(25 circolare)
I Capi del villaggio di Issuna, dove noi orsoline abbiamo iniziato e quasi terminato la costruzione di una scuola professionale, per aiutare la crescita umana, cristiana e professionale della gioventù, volevano che il vice-presidente della Tanzania, nel suo giro di conoscenza della regione di Singida, arrivasse anche a Issuna per vedere il “progresso” del villaggio…
Dall’anno 1995, lo Stato Tanzaniano vuole che in ogni villaggio nascano scuole per lo sviluppo culturale ed educativo dei ragazzi e dei giovani, ma a costruire devono pensare i cittadini con i loro risparmi. Per villaggi così poveri come il nostro, è piuttosto difficile e, siccome ha pensato a questo la missione cattolica delle suore, aiutata dalla benefattrice italiana signora D’Inzillo, non pareva vero alla popolazione, poter dire al vice-presidente che nel villaggio si era provveduto allo sviluppo della gioventù.
Per circa dieci giorni a Mkiwa c’era un via vai di Capi vari provenienti dalla Regione, per organizzare questa visita. Chiedevano con insistenza la collaborazione delle suore. Non era nostra iniziativa questa accoglienza, né nostro interesse che l’autorità del Paese vedesse la scuola ma, alla fine, vedendo le ripetute richieste, abbiamo collaborato offrendo tavoli, sedie, bicchieri, bibite, biscotti e, andando con tutte le novizie del 2° anno a pulire la casa. Fuori ha pensato a togliere calcinacci ed altro materiale avanzato dalla costruzione la gente del villaggio. E’ stato costruito una specie di palco dal quale quest’Autorità dello Stato avrebbe dovuto parlare agli abitanti del villaggio. L’accoglienza era fissata per il giorno 25.08.96.
La strada che conduce a Issuna passa per Mkiwa e perciò abbiamo preparato, benché fosse domenica, tutti i bambini del nostro asilo con i loro grembiulini bianchi e in testa un cappellino giallo. Erano più di 150 e questa macchia bianca spiccava da lontano, tra la gente che aspettava sulla strada. Ha “fatto colpo” al vice-presidente la vista di tanti bambini, il quale ha fatto fermare la sua macchina e quelle del suo seguito, per parlare ai bambini e fare con loro le fotografie. Io ero rimasta a Mkiwa e mi hanno presentato per salutarlo.
Dopo le foto tutti sono ripartiti per Issuna e i nostri bimbi sono andati a mangiare nel loro asilo.
La radio per quattro giorni di seguito ha dato la comunicazione che il vice-presidente era andato a Issuna per visitare la scuola professionale delle suore Orsoline.
Ora sarà sr.Incoronata a raccontare, perché era presente assieme a sr.M.Teresa Tesha e i nostri ospiti romani sul posto.
L’Ospite è arrivato alle 11.00 c.a. del mattino. Ad accoglierlo, all’ingresso del nostro terreno c’era la nostra sr.Mary e un capo del distretto di Singida.
Sceso dalla macchina, il vice-presidente ha salutato le varie personalità (capi-villaggio, capi-distretto, capi-regionali) disposte in fila secondo un ordine stabilito da coloro che hanno organizzato il tutto (e tra questi c’eravamo anche noi con i nostri ospiti).
Lui ha sorriso a tutti ed è andato a complimentarsi con un gruppo di WA-SUKUMA, che da c.a. un’ora di continuo si esibivano in una loro danza tipica, quindi si è seduto al tavolo d’onore (per l’occasione preparato dalle nostre suore davanti alla nostra scuola).
Un susseguirsi di canti e poi di ringraziamenti all’Ospite famoso da parte dei capi-villaggio seguiti da una carrellata di discorsi (sul podio portato da Singida), di personaggi facenti della scorta del Presidente (ministri, capi del partito, capi dei vari settori… c.a. una ventina) sono durati circa 45 minuti. Tutti ripetevano per lo più lo stesso messaggio: “viva Issuna… viva la Tanzania… viva il CCM (partito di maggioranza)… viva il Vice-Presidente”. Il capo del CCM di Issuna ha approfittato per elencare il numero degli iscritti al partito della zona; quindi c’è stato il giuramento dei nuovi iscritti.
A questo punto è stata invitata la nostra sr.M.Teresa Tesha la quale ha letto il messaggio delle suore per il Presidente. Nel messaggio era sinteticamente descritto lo scopo della nostra scuola a Issuna e gli obiettivi che essa si propone. Come è consuetudine, è arrivato anche il momento di offrire i regali. Per primo c’è stato un vecchio del villaggio che ha offerto un bastone, segno di rispetto e stima, altri hanno portato tre sacchi di ulezi (miglio di alta qualità prodotto nei campi di Issuna) e tre capre. Alla fine c’era anche il regalo delle suore: un’agenda con una penna. A questo punto il Vice-Presidente è salito sul podio e ha così esordito:
“Sono contento di questa occasione che mi permette di stare insieme a voi, popolo di Issuna, qui intorno a questa scuola. Ringrazio le suore Orsoline che hanno costruito questa scuola in cui si insegnerà agricoltura, allevamento, cucito e ceramica, con lo scopo di aiutarvi a progredire. Ricordatevi, che la povertà si può combattere con due mezzi: il lavoro e il sapere. Con questa scuola voi potrete avere maggiori conoscenze sul come coltivare la terra, allevare animali, cucire e modellare. In questo modo potrete aumentare la vostra ricchezza rimanendo qui, nel vostro villaggio.
Presentando il loro progetto le suore hanno messo in evidenza due problemi:
1. la difficoltà nel reperire l’acqua;
2. la difficoltà che gli studenti non siano costanti nella frequenza.
Per quanto riguarda il primo problema so che tutta la regione di Singida ha carenza d’acqua… ma non bisogna arrendersi. Ogni difficoltà si può vincere collaborando insieme; chiedo pertanto, a voi tutti di Issuna, di lavorare alla ricerca dell’acqua, dando una mano sia di persona che con i soldi. Io a questo scopo lascerò 200.000 sh. Ai capi del villaggio.
Per quanto riguarda il secondo problema, io credo che non esista. Non è possibile che i giovani di Issuna, e dei paesi limitrofi, non vogliano frequentare la scuola. Lo scopo di questa scuola è aiutarvi a crescere perciò utilizzatela bene. Utilizzatela in modo da poter aumentare la vostra ricchezza…
Ringrazio ancora le suore orsoline e tutte le associazioni religiose che si danno da fare per il progresso del paese”.
Sceso dal podio il Vice-Presidente è stato invitato a entrare e a visitare la scuola. Durante la visita si è complimentato perché tutto era bello e ci ha chiesto se era nei nostri progetti di costruire anche una scuola elementare a Issuna.
La cerimonia si è conclusa con un piccolo rinfresco a base di bibite e biscotti,
sr.Incoronata.
A conclusione di questa giornata, possiamo dire che, dopo tutto, la visita del Presidente di Zanzibar e Vice-Presidente della Tanzania ci hanno fatto piacere perché abbiamo visto una persona molto cordiale, sensibile e riconoscente.
Noi desideriamo con questa lettera trasferire a voi i ringraziamenti che sono stati a noi rivolti.
Sr.Rita