URSULINE SISTERS  AHJ

 212 VER SUBDIVISION

Maitim 2nd East

4120 TAGAYTAY CITY

PHILIPPINES

FILIPPINE

Lettere agli Amici


 

Tagaytay, settembre 2008

(13° lettera)

Carissimi Amici della  nostra missione nelle Filippine

 

           Dopo un lungo silenzio di corrispondenza, eccomi di nuovo a voi tutti. Vi saluto caramente. Ringrazio quanti si sono preoccupati di inviarmi in tempo il contributo per l’adozione dei bambini per l’anno 2008-2009, attività riiniziata  lo scorso Giugno. In due speciali occasioni questi soldi mi vengono fatti recapitare da Suor Giulia. Grazie!

Immagino come avreste piacere di ricevere ciascuno fresche notizie riguardanti i bambini/e che  aiutate.  Ma questo  ritmo di corrispondenza per me non e’ facile e a volte impossibile. Ho pensato inoltre  che la visita dello scorso anno in Italia  sia stata abbastanza esauriente  in questo campo.

In questo anno ho dovuto limitare le nuove adozioni perchè sono già molti i bambini con le relative famiglie che seguiamo. Ogni sabato ci sono circa 90-100 persone nel nostro giardino. Lo spazio è poco, e le forze per seguirli sono ancora le stesse.

In giugno abbiamo riiniziato questa attività. Naturalmente i bambini sono cresciuti di molto. I primi bambini adottati ora sono adolescenti, e pur non ricevendo l’aiuto sponsorizzato vengono ugualmente all’incontro. Una postulante si prende cura di loro per fare incontri che siano appropriati alla loro età e alle loro esigenze. E anche le loro mamme continuano a venire. Questo è un segno che nonostante tutto, questa gente  non guarda solo il ricevere dei soldi, ma ci sono altri valori di cui beneficiano venendo qui da noi.

Niente di nuovo nell’attività, si segue il solito ritmo di aiuto: Vitamine, latte, visite mediche, per i più piccini, accessori e quote scolastiche, medicine, visite mediche, per i grandicelli. Per le famiglie: riso, - attualmente  il costo di questo è cresciuto così che il povero non si può permettere di comprarlo. Pensate che  il governo ha  predisposto speciali negozi dove è un po’ meno caro e i poveri si mettono per ore in fila, prima di poterlo comperare. All’atto della compera, vengono timbrati sul braccio come segno che non possono rimettersi in fila per comprarne ancora. Interveniamo nei casi di ospedalizzazione negli incidenti o malattie (non vi e’ assistenza sanitaria). Aiutiamo  nel pagare le bollette dell’elettricità, dell’acqua, quando proprio non hanno soldi. Per i papà si cerca di trovare qualche lavoro o darlo noi stesse nei lavori del giardino ecc... Si aiuta nelle calamità quando il tifone distrugge la loro casa (situazione frequente), si aiuta ad aggiustare la capanna, a farsi un angolo per il WC. Insomma tutto ciò che dia loro la possibilità di vivere un po’ più degnamente.

Una famiglia di 5 figli sfrattata dalla precedente casetta in mattoni, avrebbe dovuto ritornare in provincia, nei paesi sperduti da dove proveniva, e sarebbe stata la fame per loro senza nessuna prospettiva di lavoro. Mi hanno chiesto se andando lontano avrebbero potuto ricevere ugualmente il nostro aiuto. Cosa impossibile, per la distanza, le non facili comunicazioni ecc. Allora loro hanno accettato di vivere ancora qui, anche se in una squallida capanna, pur di ricevere il nostro aiuto.  Ora la mamma aspetta il sesto figlio. Il papà i è infortunato, danneggiandosi la mano e solo dopo nostro intervento è arrivato in tempo a che la mano non andasse in cancrena e ricevesse le necessarie cure (non andava dal dottore per mancanza di soldi, si curava con le foglie bollite...). La bambina più piccola disidratata non aveva più forze per vivere; diarrea, vomito per molti giorni. Abbiamo dovuto portarla in un ospedale privato per farla riprendere e pagare tutto. Oggi  sabato è venuta questa mamma con i 5 figli all’incontro. Una della bambine più grandicelle, piangenva e si copriva il viso. Scottava dalla febbre, la guancia gonfia e l’occhio chiuso da questo gonfiore. Da una settimana aveva mal di denti e si è ridotta così senza farci niente. L’abbiamo immediatamente portata dal dentista; un’infezione grande che richiede medicine e cure prima di toglierlo.  Abbiamo pagato. Il prezzo che equivale alla paga  di una settimana,  che riceve il papà quando trova lavoro.

Tempo fa, con grande vergogna sono venuti a chiederci  i soldi per pagare la bolletta dell’acqua, se non pagavano sarebbero rimasti senza acqua  - senza raccontarvi  di come arriva questa acqua alla loro capanna: tubo rattoppato a livello del terreno, al margine del sentiero  fangoso e sporco,  sorretto di tanto in tanto da alcuni bastoni. Arriva fino ad un bidone che è accanto alla capanna e questo fa da tutto: bagno, lavandino, doccia. Tutto all’aria libera.

Ho raccontato solo di questa famiglia come esempio  per darvi un’idea di come spendiamo i soldi  che voi mandate per un bambino adottato.

Nella nostra attività badiamo a dare una certa educazione e istruzione soprattutto alle mamme. Qualche volontario infermiere  filippino impartisce lezioni. E un’altra ragazza cerca di insegnare anche l’inglese (su richiesta delle mamme).

Una volta al mese si celebra la S.Messa nella cappella del Barangai che è situata accanto al nostro giardino, questo ci dà modo di educare alla vita cristiana tramite i Sacramenti. Ci si occupa anche del battesimo di alcuni bimbi, della Cresima di chi non l’ha ancora fatta, e di aiutare anche papà e mamma a contrarre il matrimonio cristiano – se viene richiesto da loro.

Ecco Carissimi - in sommi capi - illustrata la nostra attività   di “Adozioni a distanza“. Ecco  come  il vostro contributo aiuta a vivere e non “sopravvivere” questi nostri fratelli.

Un grande grazie, dunque, e non abbiate paura di condividere con chi è meno fortunato!

Assicuriamo a tutti il nostro ricordo nella preghiera e la riconoscenza di queste famiglie.

         PS. Allego a questa lettera una richiesta particolare: voi già contribuite  notevolmente allo sviluppo di questa missione, ma forse patete farvi promotori di un ulteriore sviluppo di essa presso altri amici e benefattori. Purtroppo si ha bisogno di fondi economici per costruire spazi e strutture idonee per allargare la nostra attività.

 

Grazie di cuore, a quanti comprenderanno tale richiesta e a quanti ci sosterranno in questo cammino.  

(v.allegato: "voce di una papaia")

Con affetto e  riconoscenza

- Sr. Margherita

e la comunità delle Suore Orsoline nelle Filippine

 


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