URSULINE SISTERS  AHJ

 212 VER SUBDIVISION

Maitim 2nd East

4120 TAGAYTAY CITY

PHILIPPINES

FILIPPINE

Lettere agli Amici


 

Tagaytay, 8 agosto 2005

(8° lettera)

Carissimi Amici della missione Filippine, 

 

            passate le vacanze estive vi accingete ormai a riprendere il ritmo di lavoro. Mi ci metto anche io per raggiungervi con le notizie circa la nostra missione. Intanto auguro a tutti di riprendere il lavoro con rinnovate energie ed entusiasmo. Da noi le così dette ‘vacanze’ sono finite già a fine maggio. Il ritmo di lavoro è ricominciato a giugno. Cosa c’è di nuovo fra noi? E’ ricominciato il tempo delle piogge, con tifoni frequenti, ma ci sono anche brevi spazi di calma. Nonostante la pioggia, l’umidità e i disagi, la vita continua il suo ritmo, ci si abitua a tutto, anche ai disagi.

La nostra attività apostolica è ripresa con le adozioni a distanza, i bambini interessati vengono sempre il sabato pomeriggio e le nostre ragazze li aiutano nei compiti ecc…, questo ci permette di prendere maggior contatto con le loro famiglie e venire in loro aiuto dove e quando necessario. In più abbiamo intrapreso l’impegno di seguire alcuni bambini che vivono esclusivamente in casa (capanna): non registrati nel Comune, non frequentano la scuola – una di loro ha già 13 anni. Il loro impegno principale è quello di smistare l’immondezza cha la nonna  racimola e che poi rivende a pochissimi soldi. La maggior parte del giorno vivono da soli in questa baracca. Il papà di due di loro è in prigione e gli altri due non si sa di chi siano figli, sono stati abbandonati davanti a questa baracca e presi da questa famiglia che li tira avanti come può. Non sanno né leggere né scrivere, vivono allo stato brado, come piccoli selvaggi. Due nostre ragazze con la suora si recano da loro per cominciare ad insegnare a leggere e scrivere. Loro sono felicissimi di imparare, è impressionante come reagiscono tenendo la matita in mano e il sorriso di soddisfazione che abbozzano nel cominciare a tracciare le prime parole.

Continuiamo ad andare a visitare i carcerati in due prigioni e prendere contatto con alcune loro famiglie, (per aiutare come possibile nei casi di vera necessità…. il mondo che ci si apre davanti è davvero sconcertante e a volte ci lascia senza risposta). In collaborazione con i seminaristi italiani del PIME ci si sta muovendo per una sensibilizzazione  della gente  a questo apostolato nelle prigioni, si dovrà andare nelle parrocchie e collaborare con i gruppi di volontari che già si adoperano a questo, avviare iniziative varie ecc…

Nella scuola elementare statale, sono 6 le sezioni in cui si presta il servizio di insegnare la religione cattolica, e a questo sono specialmente impegnate le ragazze postulanti e candidate, aiutate nella preparazione della lezioni dalle suore.

E’ frequente la collaborazione con la catechiste della parrocchia in vari momenti dell’attività con i tanti bambini.

Questo anno in modo speciale ci siamo avviate a lavorare nella pastorale parrocchiale a Mabuhay,  distante da  Tagaytay di circa un’ora e trenta minuti di viaggio, località con circa 15.000 abitanti. La suora con due ragazze a turno, si reca lì ogni venerdì pomeriggio e torna domenica sera. Dormono a casa di una famiglia che gentilmente si è prestata di ospitarci. Lì ci si introduce in tutte le iniziative apostoliche che già sono in vigore, si dà il proprio contributo. Intanto si sperimenta e si capisce meglio quale sia la realtà filippina sotto l’aspetto pastorale, sociale, religioso. E’ una ricchezza per noi tutto questo, sappiamo che dovremo farne tesoro. Ma non si escludono le difficoltà che tutto questo comporta: la differenza di mentalità, di metodo, di usi e costumi… di capire una religiosità che si esprime in maniera differente, il non offendere la loro sensibilità, il rispettare i loro tempi e metodi anche quando ci sembra che non quadrino con la logica ecc. Il lavoro Missionario allora diventa non tanto il fare quanto l’assimilare, comprendere, praticare l’umiltà, a volte ci resta solo la preghiera e l’offerta del nostro sacrificio perché la Parola di Dio venga proclamata con la vita (le parole sono tanto insufficienti, specialmente nella lingua del Tagalog). Parleremo di questa esperienza in altro tempo.

            La novità di questo anno, è che la comunità è cresciuta: siamo le solite tre Suore, le due candidate sono passate al postulantato e sono entrate altre 4 ragazze, attualmente candidate che fanno il loro cammino con noi. Intanto sperimentano e ricercano se questa sia o no la loro vocazione. Siamo coscienti che queste giovani che entrano possono anche scoprire che questa non è la loro strada e che non necessariamente diventeranno suore, ma intanto abbisognano di aiuto  materiale e spirituale e cerchiamo di darlo loro nella nostra  vita di comunità. Pertanto uno dei primi impegni che ci stiamo assumendo e’ quello della formazione di queste 6 ragazze.

Con la loro presenza intanto ci è più facile introdurci nel mondo filippino e di questo siamo riconoscenti a loro e al Signore che ci sta aiutando in questa missione.

            Grazie alla generosità di alcuni Amici e della nostra Congregazione in giugno abbiamo anche cominciato la costruzione di una piccola casetta a fianco di quella attuale, che possa dare spazio per le camere delle ragazze e anche un salone, dove svolgere le attività con i bambini o con altri secondo le necessità. Si pensa e si spera che  alla fine di questo anno sarà pronta.

Come vedete le cose camminano, anche se non lo volessimo ci si ritrova con passi in avanti, e quello che ci sconcerta è che questi non sono meriti nostri, bensì del Signore e direi, in modo particolare della nostra Fondatrice, S.Orsola. La nostra vita non è fatta di eroismi; il più delle volte ci sentiamo tanto niente e incapaci ma, come San Paolo, sperimentiamo come tutto si può in Colui che ci dà la forza (cfr. Fil 4,13).

Cari Amici,

 vi invito a dire grazie al Signore per tutto questo. E grazie anche a voi tutti che ci sostenete in vario modo: con preghiere, affetto, ricordo, col raggiungerci tramite telefono o e-mail, col sacrificio nella condivisione economica ecc… ognuno è ricordato ogni giorno nelle preghiere di comunità, quando preghiamo per i nostri benefattori.

Ciao a tutti e ad ognuno in particolare. Il Signore vi Benedica nel nuovo anno di lavoro.

Con affetto e gratitudine,

Sr. Margherita

che parla anche a nome delle consorelle, sr. Rosa e sr. Violetta

 


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