abbiamo incontrato i cristiani, non solo i cristiani cattolici, ma protestanti e credenti di altre religioni. La gioia era così tanta che la gente seguiva danzando, al suono dei tamburelli e cantando. I trilli poi caratteristici di qui, non smettevano mai. “Gesù è il Signore, il nostro Maestro ieri, oggi, domani e sempre. Questo è l’anno del grande giubileo della nascita di Gesù che ci ha portato la salvezza, morendo per noi sulla croce”, queste le parole del canto.

Bella, commovente, entusiasmante questa fede dei semplici e dei poveri !!!

Ora aspettiamo di nuovo la Croce per i giorni dal 23 – 27 gennaio, giorni durante i quali avremo la “missione” casa per casa.

Poi la Croce ritornerà nella Diocesi, diretta ad altre parrocchie e villaggi. La nostra parrocchia ha intorno 32 villaggi ai quali dare il servizio ministeriale.

 

            La collaborazione della nostra comunità a questo Giubileo l’abbiamo con la nostra preghiera e l’aiuto al missionario che portava la Croce nei villaggi vicini a noi, ma abbiamo anche pensato di fare di nuovo una festa per le persone anziane del nostro villaggio, prima che si chiuda l’anno dell’anziano. Pranzo e vestiario sarebbe stata  la cosa migliore da offrire – per dare loro gioia – così abbiamo voluto privarci noi di qualcosa per donarla a loro. Per due giorni alla settimana noi mangiamo il riso (cibo più ricercato soprattutto per un pranzo di festa), vi abbiamo rinunciato sostituendolo con la polenta che si mangia due volte al giorno (pranzo e cena). La domenica mangiamo la carne, ma vi abbiamo rinunciato per darla ai nostri invitati. Tutte le giovani suore, postulanti e candidate, hanno fatto questo con grande entusiasmo.

Il giorno di Natale, grande festa: sono venuti più di 100 persone anziane (alcuni che non sono stati informati verranno alla fine dell’anno). Gli inviti sono fatti per tutti, indipendentemente dalla religione professata. Alla fine del pranzo vanno via anche con un capo di vestiario, come regalo.

Non vi posso raccontare la gioia, perché bisogna essere vicino a loro per vederla brillare negli occhi traboccando dal cuore. Una delle espressioni di gioia qui, è la danza e allora vedere alla fine del pranzo questi vecchietti, che piuttosto curvi sotto il peso degli anni, danzavano battendo le mani e cantando (era uno spettacolo da non perdere)… c’è più gioia nel dare che nel ricevere…, e la gioia che ci hanno dato vedendoli così felici, è stata la ricompensa del nostro piccolo sacrificio.

Prima che andassero via con sr.Incoronata, abbiamo improvvisato un breve discorso per spiegare loro l’evento che stiamo vivendo, la gioia di tutta la Chiesa per questo “anniversario di redenzione” e il significato dell’apertura e del passaggio attraverso la Porta santa… forse non tutti avranno capito, ma il seme è stato gettato… Dio farà il resto con la sua grazia.

Abbiamo accompagnato i nostri ospiti fino al cancello, danzando con loro, altrimenti non sembrava proprio che fossero disposti a tornarsene alle loro case.

Ai nostri amici sacerdoti abbiamo regalato una stola bianca ricamata con il simbolo del Giubileo 2000.

Il nostro parroco, invece del 2 gennaio ha preferito, data l’iniziativa del cammino della Croce, di far celebrare il battesimo dei bambini (130 battesimi) e il giubileo dei bambini il giorno 28.12.99.

I bambini e i ragazzi che si chiamano “Amici di Gesù” e “Figlie di Maria” sono andati da Mkiwa a Itigi tutti vestiti di bianco, in un camioncino messo a disposizione dal nostro parroco. Hanno così partecipato alla processione, alla S.Messa e durante la S.Messa con loro grande gioia, hanno rinnovato la loro offerta di aggregazione  alla loro Associazione. La gioia era tanto grande, perché queste associazioni sono solo a Mkiwa e quella degli “Amici di Gesù” non c’è in tutta la Diocesi. I ragazzi, quando sono venuti alla Missione per ringraziare, la loro gioia era grande e con i sorrisi mostravano tutti i denti che erano bianchissimi sui loro volti neri.

Tutti gli altri bambini rimasti a Mkiwa, di cui una parte erano tra i battezzati, dopo la processione, cantando sono venuti nella nostra cappella per una breve preghiera e si sono poi diretti verso il porticato (del prefabbricato) dove il pranzo era pronto per tutti. Ne sono venuti 112 così che le suore sono rimaste senza pranzo e hanno dovuto cucinare di nuovo. Certo, ricorderanno la giornata del loro “giubileo”!

Alcuni tra i ragazzi della scuola elementare, dove le suore insegnano religione e quelli delle nostre Associazioni, hanno partecipato - sia pure in ritardo a causa della difficile comunicazione – all’iniziativa di scrivere una loro preghiera. Queste preghiere sono state lette in Chiesa durante la paraliturgia domenicale, con grande meraviglia dei loro stessi genitori che poco sanno dell’educazione religiosa che i loro figli ricevono dalle suore.

Un’altra iniziativa di questo periodo di fermento spirituale è stata quella di far preparare ai bambini e ai ragazzi che lo desideravano, un presepio. Qui non si può però comperare niente al riguardo e perciò ogni presepe è frutto della creatività del bambino; pupazzi fatti con il fango, carte colorate, scatole di cartone e paglia per raffigurare la stalla, bandierine per rappresentare la festa… ciascuno si è impegnato con estro così, che abbiamo desiderato fare qualche foto e premiare tutti. Con quali regali? Una statuetta piccolina della Vergine in terracotta e quaderni e matite per ciascuno, assieme alle caramelle.

Le parole programmatiche delle nostre visite alle famiglie sono quelle del santo Padre: “Aprite le porte a Cristo Signore”. “Non abbiate paura.” “Convertitevi e credete al vangelo”.

Le iniziative continueranno.

Per oggi bastano queste per informare coloro che ne hanno fatto richiesta, ma anche per tutti voi che ci seguite, come collaboratori della nostra missione, un grande, grande: Buon Anno 2000 a tutti. Felicità e prosperità, grazie e benedizioni da Dio Padre nostro e da Gesù Cristo nostro Salvatore ieri – oggi – e sempre.

Sr.Rita e Comunità

 

 


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