La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

SUOR

MARIA GIOVANNA

del Sacro Cuore di Gesù

Io sono la risurrezione e la vita;

chi crede in me anche se è morto vivrà. (Gv 1,25)


Ricordo  di sr. Maria Giovanna - Giovanna Antonia Marcellino

 

            Suor Giovanna Marcellino del Sacro Cuore di Gesù è nata il 26 novembre 1931, a Castelsardo (SS), in Sardegna. Suo padre, Luigi, era un contadino; la mamma, Caterina, una casalinga. Sr Giovanna, la prima di sette figli, aveva tre fratelli e tre sorelle, una sorella, la penultima è morta a nove mesi.

La sua famiglia era molto religiosa. Due figlie si sono consacrate al Signore: sr Giovanna a età di 24 anni è entrata nella nostra congregazione; sua sorella, Mariella, è andata dalle Suore Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria (Istituto Ravasco).  

            Sin da ragazza, Suor Giovanna, ha partecipato attivamente alla vita della comunità parrocchiale. Era animatrice del gruppo di Azione Cattolica. Quando svelò al suo parroco, don Sussarellu, il desiderio di consacrarsi al Signore, lui le propose di entrare nella nostra congregazione, avendola direttamente frequentata in occasione degli esercizi spirituali da lui stesso predicati. Don Sussarellu ha accompagnato a Roma, nella nostra casa di formazione, da Castelsardo, oltre a sr Giovanna, altre tre ragazze, di cui due rimaste nella Congregazione (sr Giovanna e sr Gemma).

Sr Giovanna entrò nella Congregazione il 12 ottobre 1955 in Via di Villa Ricotti, dove nel 1957 aveva iniziato il noviziato. Emise la prima professione il 6 gennaio 1958 e la professione perpetua il 6.01.1961. 

Stando a Roma, a Primavalle, fece nel 1967 il corso per aiutanti nella scuola materna; nel 1968 il corso per le catechiste; nel 1969 la scuola magistrale per gli insegnanti di scuola materna. Portata a lavorare con i bambini, per tanti anni è stata maestra d’asilo.

All’inizio della vita religiosa ha lavorato nella scuola materna di Primavalle; vi è poi tornata negli anni tra il 1978 e il 1981. Per più di vent’anni è stata nella comunità di Mompeo, ricoprendo, a intervalli, il ruolo di superiora della comunità. È andata per la prima volta a Mompeo nel 1975 e vi è rimasta per tre anni. Vi è poi è tornata nel 1981, restandoci fino alla chiusura della comunità avvenuta nel 2005. 

Dopo la chiusura della casa di Mompeo è stata trasferita nella Casa Generalizia a Roma, dove ha soggiornato per tre anni: in quel periodo necessitava di cure mediche.  Dal 2008 fino al 2016 è stata nella comunità di Scauri. Nel 2016 è stata trasferita nuovamente nella Casa Generalizia a Roma dove è rimasta fino alla fine della sua vita.

            Sr Giovanna ha trascorso i migliori anni della sua vita a Mompeo. Per un lungo periodo, come insegnate della scuola materna, e poi anche come direttrice, si è occupata dell’educazione dei bambini, ricercando sempre un buon rapporto di collaborazione con le famiglie dei bambini. All’attività educativa, sr Giovanna ha associato un’intensa attività pastorale nella parrocchia “Natività di Maria Santissima”, dando un significativo aiuto al parroco don Mario Panero. Preparava bambini e ragazzi ai sacramenti, si occupava del gruppo dei chierichetti. Era ministro straordinario dell’Eucaristia e portava la comunione ai malati. Visitava le famiglie dando consolazione, buona parola e serenità. Ha collaborato con sr Geltrude nelle attività teatrali, inserendovi i bambini dell’asilo. Ha catturato in poco tempo l’apprezzamento e la fiducia anche tra la gente dei paesi limitrofi come Montenero e Monte San Giovanni. Era conosciuta e stimata da tutti.

            È stata per 8 anni a Scauri. Si occupava della cucina per le suore e per i bambini; aiutava nell’asilo, portava la comunione agli ammalati. Riusciva sempre a creare attorno a sé benevolenza con il suo animo nobile e generoso.

