La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante |
RICORDO di sr. M.Giovanna – Vittoria Sartori dell’Eucaristia |
Il giorno 22 dicembre 2011, a Roma, nel Policlinico A.Gemelli è tornata alla Casa del Padre sr Maria Giovanna – Vittoria Sartori. Ha concluso il suo lungo itinerario terreno addormentandosi nel Signore. La lunga malattia ha consumato il suo organismo, ma il Signore le ha lasciato fino all’ultimo momento il sorriso che parlava di Dio – del Suo Amore infinito.
Perdeva le forze rapidamente, ma le è rimasto fino alla fine il forte desiderio di incontrarsi con il suo Gesù che Lei amava tanto; desiderava unirsi e finalmente a Lui. Spesso ci parlava di come il Signore è grande e di quanta misericordia usa verso ciascuno di noi. Sottolineava che noi non abbiamo da fare altro che solo ricambiarLo con il nostro amore nelle circostanze quotidiane della vita.
Riceveva la comunione tutti i giorni e ogni due settimane (negli ultimi tempi ogni mese) si accostava al sacramento di confessione.
Nell’ospedale ha avuto l’estrema unzione qualche giorno prima di passare alla vita eterna.
Suor Sartori è nata a Maserada sul Piave in Provincia di Treviso il giorno 4 novembre 1914 e il giorno 29 dello stesso mese ha ricevuto il battesimo.
E’ vissuta in una famiglia armoniosa e patriarcale. Aveva due fratelli. I suoi genitori possedevano un’azienda agricola, commerciale. Il padre (Enrico) pensava all’azienda e la mamma (Teresa) solo ai figli, lasciando ogni preoccupazione amministrativa al marito. A tavola si ritrovavano tutti insieme e non erano ammessi capricci di sorta; bisognava abituarsi a tutto. In casa si respirava un’aria di serenità, di armonia, di comune intesa. La religione era un elemento fondamentale, soprattutto alimentata dalla fede radicata dalla carità verso i più poveri, dall’onestà nel lavoro e nel rapporto con gli altri, che ha sempre riscontrato nei suoi genitori.
Tutti i figli, dopo il corso elementare frequentato nel paese, hanno continuato gli studi in città, a Treviso e alcuni poi proseguirono gli studi all’università fino alla laurea.
Sr.Sartori ha conseguito nel 1932 il diploma di Maestra Elementare e ha insegnato per un anno. Poi ha partecipato al Concorso ed è entrata nel ruolo delle insegnanti statali. Allora è cominciato il suo pellegrinaggio che è durato dal 1935 al 1939; è passata in vari paesi della Provincia di Belluno e di Treviso. Era costretta a restare fuori casa, lontana dai suoi familiari. Ne soffriva un’acuta nostalgia, ma sperava sempre in un trasferimento. Quando questo è venuto, è stata assegnata quasi subito a Maserada sul Piave, il suo paese natio. “Da qui non mi muovo più, ho raggiunto ciò che desideravo” – ha pensato. Invece non è stato così. Le venne il desiderio di frequentare l’Università a Roma. Aveva desiderato da tempo proseguire gli studi; voleva migliorarsi come maestra per aiutare i suoi alunni nella loro crescita. Sentiva inoltre la necessità di essere inquadrata in un corso regolare, così la sua preparazione sarebbe migliore.
A Roma aveva una zia suora, sorella di sua madre, dalla quale poteva abitare. Era felice di poter stare in questa città anche perché Roma esercitava in lei un grande fascino. Il viaggio, lo studio, le amicizie nuove, tutto questo le dava una carica nuova per affrontare più serenamente il lavoro imposto dalla vita quotidiana.
La spesa per i libri, per le spese scolastiche, per i viaggi ed il soggiorno nella Capitale, doveva sostenerla da sé, con le sue forze. Il suo stipendio le era sufficiente. E’ stato proprio a Roma che un giorno si incontrò con Elide Turri e Stefania Dal Pozzo, ospiti dalle Orsoline del Cuore di Gesù in via di Villa Ricotti. Era venuta a Roma per fare alcuni esami. Scrive “Quando tornai a casa era come se avessi ricevuto per una seconda volta il battesimo: mi sentivo cambiata. Era un anno che pregavo con maggiore intensità per capire che cosa dovevo fare… Mi sentivo titubante, non sapevo determinarmi, temevo di sbagliare: “Signore, mi affido a Te! Pensaci Tu! Che debbo fare?”
…
Così decide ed entra l’ 08/10/1943 nella nostra Congregazione a Roma. Il giorno 03/05/1944 inizia il noviziato in via di Villa Ricotti e l’ 08/06/1945 emette la prima professione religiosa. Subito dopo va a Primavalle, dove insegna nella scuola nostra e quella statale al Casal del Marmo – l’ambienti tutt’altro che facili, ma lei svolge il suo lavoro col massimo di serenità e competenza, dando ai ragazzi, oltre all’istruzione necessaria l’educazione e tanto, tanto calore umano. Nel 1948, il 28 marzo e mette la sua professione perpetua e continua fino al 1952 il suo lavoro educativo di insegnante e di catechista nella Parrocchia della comunità di Primavalle.
Negli anni 1952 – 1966 è stata a Mompeo (RI) con l’incarico di superiora locale e l’insegnante. E’ ritornata a Primavalle nel 1966 come superiora della comunità, fino al 1973. Nel 1989 è diventata di nuovo la superiora della comunità, continuando l’impegno scolastico. Ha svolto il ruolo della direttrice scolastica fino al 1996. Ha cercato ogni giorno la volontà del Signore nel lavoro che le è stato affidato dalla Congregazione. Scrive: “
Senza l’aiuto del Signore non avrei mai potuto superare le difficoltà che mi si affacciavano… Oggi posso dire sinceramente di essere contenta della mia scelta e ringrazio il buon Dio d’aver guidato i miei passi fin qui.”Suor sartori aveva molti problemi con la salute (specie col cuore). Doveva affrontare i diversi ricoveri ospedalieri, e pur avendo una forte ‘repulsione’ di andare all’ospedale tutto affrontava con una affascinante serenità d’animo e l’inseparabile sorriso sulle labbra. Ce lo partecipava questo suo sorriso e quando veniva chiesta su come sta, lei rispondeva col suo accento fortemente trevisano: “benissimo”. Quale era il segreto di questa sua costante serenità? Ce lo svela nelle sue memorie: “
La mia tattica? Era quella suggeritaci da Gesù - Gesù ci ha detto: “chi vuol venire dietro a me, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua…Per me la chiave di volta è in quel “ogni giorno”.Suor Sartori ci ha lasciato e ha lasciato a noi il suo grande sorriso che parlava di Dio – ci ha lasciato con convinzione che ci porta tutte con sé lassù…
Scrive: Oggi, meglio di ieri, capisco il vantaggio di vivere in una comunità che è sempre da capire e da realizzare, che mi è di aiuto anche quando mi sembra di ostacolo sul cammino di fede che devo percorrere in questa terra, fino a quando verrà per me il momento del decollo per il grande viaggio.
Ci voleva tanto bene e non aveva paura di dimostrarcelo. E noi? Noi ci siamo sentite davvero volute bene da lei. Le diciamo il nostro GRAZIE. Diciamo: anche noi Ti vogliamo bene e siamo convinte che sei ora finalmente con Gesù che amavi tanto. Ti chiediamo: prega per noi!
Le consorelle della Comunità