La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante |
"Nella mia vita non feci grandi cose, ma cercai come potei e come seppi, di amare il Signore.
Una cosa certa: che sperimentai il di Lui grande amore per me. Amore gratuito, in nessun modo meritato, perché immenso e meraviglioso.
Aiutatemi a ringraziarLo e pregate per me!" ( dal testamento spirituale di sr.Turri) |
Ricordo di Suor TURRI
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Sr.Cristina - Turri Elide
24.05.1914 + 30.11.1999
Era la sera del 30 novembre 1999, sr. Turri avvertiva un malessere nella respirazione e una grande spossatezza. Si parlava con lei come di solito e con tutta naturalezza. Erano trascorsi solo dieci minuti da questo colloquio quando un malore la colse improvvisamente; siamo state costrette a chiamare l’ambulanza per portarla all’ospedale. Durante il breve tragitto sr. Turri silenziosamente si è addormentata nel Signore senza neanche accorgersene.
Tutta la comunità religiosa, la gente del quartiere, i bambini, le famiglie della nostra scuola sono rimasti sentitamente colpiti e addolorati dall’accaduto. Nella chiesa parrocchiale, il giorno 2 dicembre, gremita di gente, presente anche suo fratello e i parenti – tutti visibilmente commossi – si sono svolti i funerali. E’ stata l’occasione per dire ‘grazie’ a suor Turri, nella semplicità del bimbo che gettava davanti alla sua bara un biglietto con la scritta: “Suor Turri, ti voglio bene”, nelle parole di un uomo che ringraziava per l’educazione dei figli affidati alle suore, di una mamma che ripeteva: “grazie per l’ascolto, la comprensione”, di un’amica che rievocava il grande bene ricevuto nella sua giovinezza, di una consorella che ha saputo cogliere il tesoro della sua presenza nel cammino comunitario di ogni giorno, di un sacerdote che ne ha messo in evidenza il vero amore per Dio… Tante parole che svelavano il tesoro di una vita spesa per Dio, nell’originalità della propria personalità: suor Turri era tale:
- nella dedizione incondizionata al bene dei fratelli: sr. Turri ha speso molti dei suoi anni di vita religiosa nel servizio ai fratelli e alle consorelle;
- nella vita animata dal grande amore per la propria famiglia religiosa – per questa ha lottato – si è impegnata fino alla fine con vivacità e competenza.
Camminare accanto a lei ha voluto dire: sentirsi incoraggiate nel far tesoro della cultura, nel saper rischiare, nel saper discernere la banalità dell’essenziale nelle scelte di vita; significava imparare ad amare l’arte, la natura, le cose piccole e semplici della vita.
Dinanzi a tanta ricchezza non abbiamo potuto far altro che dire Grazie a Dio per il dono della Sua vita.
Ora lasciamo spazio a quanto sr. Turri ha voluto lasciarci come testamento spirituale:
“Primavalle, 16 aprile 1999
La morte di sr. Guttner mi ha fatto riflettere sulla realtà che, data l’età, la mia può non essere molto lontana. Inoltre sr. Giulia alle mie osservazioni sul come vorrei fosse il mio funerale, mi ha ripetutamente invitata a scrivere questi miei desideri in proposito.
Desidererei un funerale il più semplice possibile, senza fiori in assoluto, solo 1 rosa, simbolo del mio amore per i fiori e per la natura in genere e, se la stagione lo permette, un grosso mazzo di margherite. L’equvalente in denaro desidererei fosse speso per sante Messe.
Un altro mio desiderio, ma solo se questo non reca maggior difficoltà è quello di essere sepolta in terra, ma ripeto, se questo non richiede un lavoro maggiore di quello di essere sepolta nella tomba della Congregazione. Chiedo ancora, se ciò sarà possibile di pregare al mio capezzale di moribonda con preghiere spontanee e con canti a voce non trppo alta. Grazie.
Colgo l’occasione essendo ancora in pieno possesso delle mie facoltà mentali, di dire grazie alla mia Congregazione, per avermi accettata così come sono, senza aver mai tentato di cambiarmi. So di non essere mai stata una suora inquadrata in certi schemi e per questo più difficile da rispettare il mio essere: così come sono.
Mi sono sempre sentita stimata, amata, circondata di simpatia e di questo ringrazio tutte e ognuna in particolare, soprattutto ringrazio quelle che mi hanno dato tutto questo perché ciò mi ha permesso, anche in vecchiaia - salvo un breve periodo – di non provare quel sentimento tanto comune che è la solitudine. Grazie di cuore.
Ringrazio in modo particolare sr. Giulia che mi ha circondato di quel rispetto della persona che vorrei tanto ognuna raggiungesse per vivere profondamente: la comunità.
Chiedo scusa a tutte quelle che posso aver offeso.
A mio fratello, se ancora vivo e cosciente, vorrei dire una cosa che non gli ho mai detto e cioè: Elio, tu sei stato la persona che più ho amato nella mia vita. Vorrei anche dirti che, per me, la fede è sempre stata, fino ad oggi la cosa più bella che io abbia avuto, quella che più mi ha dato la gioia di vivere e il senso dell’amore e dell’essere amata. Il mio desiderio più grande è quello che il Signore dia anche a te ciò che abbondantemente ha dato a me.
Vorrei anche dire a mia nipote, a Pupi e ai miei nipotini: grazie di essere così come siete, e vi auguro di continuare ad essere tali. Ad Antonia, per la quale ho un debole, un augurio particolare.
A tutte quelle consorelle e parenti che non ho nominato, un grazie perché ognuno mi ha dato quello che sa di avermi dato e che è sempre stato per me un dono gratuito. Grazie soprattutto a quelle con cui ho avuto un rapporto più profondo in campo spirituale, o intellettuale, o affettivo. Grazie di cuore. Vincenza, se vivi ancora vorrei ripeterti: nonostante tutte le difficoltà, le sofferenze: la vita è bella!”
Suor Cristina Turri riposa ora nel cimitero di Roma, Prima Porta, nella tomba comune della Congregazione, ma il suo riposo è vivo nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata.
Per lei rivolgiamo al Signore la preghiera che nasce spontanea dal cuore: Accoglila Signore nel tuo regno di gloria.
Amen. Alleluia!
Le consorelle della comunità di Primavalle