URSULINE SISTERS AHJ 212 VER SUBDIVISION Maitim 2nd East 4120 TAGAYTAY CITY PHILIPPINES |
Tagaytay dicembre 2010
Natale 2010
Merry Christmas dalle Filippine!
Per realizzare questo presepe-simbolo, (scenario e personaggi) sono stati usati stracci e cocci trovati sul letto di un fiume... roba da poco anzi da immondizia! ( roba d’oggi, espressione di abbondanza, rifiuto, ingombro, oggetto di discussioni, manifestazioni, contestazioni, grandi problemi …)
Sono stati raccolti, lavati e ora sono immagine- messaggio di un evento importante per noi cristiani: Natale: La Nascita di Gesu’.
E’ veramente sorprendente come a volte le cose insignificanti, a saperle leggere, possano trasmettere l’immagine di un messaggio importante. E’alla luce di questa ‘sorpresa ‘che accogliamo il Natale!
Riscoprire il valore delle persone e delle cose, Ridimensionare le nostre esigenze, apprezzare il povero, il semplice, Guardare in faccia e con occhio benevolo colui che e’ disprezzato, annullato, segnato a dito perche’ povero, e sfortunato, a volte ci vive accanto in umilta’ e nascondimento. Aprire il cuore e le mani per aiutarlo , ad innalzarsi alla sua dignita’ di Figlio di Dio e fratello.
E’ questo il nostro augurio. !
I “cocci’ dell’umanita’ apettano il contributo di ognuno di noi per riunire, ricucire, rinnovare.
La comunita’ delle Suore Orsoline SCGA. Tagaytay- Filippine
Presepe 2010 – Tagaytay Natale 2010
DAI ‘COCCI’ ALL’IMMAGINE-MESSAGGIO
In un fiumicello fra alte rocce in localita’ Pangil , l’acqua scorre felice tra I sassi emanando un leggero e gradevole suono di gorgoglio .
Poi ecco qualc’osa del letto del fiume attira l’attenzione creando un disagio per gli occhi: oltre a stracci, e plastiche, trasportate dall’acqua, fra I sassi si scorge qua e la’ qualche cosa di troppo bianco per essere un sasso, sono cocci!
Ci si accinge a rimuoverli, ma dove gettarli di nuovo? Per il momento si raccolgono…, il cosa farci verra’ di seguito.
Un anno passa e I cocci sono sempre dentro quel gallone di plastica. In attesa di cosa?
Vengono spostati ora qui ora li, Sono veramente di fastidio.
Il Coccio, ora e’ qui fra le mani. Non hanno piu’ne’ volto , ne’ senso quei granelli di materiale prezioso o meno, che amalgamati con leghe speciali, hanno formato l’oggetto. Il quale a sua volta usato, apprezzato o no, ha provocato espressione di odio o di amore…finisce nella spazzatura, creando sporcizia, evisione sgradevole allo sguardo dell’uomo, abituato ormai al ricercato, al rifinito, al lindo e sofisticato mondo.
Poi l’idea: si avvicina il Natale forse possono essere utili per qualche cosa. La fantasia comincia a lavorare su quelle forme piu’ strane assunte durante la rottura e dal lavorio dell’acqua del fiume .
L’ idea ne sviluppa altre, dopo pochi giorni di quei ‘cocci’ non rimane neanche il piu’ piccolo dei pezzetti, tutto e’ stato trasformato.
Su un piccolo scaffale in camera, posano in vivaci colori, le figure di Maria Giuseppe e il Bambino; il bue e l’asino, gli angeli, I tre RE Magi, il pastore , le pecorelle, altri personaggi, le casette di Betlemme . un muricciolo, qualche animaletto… tutto made by “COCCI”.
Ora hanno un volto e un posto, ora non sono piu’ da gettare nell’immondizia ora possono indurci ad un gradevole sorriso.
Ora stimolano l’immaginazione a ritornare con la mente ad un avvenimento importante per la storia della nostra fede: La Nascita di Gesu’.
E per chi va oltre all’immaginazione , questi ‘cocci’ fanno riflettere al senso dell’esistenza terrena:
la transitorieta’,
l’apparenza e la sostanza delle cose ,
il valore del semplice da non disprezzare
l’immagine di noi stessi in certe situazioni
Tutto ha valore, se guardato con occhi diversi, al di la’ della forma esterna, fuori dal nostro egoismo , :
Il piu’ povero, il piu’ semplice e insignificante essere umano ha la sua dignita’, il suo valore, il suo scopo, il suo ruolo.
Il disprezzarlo, significherebbe desiderare per lui la spazzatura .
Il guardarlo con gli occhi benevoli, il cuore aperto, la mano tesa e pronta ad aiutare , valorizzare…
non e’ forse questo vivere il Vangelo?
Non e’ questo il messaggio lanciato 2010 anni fa da quel Bimbo che nasce in una povera e sconosciuta capanna di animali? ,:“Cocci di Betlemme”
Proprio perche’ “cocci” Non contavano niente, ora hanno un volto, un nome, divenendo parte di una storia, la piu’ bella e grande storia che l’umanita’ possa vivere. . . Quei “COCCI’ di Betlemme , ieri, oggi, domani sono “ IMMAGINE E MESSAGGIO”
Quando ci si sente ‘ Coccio’ da spazzatura, in questo ‘Scocciato’ mondo : coraggio e avanti, qualcuno ha gia’ guardato all’umilta’ e semplicita’ della nostra natura umana innalzandola a dignita’ di figli e si serve di questi poveri ‘cocci’per rendere viva e visibile la SUA IMMAGINE.
“ Dio creo’ l’Uomo a sua immagine a IMMAGINE di Dio lo creo’.”
AUGURI di BUON NATALE 2010
Sr. Margherita e comunità Orsoline dalle Filippine