La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante |
Comunità Isernia - da gennaio 1987
Via Roma, 69 66160 Isernia-Italia tel.+39.0865412779 e-mail: orsoline.isernia@teletu.it |
ORATORIO ESTIVO
Ogni anno, nel mese di luglio, l’Oratorio estivo accoglie più di cento ragazzi dai 6 ai 18 anni, divisi in fasce di età. In questo mese la nostra piccola comunità con l’aiuto di alcuni collaboratori laici, dona alla città di Isernia un indispensabile servizio sociale con il quale non solo si tolgono i bambini dai pericoli della strada ed altri, ma si cerca di dare loro una formazione umana e cristiana, valori, in cui molte famiglie di oggi non hanno il tempo di dare ai loro figli.
Che cosa è un Oratorio?
Nel mese estivo l’oratorio ha la possibilità dì mostrare il suo volto
più autentico, quello di una casa accogliente, dì uno spazio fraterno
e solidale nel quale tutti possono trovare un saluto e un sorriso. Un luogo
nel quale la comunione si rende visibile e possibile.
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L ‘oratorio fa bene al cuore; |
Struttura delle giornate: dopo 1'accoglienza del mattino, (ore 7.50 - 9.00) inizia il gioco libero, organizzato ed a squadre; segue la II colazione, poi tutto il gruppo si raduna nella sala più grande dove gli animatori sceneggiano a tappe il tema dell’oratorio annuale.
Dopo questa piccola recita giornaliera, segue un quarto d'ora di canti a tema, molto belli e graditi ai ragazzi, poi divisi per fasce di età si va con la propria educatrice nell'aula per approfondire e interiorizzare i contenuti che gli sono stati presentati, perché diventino preghiera e, soprattutto vita vissuta. Su di un quaderno annotano le loro riflessioni personali che sono veramente belle e attinenti. Infine si torna ancora a giocare, poi alle ore 14 vanno a casa. Il venerdì per tutta la giornata, con la corriera e qualche macchina si fanno escursioni culturali nel territorio Molisano e oltre, per conoscere i vari ambienti, ammirare le bellezze della natura e per imparare a ringraziare e lodare il Creatore.
II martedì dalle 18.00 alle 20.00, i Papà giocano a calcetto e il giovedì alla stessa ora le Mamme giocano a pallavolo.
Alla fine dell’Oratorio i ragazzi più grandi preparano una recita per fissare bene i contenuti del tema proposto e approfondito per tutto il mese e, in modo piacevole trasmettono ai genitori il loro cammino di crescita
I temi annuali dell’Oratorio estivo ad Isernia.
I temi per l’impostazione formativo-ricreativa vengono presi dai programmi degli Oratori delle Diocesi Lombarde.
Nell’anno 1999 : “Come trascorrere il nostro tempo”
“Per me l’Oratorio è un luogo di preghiera, di divertimento, di amore e di fratellanza, dove ci sono tanti amici con cui giocare, qualche volta anche litigare, ma fare subito pace”. (M. F.)
“Per me l’Oratorio non è solo un luogo per giocare e divertirsi, ma anche per pregare, per scambiarsi le idee, per stare insieme e imparare a volersi bene e fare amicizia con tutti”. (M.G.)
2001 – “Quamicigioco”
Sportlandia:QUAMICIGIOCO
Vi presentiamo una traccia delle diverse “azioni sportive “ che hanno
accompagnato il nostro cammino . Indichiamo i valori che sono stati considerati
nelle diverse giornate.
PERCORSO TEMATICO
1. CONVOCAZIONE: vocazione-libertà
Le chiamate . . . alla vita: c ‘è in gioco la libertà di ciascuno: ognuno deve
poter rispondere si!
2. STRATEGIA DEL GIOCO :
giocarsi - scegliere E’ il momento della motivazione viene presentata la
“strategia “di gara.Vengono dati
in breve alcuni spunti nella parabola sport-vita.
3. TRAINING: impegnarsi
C’è una volontà da educare perché la nostra partecipazione sia appassionante. E’
il momento di un “ci sto” più consapevole di quello iniziale.
4. SUDARE: tenacia-perseveranza
La fatica: esperienza quotidiana della vita. E’ una fatica positiva che dà
soddisfazione, ma che chiede la pazienza di viverla e di superarla
5. CORRERE (FIATO):
fede-fiducia
E’ la capacità di scoprire la straordinaria bellezza che può fiorire dalle cose
ordinarie e semplici.
