URSULINE SISTERS  AHJ

 212 VER SUBDIVISION

Maitim 2nd East

4120 TAGAYTAY CITY

PHILIPPINES

FILIPPINE

Lettere agli Amici


 

Tagaytay  2 giugno 2009

(14° lettera circolare)

Cari Amici della missione Filippine,

 

voglio raggiungervi per condividere con voi tutti, le notizie di questi ultimi avvenimenti. Prima di tutto un saluto grande ad ognuno di voi, augurandovi  un felice e meritato riposo nella stagione estiva. Immagino che per molti questa e-mail arriverà dopo le vacanze, ma ugualmente la invio per raggiungere tutti voi.

In questi giorni sta ricominciando l’attività scolastica qui da noi, è la mattina presto, le strade sono piene di bambini e giovani in divisa, le jepnee sono stracolme di passeggeri... tutti in una pulitissima e colorata divisa. Capelli  nerissimi bagnati, scarpe nere chiuse, cartelle in mano o zainetto sulle spalle e il movimento umano è attivo come un formicaio. Superati i 5 anni anche i nostri bimbi delle adozioni, per la prima volta, vanno alla scuola elementare, con l’orgoglio di essere diventati grandi. E’ bello vedere tutto ciò e nel cuore la speranza che il nuovo anno scolastico porti buone nuove nella loro vita e in quella della nazione Filippina.

Riprenderemo l’attività con loro verso la fine di giugno. Nel frattempo sono tanti gli avvenimenti vissuti che il tempo è volato velocemente. Il contatto con loro è sempre stato vivo a attivo. Una mamma è stata colpita da allucinazioni di persecuzione che ha fatto uscire da casa e vagare in vari posti, la famiglia intera. Poco sono valse la assistenza, che abbiamo potuto darle, le corse in ospedale, le medicine e le raccomandazioni. Quando vi è di mezzo la testa che non funziona tutto diventa più difficile. E’ dimagrita molto, ma lucida riguardo alla cura delle due figlie. Attualmente sembra che la situazione si sia un po’ sistemata. L’aiuto dello sponsor in questo caso è stato molto efficace e abbiamo potuto seguirla e aiutarla. Lei lo sa questo ed è molto riconoscente.

Un’altra famiglia, in questi giorni è stata cacciata da casa. E’ la seconda volta che deve cercare una nuova sistemazione. E’ impressionante e doloroso, partecipare al pellegrinare dei poveri in cerca di una rifugio. Sotto una pioggia torrenziale, abbiamo aiutato a fare il trasloco… lasciate che descriva qualche dettaglio:  due, tre scatoloni, con gli indumenti, una grande bacinella per lavare i panni, un armadietto di plastica, scolorito, macchiato dal tempo e rotto in più parti. Qualche secchio malandato e infine come la cosa più preziosa, la piccola televisione. Il tutto bagnatissimo e infangato. La nostra macchina è stata l’unica salvezza. Ammassati fra questi ogetti i 6 bambini, i genitori e un ragazzo aiutante. Il resto, 5 onduline recuperate dal tetto della baracca, che avevano ricevuto in precedenza da noi, arrotolate e pronte per essere trasportate a nuova destinazione in un secondo momento. Accalcati, bagnatissimi fino alle ossa, finalmente sono al riparo nella nostra macchina e si è pronti a cambiare destinazione con la speranza nel cuore di trovarla meglio di quella precedente.  Una preoccupazione per i genitori, specialmente per la mamma: “potremo continuare a venire da voi il sabato? Perché noi vogliamo questo!”. La destinazione è incognita, un nostro amico si è offerto per dare loro allogggio e lavoro al papà. Arriviamo a destinazione dopo mezz’ora di viaggio: 3 metri quadri in muratura, solo blocchetti di cemento,  un tetto di onduline bucate, una porta che si chiude con lo spago e una finestra senza vetri. Niente altro, la famiglia entra e rimane lì… fuori piove a dirotto. Il cuore mi si stringe fortemente, come possibile lasciarli lì? Otto persone in 3 metri quadri di spazio! Senza niente! Guardo la mamma con in braccio la piccola di pochi mesi, guardo tutti gli altri bambini si girano intorno sconcertati e si aggrappano alle pannocchie di granoturco cotto, che abbiamo comperato per loro lungo il tragitto, almeno hanno quelle da mangiare!

Siamo tornate da loro il pomeriggio e il lunedì successivo. Si sono arrangiati bene e ho potuto dormire un po’ più tranquilla.

Carissimi Amici, ringraziamo insieme il Signore per le gioie concesseci in questo periodo: le tre novizie hanno emesso i primi voti  e sono a tutti gli effetti Suore. Abbiamo festeggiato  il giorno 29 giorno dedicato alla festa della nostra Fondatrice S.Orsola. Amici, parenti, sacerdoti e il vescovo tutti raccolti attorno all’altare per celebrare l’avvenimento. Tutto era molto bello e  significativo: le prime tre suore filippine nella nostra Congregazione.

A tutti un grande grazie per la condivisione e saluti carissimi      

- Sr. Margherita

e la comunità delle Suore Orsoline nelle Filippine

 


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