            Sr Giovanna era molto legata alla sua famiglia, in modo particolare ai due fratelli non sposati, Giuseppino e Salvatore. Dopo la morte della mamma, nel 1996, si è presa cura di loro: tutte le volte in cui le era possibile andava a trovarli e ad aiutarli nelle faccende domestiche. Ha vissuto con tanto dolore la morte della sorella Mariella e del fratello Salvatore, mancati qualche anno fa.

Ha vissuto l’ultima tappa della sua vita nella Casa Generalizia a Roma. All’inizio di questo periodo, finché le forze glielo hanno permesso, ha aiutato in cucina e si è inserita nei piccoli servizi domestici. 

Suor Giovanna era una donna forte di carattere. Nello stesso tempo era umile, semplice, generosa e buona. Come religiosa, era fedele agli impegni assunti. La sua vita è stata una dedizione piena a Dio e al prossimo. Nonostante tante malattie, alla fine dei suoi giorni ha mostrato una straordinaria resistenza fisica. La sua agonia è durata alcuni giorni. Si è consumata e si è spenta nel silenzio della sua camera, attorniata dalle consorelle.

Suor Giovanna era molto devota a Maria. Le canzoni mariane le cantava con tutta se stessa. Spesso la vedevamo con il rosario in mano. Crediamo che la Madonna l’abbia stretta a sé e portata davanti al trono di Dio.

Cara sr Giovanna, ringraziamo Dio per il dono della tua lunga e fruttuosa vita, per tutto ciò che il Signore ha fatto in te e per mezzo tuo. 

Riposa in pace, accolta dal Sacratissimo Cuore di Gesù.

                                                                      

La comunità di Casa Generalizia

 


 

Ecco come viene ricordata dalle altre persone:

 

 

 

“Sr. Giovanna per me si è dimostrata una vera umile, semplice, sincera amica. Silenziosamente ha portato nel suo cuore le mie preoccupazioni e difficoltà varie con grande rispetto e delicatezza, direi con amore sincero. GRAZIE SR. GIOVANNA”.

sr Margherita Tiburzi

 


 

 

Isola     continente    vocazione   mare

Sono stata a Mompeo con suor Giovanna un anno dopo i primi voti, la sera stessa fui mandata a Mompeo. Porto nel cuore tanta gratitudine per questa sorella che mi accolse con tanto affetto e simpatia e soprattutto mi permetteva ogni tanto di parlare in dialetto che lei capiva mentre io il suo, con tutta la buona volontà, non lo capivo.

Come quel giorno che di prima mattina mi comunicò che nella giornata sarebbero arrivati dalla Sardegna i “suoi ragazzi”. Io per essere accogliente mentre lei era giù a scuola cercai con quello che era in casa di preparare qualcosa di molto giovanile, bibite piccoli panini e altro. Alle 15,00 suonano alla porta i ragazzi di suor Giovanna… due distinti signori di una certa età che non guardarono neanche il mio aperitivo…. Allora da buona reatina capì subito l’antifona e mi buttai su un aglio olio e peperoncino e vino rosso. Fu un momento bello e suor Giovanna me lo ricordava sempre. Poi andata via da Mompeo l’ho rincontrata con mamma e papà e mi ricambiò l’accoglienza.

Nel cuore di suor Giovanna ho sempre sentito l’amore per la Sardegna per la cultura di quest’isola meravigliosa dove ha preso forma la sua vocazione. Raccontava il mare con i delfini che saltavano mentre la nave raggiungeva l’isola… forse era l’immagine che le era rimasta nella mente così forte da invocare l’essere gettata nel mare. Adesso naviga nel Mare dell’Amore Eterno dove non esistono limiti geografici e l’unico continente è il Paradiso, credo, molto meritato, con tutti i limiti umani. Buona navigazione suor Giovanna”.

                                                                                                          Sr Ivana Bianchetti

 


 

“Ho appreso la notizia della scomparsa di Suor Giovanna. Ha lasciato un'impronta indelebile nella comunità di Mompeo.”

                                                                                   Cortegiani  Michela Sindaco di Mompeo

 


 

 

“Ho appreso solo ora la notizia della morte di suor Giovanna...sono rimasta sconvolta. Una grande perdita per tutta la comunità, una persona speciale, di immensa esperienza che mi ha insegnato tanto e conserverò sempre il suo ricordo nel mio cuore”.

Sonia Bianchi, Mompeo