6.SALTARE: coraggio
Andare oltre le cose che ti inchiodano pesantemente a terra. E’ il desiderio che
Dio stesso ha messo nel nostro cuore. E’ lo slancio verso una vita che supera la
monotonia e la noia.
7. CADERE/RIALZARSI: perdonarsi-perdonare
Si fa l’esperienza di
sbagliare. Si coglie che non siamo capaci con le sole nostre forze di vivere la
chiamata. E’ il momento dove impariamo a conoscere ed accettare i nostri limiti.
8. RIPOSARSI: accettarsi
Ci vuole un momento di ricarica. Le energie vengono ristabilite dal dono del
riposo e del sonno.
9. RISCALDAMENTO: amare
Siamo fatti per amare e essere amati. Essere caldi significa gustare di questa
dimensione umana.
10.DONARE/DONARSI
E’ il tema della corporeità. Il nostro corpo parla e ci parla , fa parte della
nostra possibilità di comunicare con gli altri… ma bisogna essere preparati.
11. CONCENTRAZIONE: conoscere
La mente, l’intelligenza ci coinvolge in ciò che dovremo fare capacità di
pensare, riflettere, approfondire.
12. PARTECIPARE: amicizia
Non siamo soli, facciamo parte di un corpo più grande... ognuno di noi è
importante e può scoprirsi protagonista dell’avventura che sta vivendo con gli
altri
13. COLLABORARE: condividere
Il nostro stare con gli altri non deve essere subito, ma deve essere vissuto
come una grande esperienza di collaborazione
14. RISPETTARE: accettare le regole
Le regole ci permettono di vivere meglio con gli altri, ma anche di dare il meglio di noi stessi.
15. ARBITRARE: lealtà
C’è bisogno che qualcuno ci aiuti a rispettare le regole e soprattutto sappia
vedere le situazioni da un punto di vista più oggettivo e imparziale.
16. VINCERE/PERDERE: umiltà
Saper vincere e perdere..... si commenta da sé
17. CONGRATULARSI:
gratitudine
E’ bello dire ad un altro “sei stato bravo! “. Tutti hanno bisogno di sentirsi
amati e di essere valorizzati per quel che si è.
18. TRIONFO: annunciare
Siamo giunti alla fine del nostro cammino... Andiamo nel nostro ambiente, fra
gli amici ed annunciamo a tutti che Gesù è il Signore della vita!
2002 – “Comunicazione: Se mi senti”
Ci sono tre aspetti nella comunicazione:
VERBALE (ciò che diciamo con le parole),
PARA VERBALE (volume, tono della voce, velocità e pause)
NON VERBALE
(gesti e posizione del corpo, sguardo)
Tutti e tre questi aspetti veicolano il contenuto.
La prima tappa della COMUNICAZIONE è l’ascolto: ascoltare significa lasciar parlare, senza interrompere l’interlocutore. (Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca, per ascoltare il doppio e parlare la metà). Solo chi ha imparato a fare silenzio dentro di sè può ascoltare veramente, perché può creare uno spazio per accogliere ciò che gli viene detto. Ascoltare vuol dire anche: voler capire. La seconda tappa è quella di comunicare per costruire una fraternità autentica, fondata sul dialogo e sull’ascolto della Parola e delle parole. Il COMUNICARE è quindi un vero e proprio STILE che vogliamo scoprire nello Oratorio estivo 2002: comunicare nel senso di mettere in comune, di condividere. Sono parole grandi, parole importanti, Parole di Vita, per scoprire la Parola che dà senso alle nostre parole e alla nostra vita.
Ed
eccoci ai saluti!... Un mese è volato via; ci lascia con la tristezza di
tutte le cose belle che vanno via. Ci resta un bagaglio di nuove e belle
esperienze che possono sembrare di poco conto, ma effettivamente lasciano
una ventata di freschezza all’ animo intristito per la banalità della vita
odierna.
