La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

Madre Orsola Ledóchowska

STORIA della CONGREGAZIONE

 

(pro manoscritto, Roma)


INTRODUZIONE

Domenica di Pentecoste. ‑ Dopo la preghiera allo Spirito Santo inizio a scrivere la storia della nostra Congregazione.

Mi sta a cuore affinché le suore, avendo conosciuto l’azione della Provvidenza, anche nei minimi particolari di questa storia, abbraccino con fiducia nel cuore, il lavoro, talvolta molto pesante, che richiedono le nostre opere. Quella fiducia illimitata in Dio che è la nostra guida, perché Egli stesso ha voluto che sorgesse questa nostra Congregazione, nel Cuore di Gesù che veglia su di noi, nella nostra fulgida Stella del Mare che coi suoi chiari raggi ci illuminerà sempre la strada, nella divina Provvidenza che non ci dimenticherà mai ed avrà la medesima cura di noi nel futuro, come l’ebbe dai primissimi istanti.

Desidero, suore care, che, leggendo questa storia della nostra Congregazione, vi convinciate, che Dio stessa ha pensato e diretto le cose in questo modo. In tutta la trasformazione dei membri dell’Ordine delle Orsoline in quelli della Congregazione delle Suore orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante – io sono stata a guisa di pedina sulla scacchiera, diretta dalla mano dell’Altissimo, spostata da un luogo all’altro, da paese a paese, fino al compimento non dei miei disegni – ma dei disegni di Dio. Questo pensiero nella forma di una profonda convinzione, deve fortificarvi e darvi coraggio anche nei momenti più difficili e più oscuri della vita. Non è stata una misera creatura, chiamò alla vita questo nuovo ramo di Orsoline; Dio stesso l’ha voluto affinché spuntasse dal venerando tronco di un vecchio Ordine.

Da questa storia apprenderete, che la nostra Congregazione non è un’opera umana, ma nel pieno significato della parola – opera divina; e perciò, suore mie, avanti, con coraggio! Dobbiamo propagare il regno del Cuore di Gesù sulla terra – coraggiosamente al lavoro – malgrado le tempeste , le persecuzioni, le tenebre. Il Signore non permetterà mai, che perisca l’opera delle sue mani.

Cercherò di descrivervi le vicende della nostra Congregazione con la maggior esattezza possibile.

Scusatemi, se talvolta dovrò parlare di me stessa, perché altrimenti non avrei potuto tracciare con esattezza questa storia; la pedina fu sempre lì sulla scacchiera guidata dalla mano dell’Altissimo.


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