La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante |
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Ricordo di SUOR MICHELA |
Suor M. MICHELA - Flora De Lisi, Sacro Cuore di Gesù e di Maria
Il giorno 9 dicembre 2013, la nostra cara consorella, suor Michela, della comunità di Primavalle è tornata alla Casa del Padre.
Ha terminato il suo lungo itinerario terreno addormentandosi all’istante nel Signore. La lunga malattia ha consumato il suo organismo, ma il Signore le ha lasciato fino all’ultimo momento la lucidità e l’affetto che dimostrava a ciascuna di noi a modo suo. Da due anni suor Michela perdeva le forze, tanto che non scendeva più a pianterreno ed è rimasta sempre al 1° piano dove svolgeva la sua vita intensa di preghiera e di molta lettura.
Riceveva la comunione tutti i giorni e pregava molto; spesso la trovavamo assorta in preghiera e con prontezza di spirito ci rispondeva all’entrare nella sua stanza: “io non dormo, stavo solo pregando”. Entravamo da lei senza bussare, perché da qualche tempo che lei, aveva perso l’udito, ma dell’apparecchio non ne voleva sentire dicendoci: “ci sono tanti giovani che stanno peggio di me , è loro che hanno bisogno, a me va bene così e poi, forse un giorno sentirò come sempre e mi tornerà l’udito all’improvviso – chi lo sa?…” Purtroppo questa volta non le è ritornato l’udito e fino alla fine comunicava con tutte noi e con i suoi familiari (la sorella Maria, il nipote Massimiliano e la sua moglie Francesca con la pro nipotina Giulia che la visitavano) per iscritto e ne era soddisfatta.
Quando nel passato suor Michela scendeva giù a pianoterra, seguiva molto le notizie dalla TV e guardava i programmi storici, vari documentati, seguiva le questioni politiche, non si allontanava quasi mai dal salottino (salvo per i pasti e le preghiere comunitarie) – era il suo posto preferito. E lì che riceveva molte visite dei suoi ex alunni, dei familiari e delle consorelle. Le visite che gradiva di più erano quelle dei nostri bambini di scuola con le loro insegnanti. Non passava una giornata che i piccoli della scuola dell’Infanzia non le avessero dato un salutino. Lei ne era proprio felice…
Amava molto la lettura e pregava specialmente con i salmi. Ogni giorno riceveva l’Eucaristia.
Suor Michela è nata a Colli a Volturno in Provincia di Isernia il giorno 2 febbraio 1916.
E’ vissuta in una famiglia molto affettuosa, bella e numerosa: con 13 fratelli nati, ma sopravvissuti solo otto: Ester, Bernardino, Gustavo, Flora (sr.Michela), Vincenzo, Marino e Maria (adesso è rimasta solo lei). Suor Michela era quarta. Il padre, Emidio era un imprenditore edile e un artista nell’arte di scalpellino. Faceva dei progetti e disegni per i lavori in pietra che eseguiva personalmente. La mamma, Michelina Rossi (figlia di emigranti italiani in Francia) ha sposato Emidio a soli 15 anni; si erano conosciuti in Francia, dove il padre di sr.Michela aveva chiamato questo giovane per il lavoro e vedendo che era bravissimo l’ho fece conoscere alla figlia Michelina. Si sono sposati nella cattedrale di Tolone.
La famiglia di sr.Michela era una famiglia timorata di Dio e con grande esempio e rettitudine crescevano ed educavano i propri figli con l’esempio e nella fede ai valori in cui credevano. Il padre era tanto rispettoso che al suono della campana della chiesa si fermava e si levava il cappello. La mamma era tanto dolce e buona e anche se sposata nell’età così tenera, dimostrava una grande saggezza ed equilibrio nell’educazione dei figli e nella manutenzione della casa.
Suor Michela è cresciuta in quest’atmosfera di amore e di rispetto familiare.
E’ entrata nel convento il 13 giugno 1936 in via Regina Giovanna di Bulgaria a Roma. E’ stata ammessa al postulantato nel 1938 dalla Madre Fondatrice nella casa di Primavalle. Nello stesso anno ha conseguito il diploma della scuola Magistrale del grado preparatorio rilasciato dalla scuola Magistrale “P.Giovanni Semeria” a Roma.
Ha emesso, nel 1940 i voti come coadiutrice e nel 1955 fece solo 3 mesi di noviziato con la dispensa della Congregazione dei Religiosi. Il giorno 29 settembre 1955 emise i voti perpetui nella casa S. Maria, in via di Villa Ricotti.
Sr.Michela sin dai primi anni della sua vita religiosa svolgeva la funzione di maestra nella scuola di Primavalle,
sia nella scuola dell’Infanzia
(allora si chiamava l’asilo),
sia in quella elementare – oggi chiamata scuola Primaria.
In quest’ultima insegnava il catechismo, perchè era anche in possesso del diploma per l’insegnamento catechistico nelle classi elementari e medie inferiori.
Una volta ritirata dall’insegnamento, sr.Michela rimaneva sempre interessata alle attività, la visitavano i bambini della scuola, specialmente quelli dell’Infanzia, venivano anche i suoi ex alunni con i quali lei era sempre rimasta molto affezionata, che quando questi andavano via lei cercava di nascondere le emozioni.
Sr.Michela amava tanto il canto e spesso cantava le canzoni patriotiche e vari canti popolari. Era molto legata alla storia dell’Italia e riconoscente a chi aveva contribuito nel passato per la libertà degli italiani. Ripeteva spesso che bisogna fare di tutto affinché la vera storia sia conosciuta e apprezzata.
Quando era interpellata su come ricordava i vecchi tempi, sr.Michela si animava tanto al ricordo della sua famiglia di origine… gioiva profondamente al ricordo di Matuchna e delle suore di allora, che lei amava tanto ma… non le mancavano anche i momenti di dolore che lei cercava di nascondere con grande dignità. Era solita concludere: “Eh, purtroppo, a volte le cose ci mettono non solo in discussione ma ci fanno soffrire – bisogna solo affidarsi al Signore”.
E noi tutte abbiamo avuto la grazia di averla accompagnata in questo passaggio del totale affidamento a Gesù e a Maria che lei amava tanto.
Il giorno 2 febbraio 2004 abbiamo festeggiato con lei e i suoi parenti: sorella Maria e il nipote con la famiglia, i suoi 75 anni di vita consacrata.
Durante quest’ultimo anno sr.Michela baciava l’immaginetta del cuore Immacolato di Maria che ha ricevuto da una giovane mamma che era venuta a trovarla con il suo piccolo figliolo, tanto che questa immagine era consumata dai sui baci fino a metà – che bel ricordo per noi.
Sentivamo che ci voleva tanto bene, anche se non era troppo sbilanciata nel dimostrarcelo. Anche noi, malgrado, le sue momentanee impazienze ci sentivamo volute bene da lei.
Le dobbiamo il nostro: GRAZIE.
Le dobbiamo il nostro: SCUSACI, per ciò che non abbiamo saputo cogliere dalla tua ricchezza…
La accompagniamo con il nostro affetto e il ricordo davanti al Signore, riconoscenti che Lui l’ha chiamata a sé nella vigilia dell’Immacolata, il primo sabato del mese…
Suor Michela, Ti chiediamo di pregare per noi!
Le consorelle della Comunità