SUPERIORA GENERALE DELLE SUORE ORSOLINE SCGA

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Varsavia, 20 giugno 2006

 Amate Suore,

tra qualche giorno festeggeremo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la festa patronale della nostra Congregazione. Le meditazioni di giugno ci preparano a questa festa, ricordandoci che, nella nostra spiritualità, il legame con questo mistero dovrebbe esprimersi nella fiduciosa certezza che, nella più profonda pace, attende tutto dal Cuore Santissimo di Gesù (Sant’Orsola Testamento, Prima Domanda). E per questo, non solo in questo giorno, ma sempre rivolgiamo con convinzione questa domanda al Cuore di Gesù:

“Dolce Cuor del mio Gesù, fa’ che io t’ami sempre più! Il Sacro Cuore di Gesù è pieno di amore e di misericordia. Quindi con tutta la fiducia, senza temere alcun rifiuto, posso chiedergli le grazie più preziose. E per me la grazia più preziosa è l’amore di Dio, l’amore verso il Cuore Divino di Gesù. La voglio domandare non soltanto per me, ma per tutti. Che cosa ancora devo desiderare se non che tutti insieme, formando un cuor solo e un’anima sola, Ti amiamo, o Divin Cuore, con un amore ricolmo di tenerezza e di ardore? Di fronte a questo unico compito ogni altra cosa è nulla” (Sant’Orsola Meditazioni, Giugno).

 Quest’anno sono passati 150 anni dalla decisione di allargare il culto del Sacro Cuore a tutta la Chiesa e 50 anni dall’edizione dell’Enciclica del Papa Pio XII  Haurietis aquas, chiamandoci all’apertura al mistero dell’amore di Dio espresso nel Cuore di Gesù. Questo compito rimane per noi sempre attuale.

Negli ultimi mesi hanno avuto luogo numerosi eventi, tra i quali quello che più ci è rimasto impresso nel cuore è stato il viaggio di Papa Benedetto XVI in Polonia. Sono stati giorni pieni della grazia di Dio manifestata in diverse dimensioni: l’incontro con il Vicario di Cristo sulla terra e con il nostro Superiore Supremo, col Successore di Pietro e il Capo della Chiesa Universale, con l'amatissimo Amico di Giovanni Paolo II, con il Padre preoccupato della nostra vita di fede, di speranza e di carità.

Abbiamo ancora vivi nel cuore gli incontri col Santo Padre, pieni di calore e di gioia. Sentiamo ancora le sue parole, quando, all’inizio del pellegrinaggio, ci ha detto che è venuto per confermarci nella fede e nello stesso tempo per attingere dalla fonte abbondante della fede, che scaturisce ininterrottamente da più di un millennio (discorso all’aeroporto, 25.05.06), e le ultime, dall’aeroporto di Balice: Vi prego di rimanere fedeli custodi del deposito cristiano, e di trasmetterlo alle generazioni future.

Risuona nel nostro cuore il cordiale incoraggiamento ad imparare, nella scuola di Maria, nostra Madre, come vivere di fede, come crescere in essa, come rimanere in contatto con il mistero di Dio negli eventi ordinari, quotidiani della nostra vita… Risuonano nei nostri animi le parole rivolte a Jasna Góra a tutti coloro che, attraverso la professione, hanno aderito totalmente al mistero del Cuore di Gesù, del quale hanno scoperto i tesori…(…) Ricordate il vostro primo stupore  quando avete intrapreso il pellegrinaggio della fede, aderendo pienamente a Dio nella vita consacrata? Non perdete questo entusiasmo originario, e lasciate che Maria vi conduca verso una fede sempre più profonda!

Il messaggio del Santo Padre era non solo bello e toccante, ma rimane per noi e in noi come compito, come programma di vita che desideriamo seguire ogni giorno, aiutando in questo anche gli altri.

Nella maggior parte delle nostre comunità ci avviciniamo alla fine dell’anno di lavoro. Auguro cordialmente che il tempo delle vacanze possa essere un periodo di riposo creativo, sia nella dimensione spirituale che fisica. Ho saputo delle numerose e preziose iniziative apostoliche e a ciascuna mando i miei auguri e la mia benedizione. Spero di incontrarmi con un numeroso gruppo di suore a Pniewy, dove dal primo luglio cominciamo i nostri tradizionali incontri, questa volta cominciando dalle suore educatrici. Le suore catechiste hanno due serie di esercizi spirituali (a Otorowo e Lipnica Poznańska); inoltre ho intenzione, l’anno prossimo, di partecipare agli incontri delle catechiste nei rispettivi centri in Polonia.

Con questa lettera desidero anche inviare alle singole Suore e alle Comunità i più cordiali ringraziamenti per gli auguri di onomastico. Sono per me preziosi segni di unione in Cristo e nella comune vocazione. Dio vi ricompensi.

Chiedo l'intercessione della nostra Madre Fondatrice presso il trono di Dio nelle intenzioni di ciascuna delle Amate Suore e in modo particolare per coloro che, con il cuore aperto e nello spirito di fede, hanno accettato di cambiare la casa e il lavoro.

Con cordiale abbraccio

(-) la madre