TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 3.07.2001

(43 circolare)

 

Carissimi, 

 

Prima della fine di quest’anno apriremo una comunità a SUKAMAHELA, “il villaggio dei lebbrosi”, cos’ si è soliti definire questo villaggio che è sotto la dipendenza spirituale  dei Padri di Preziosissimo Sangue, la cui parrocchia è Chibumagwa.

“Siete un po’ pazze, voi Orsoline” – ha detto un amico italiano quando ha sentito che stavamo pensando di andare a Sukamaela. Un altro invece ha detto: “è la più bella decisione che potevate fare”… Sono vere le une e le altre parole. Per noi anche questa scelta è sentita come una tra le più belle decisioni, ma è anche vero se non ci fosse un po’ di “pazzia”, non si farebbe neppure un passo verso “i più poveri tra i più poveri”. Se no ci fosse Dio a suscitare questi buoni desideri, che per alcuni è un poco di “pazzia” – condividere le miseria di questi emarginati, non solo a parole, ma con segni concreti che esprimono amore, non ci sarebbe amore credibile, visibile, per chi vive nella ingiustizia e nella disistima di tutti. “Oggi mi hai fatto contento” – ha detto il missionario, quando ha sentito che volevamo chiedere il permesso alla Nostra Madre generale di poter andare con una comunità delle Orsoline a Suakamaela… certo, questa decisione non ci poterà sicurezza né benessere. Sarà invece un altro peso economico; sappiamo che incontreremo difficoltà, ma, se diciamo che è necessario che noi religiosi aiutiamo la Chiesa a potare amore e giustizia tra quelli che più soffrono, allora diciamo di scegliere anche questo villaggio per il nostro servizio di carità e di solidarietà.

            Esiste una situazione di indifferenza e di mancanza di rispetto per questi poveri e solo guardandoli in faccia vediamo nei loro occhi la grande sofferenza che portano dentro.

Ci viene da pensare: Quali sentimenti vivono ogni giorno questi fratelli? Sono umiliati e, lo sentono… Sono in attesa di persone che abbiano per loro un gesto di comprensione e di rispetto, di stima e di amore…

Dopo aver visto Sukamaela non possiamo restare indifferenti, tranquilli, perché questo “villaggio dei lebbrosi”  ha bisogno di incontrare persone capaci di stringere, senza ripugnanza, i loro monconi che tendono per essere stretti con affetto.

Siamo chiamate da un carisma che ci spinge ad andare là dove la sofferenza del Cuore di Gesù è più grande e, Gesù è tra questa gente e noi Lo potremo incontrare ogni volta che avremo l’opportunità di fare gesti concreti di carità. Dalla parte opposta delle casette dei lebbrosi ci sono le capanne di fango della gente. Il villaggio è come diviso a metà. Noi prenderemo una di queste casette. Cercheremo di fare il nostro servizio apostolico in tutto il villaggio fra la gente, ma è certo che ciò che ci ha spinto a scegliere Sukamaela, sono stati i nostri fratelli lebbrosi.

C’è nel villaggio una scuola elementare che hanno costruito i Padri del Preziosissimo Sangue e avremo un posto per fare un asilo gestito da noi. Porteremo il nostro aiuto spirituale a tutti quelli che vorranno sentire parlare di Gesù e a tutti quelli che vorranno pregare con noi. Per i fratelli lebbrosi vorremo cercare di migliorare la loro condizione sociale. Vedremo come potremo accordarci con il personale del governo che lavora sul posto…

            Attualmente per noi è tutto in “programmazione prospettica”. Dio ci indicherà quale dovrà essere il nostro inserimento e in quale modo potremo offrire il nostro servizio tra coloro che ne hanno più bisogno. Mi ritorna alla mente la quantità di bende che, partendo dieci anni fa, ci avevano regalato… Parte le abbiamo usate nel nostro dispensario, ma altre le porteremo al dispensario di Sukamaela dove ne hanno molto bisogno. Queste bende mi portavano spesso il pensiero al “villaggio dei lebbrosi” ed ora, eccoci pronte per andare tra loro. Dio ha i suoi tempi per la realizzazione dei suoi piani e, anche per dare risposta ai desideri di bene nascosti nei nostri cuori…

Padre Dino  sta facendo riparare la casetta e, appena pronta, la occuperemo – con la benedizione di Dio.

- sr.Rita 

 

 


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