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2003 – “Party con me”
Personaggio principale:
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2004 –Amici per la pelle”
Il problema non è trovare persone disposte a lasciare tutto per seguire Dio ma è riuscire a mantenere una fede costante che permetta di non arrendersi alle prime difficoltà ma di andare avanti con la consapevolezza di riuscire a rendere felici persone alle quali non è mai stato concesso a causa delle loro condizioni di vita. Sono ormai 5 anni che partecipo con grande impegno, insieme alle suore e agli altri animatori, nel portare avanti questa, sempre più numerosa, famiglia. Ricordo il primo anno che arrivai qui, mi sembrava di essere in un manicomio di pazzi, tutti si abbracciavano e giocavano felici, ora invece dopo questa mia esperienza mi sento rinnovato dentro e sento di essere diventato un ragazzo nuovo. Probabilmente questo è il mio ultimo anno di oratorio, do un ringraziamento particolare a Suor Maria, Suor Tina e Suor Caterina, mentre agli altri ragazzi che verranno dopo di me auguro tanta felicità in questa oasi di amicizia. (Luca-animatore) Nella mia esperienza decennale di oratorio, tra i tanti momenti vissuti intensamente, la visita di alcune suore orsoline missionarie della Tanzania in Africa è stata una delle esperienze più belle e significative. Hanno iniziato la loro opera di missionarie nel 1990. trovando, in Africa, un territorio scarno e spoglio. Con la buona volontà e con la fede in Dio sono riuscite a raggiungere l’obiettivo che si erano prefisse. In quattordici anni, hanno istituito cinque comunità cattoliche che aiutano le persone disagiate . Al giorno d’oggi è difficile trovare persone disposte a lasciare tutto e a dedicarsi solo al prossimo perché lo stile di vita che ci propone la nostra società è ricolmo di realtà oggettive che nei paesi del terzo mondo sono inesistenti. L ‘opera missionaria di queste suore va anche considerata come una forma di rispetto per la vita perché il loro fervore evangelizzatore serve a migliorare le condizioni di vita delle persone bisognose. I ragazzi dell’oratorio hanno quindi percepito pienamente il messaggio di evangelizzazione grazie alla presenza delle suore, che hanno illustrato il loro operato, e anche grazie ai testimoni della fede che abbiamo esaminato durante questo mese di oratorio. (Madre Orsola Ledóchowska, Madre Teresa di Calcutta, Annalena Tonelli, Augusto Pianola e Padre Giovanni Mazzucconi. (Damiano-animatore) In questo anno di oratorio ci siamo trovati molto bene insieme a Paola e agli altri. Ci siamo divertiti molto perché abbiamo giocato a pallavolo e a pallone. Ci hanno colpito molto i testimoni della fede perché hanno condotto una vita difficile nella quale si sono sacrificati per diffondere la parola di Dio. Tutte le suore dell’oratorio ci hanno fatto divertire molto in particolare suor Tina e Suor Caterina. (Giuseppe e Giovanni-scuola element.) L ‘oratorio estivo mi ha divertito molto. E’ stata un’ occasione per conoscere nuovi ragazzi. I testimoni della fede mi hanno insegnato a rispettare il prossimo e amare gli altri. (Fabio-al primo anno di oratorio) Essere inseriti nella vita dell ‘oratorio mi ha portato a diventare più bambino dei bambini, ma a crescere nel vero senso della vita, quella vera, quella che ti rende utile per qualcuno e non ti fa sentire il peso della fatica perché la trasforma in gioia e soddisfazione. Essere con loro, ti aiuta, anzi ti costringe a cercare ed amare Cristo. (Un educatore-adulto)
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Anno 2005
Significato del Logo:
GIUSEPPE
Guida e dirige i lavori: il progetto che gli è stato affidato nasce da un sogno grande, che è il sogno di Dio.
DODICI:
Sono i figli di Giacobbe (cioè Giuseppe e i suoi undici fratelli) e le tribù
di Israele.
Simbolo della fraternità.
LA
PiRAMIDE
Con sua forma equilibrata rappresenta i valori della giustizia, della
parsimonia, dell’equilibrio, delle
virtù.
LA SPIGA:
E’ simbolo delle sagge proposte fatte da Giuseppe per far fronte alla
carestia che
ha afflitto la terra d’Egitto e rimanda all’ Eucaristia, principio e
fondamento del nostro essere cristiani.
I
RAGAZZI:
Sono impegnati nella costruzione della piramide e quindi i personaggi che
animano l’Oratorio estivo.
Ciascuno partecipa in un armonico lavoro di equipe con quell’entusiasmo che
nasce
dallo scoprire che si è chiamati a partecipare ed essere protagonisti della
cura che Dio ha per la storia.
Anno – 2006: Si Fa Per Dire
Nelle parabole evangeliche, abbiamo scoperto la vita quotidiana che diventa racconto come quando si parla di quel campo che contiene la perla preziosa che è il sogno, il progetto di Dio, Padre nostro, su ognuno di noi. Un progetto che chiama ciascuno a diventare ‘sale della terra” e “luce del mondo”. Niente è a caso, ma... tutto ha un senso! La nostra storia personale è una storia con la “s” minuscola che appartiene ad una con la “S” maiuscola, la Storia della Salvezza!
