La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Ricordo di

SUOR M.Pia

- Rosina Bianchi

del Sacro Cuore di Gesù e di Maria

 

 

 

    Sabato, 10 febbraio 2001, nella vigilia della festa di Nostra Signora di Lourdes,alle ore 20:55, la nostra suor M. Pia ci ha lasciato improvvisamente per il suo incontro definitivo con Gesù e Maria.

Suor Pia, nata l’8 maggio 1929, a Trichiana  (Belluno –Italia),figlia di Alberto e Maria Bonomo, era unica figlia fra tre fratelli. Amava la sua famiglia e manteneva sempre rapporti vivi,cordiali con i suoi fratelli e nipoti incoraggiandoli ad una vita di fede e di speranza.

Il 5 novembre 1952 entrò nella nostra Congregazione a Roma.Nell’anno 1955, dopo il noviziato, fece i voti religiosi. Visse e lavorò nelle diverse comunità della Congregazione in Italia: nella comunità di Roma,(via di villa Ricotti), a Mompeo (Rieti), a Matrice (Campobasso), a Santa Maria dell’Olivella e dal 1971 nella Casa Generalizia a Roma, in via del Casaletto 557;  per qualche anno aiutava anche nella Casa di Primavalle.

In tutte le comunità si prodigava in diversi lavori di casa, come: cucina, pulizie, aiuto nell’asilo con i bambini. Lavorò anche come sacrestana in chiesa. Era sempre serena, tranquilla,disponibile ad ogni servizio e ad ogni richiesta d’aiuto. Faceva tutto con semplicità e responsabilità. Nonostante la salute cagionevole, rimase generosa nel servire la comunità. Era molto sensibile alle necessità degli altri, specialmente dei più poveri e bisognosi. Le piaceva stare a contatto con i poveri, che venivano alla nostra casa, e dare a ciascuno un’offerta, anche piccola, però lo faceva di cuore; per uno di essi si privava delle caramelle perché potesse donarle ai suoi nipotini. E così rimase sino alla fine…

Sabato, 10 febbraio u.s., concludendo il suo quotidiano servizio comunitario, Suor Pia cessò di vivere,davanti agli occhi delle consorelle. “L’improvvisa dipartita di Suor Pia e il suo improvviso ritorno al Padre proietta sicuramente –come disse il Padre W. Gramatowski nella nell’omelia funebre – una nuova luce, nella quale possiamo vederla e apprezzarla. Sempre dimostrava una grande fiducia nel Signore. Gesù era il suo unico medico, come soleva ripetere… Si notava come il suo spirito andasse maturando preparandosi a questo incontro con Dio”

Nelle ultime settimane spesso abbiamo visto Suor Pia con il libro “Intimità Divina”; vi attingeva la consolazione e tranquillità. Ultimamente (dopo alcuni mesi di grave malattia) abbiamo visto di nuovo  a vera Suor Pia, unita a Dio, con grandi risorse di bontà.

Gli ospiti passati per la nostra casa ci hanno scritto:

“…Cara Suor Pia, sempre cosi riservata ma, con tanta familiarità…”

“  Dopo di noi rimane tutto ciò che abbiamo fatto con amore…Sicuramente, dopo Suor Pia, così buona e silenziosa è rimasto molto…”

“…Ho davanti ai miei occhi i suoi occhi sorridenti.”

“…Ci mancherà il suo sorriso e quello sguardo cristallino, nel quale non aveva nulla che potesse separarla da Dio!”

Ci mancherà tutto questo …Ci mancherà la carissima Suor Pia, perché è stata un dono di Dio alla nostra comunità. Ringraziamo Dio per la vita, per la vocazione e per la sua semplice e gioiosa testimonianza di fede e chiediamo a Dio Padre di concederle un posto nel Cuore di Gesù e di Maria.

Ringraziamo anche i suoi familiari, che,  alcuni giorni prima che la Suora morisse, hanno portato la piccola Noemi- l’ultima gioia di Suor Pia, come vediamo in questa foto che alleghiamo.

Roma,  07. 03. 2001.

 

Le Consorelle della Casa Generalizia