L’Oratorio è il luogo dove si fa l’esperienza di amare e di essere amati, perché riuniti tutti nel nome di Gesù che ha detto:” Dove due o tre sono riuniti nel mio nome”, lì c’è Gesù e la gioia è davvero grande.
Il Percorso
Accettazione di sé/ Io: solo scoprendo, apprezzando e
mettendo a frutto i talenti che Dio ha donato a ciascuno di noi, la vita di
“singoli” acquista senso.
Accoglienza/ lo e gli altri: La
scoperta degli altri, di coloro che ci passano accanto. di quelli che ci
intimoriscono. degli sconosciuti.
Amicizia! lo “con” gli altri: un
valore che mette in gioco la disponibilità a svelarsi per ciò che si è e,
nello stesso tempo, accogliere l’altro per come è.
Altruismo/ Io “per” gli altri: fare
lo sforzo di andare verso gli altri imitando lo stile di Gesù che è quello
del dono gratuito di sé “per” gli altri. Amore! lo e Dio: L’inizio e la fine. L’amore di Dio pervade ogni cosa e ogni momento. Le nostre storie personali acquistano senso. Esse sono parte di una storia grande, la Storia della Salvezza, la Storia dell’amore infinito che Dio ha per l’uomo. Il Padre misericordioso è un Padre che perdona, che sorregge. che comprende i suoi figli, anche coloro che hanno perso la “via”.
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Signore, ti preghiamo per i nostri figli che ci hai donato e affidato. Ora
più che mai, in un mondo alla perenne ricerca di beni materiali e piaceri
momentanei, sentiamo la responsabilità e la difficoltà di aiutarli a
crescere:
Signore, ti ringraziamo per questo meraviglioso mese dì Oratorio, ricco dì emozioni e dì nuove esperienze. Anche quest’anno l’Oratorio è terminato, ma noi siamo maturati e abbiamo aggiunto al nostro bagaglio religioso tante cose nuove che ci ha insegnato Gesù conducendoci mano nella mano verso dì Lui, attraverso il fantastico mondo delle sue parabole. Noi animatori ti ringraziamo ancora di più perché ci hai scelti e chiamati al tuo servizio. Non è stato facile essere un esempio di saggezza. dì educazione e dì coraggio per i bambini, poiché tutti ti prendono come esempio da imitare e seguire, ma noi speriamo dì esserci riusciti al meglio. I nostri ringraziamenti maggiori vanno alle nostre suore che con molta pazienza e spendendosi interamente per noi, sia moralmente che fisicamente, hanno gettato in noi il seme dell’amore, del rispetto e della Fede ed ora sta a noi farlo germogliare e farlo diventare un albero con molti frutti. Ma mentre noi ci divertiamo il nostro pensiero va anche a quelle persone meno fortunate di noi. a quelle persone che soffrono per la fame e a quelle persone che quotidianamente muoiono per l’ignoranza e il fanatismo dì persone che non hanno un Dio, ma solo una profonda insoddisfazione personale e una visione distorta ed estremista della loro religione, che poi sfocia in odio verso tutti, anche verso persone innocenti. Grazie Signore per tutti questi doni che quotidianamente ci fai. Grazie Signore perché ci tieni sempre per mano e non ci abbandoni mai. Ma soprattutto grazie per averci donato un oratorio MITICO con delle persone stupende che ci insegnano la vita a piccoli passi. Signore, ti preghiamo donaci la forza dì andare controcorrente, in un mondo, che sempre più spesso relega in un angolino persone come noi; donaci la forza dì superare le offese e le sopraffazioni che riceviamo solo perché seguiamo la tua strada. Noi siamo felici dì aver scelto la strada stretta e un po’ in salita, perché sappiamo che alla fine del nostro viaggio riceveremo un premio speciale! E poi chi dice che è faticoso seguire questa strada? Noi siamo in tanti, uniti come in una cordata, perciò se uno cade c’è sempre un altro pronto a rialzarlo... Ecco questo è il bello dì questa vita, non siamo mai soli, anche quando sembra che il mondo intero ci rifiuti perché abbiamo sempre accanto a noi un amico speciale, uno con una marcia in più: Te Signore Gesù. Resta sempre accanto a noi e donaci la forza e il coraggio dì rispondere ancora per molti anni a questa splendida chiamata.
Grazie di vero cuore!
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