GIOVANNI PAOLO II     la VITA di Papa GP II - Karol Wojtyla

 

S.C.G.A. Lettera Alla congregazione - Madre Jolanta Olech,

Superiora Generale delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 


 

Amate Suore,

 

il nostro carissimo Santo Padre Giovanni Paolo II è tornato nella casa del Padre. In questo suo ultimo viaggio, segnato da una grande sofferenza, l’abbiamo accompagnato con una fervente preghiera e con il cuore stretto. Benché, infatti, tutti prevedevamo che una volta sarebbe giunto la fine, rimaniamo con un senso di sorpresa, di dolore e di sofferenza.

Il Santo Padre, per lunghi anni, con il suo atteggiamento, coi gesti e con parole, ci insegnava come vivere da cristiani, come amare Dio con tutto se stesso, senza essere divisi e senza risparmiare le forze; come amare l’uomo, ogni uomo, indipendentemente dalla sua confessione, razza, nazionalità, posizione sociale. Come il suo Maestro e Signore, Gesù Cristo, andava dai più deboli, i più indifesi, verso gli smarriti nei vortici del mondo di oggi, verso tutti, sempre con lo stesso amore misericordioso e con un fiducioso: Non abbiate paura!  Nella logica della fede, gli ultimi giorni sono stati l’ultimo tratto di questo pellegrinaggio d’amore e di speranza. La parola Amen, pronunciata un istante prima dell’ultimo respiro, ha suggellato il cammino percorso ed ha aperto una nuova tappa.

Con milioni di uomini di ogni parte del mondo oggi ci sentiamo orfani.  La risposta alla dipartita del Papa parla da sé di lui e di chi era per il mondo. Ci sentiamo orfani, e ciò è normale. Abbiamo tuttavia ricevuto un grande dono e un ricchissimo patrimonio lasciato nelle parole, nei messaggi dei suoi scritti e nell’esempio della sua vita. Dipende ora da noi quanto tutto questo continuerà a vivere e a operare nei nostri cuori e nei nostri atteggiamenti. Tale frutto dentro noi stesse sarà il migliore e il più grande omaggio reso al Santo Padre Giovanni Paolo II.

Rendiamo grazie a Dio per averci concesso di vivere in questi tempi e di essere testimoni di questo grande pontificato. Lo facciamo in modo tutto particolare noi, orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, poiché abbiamo ricevuto così numerose e immeritate prove della grande benevolenza da parte del Santo Padre, dalla beatificazione dalla canonizzazione della nostra Madre Fondatrice, tramite i messaggi indirizzati alla Congregazione, le lettere e gli incontri personali con molte di noi. Mercoledì della scorsa settimana l’arcivescovo Dziwisz ci ha ancora telefonato, per ringraziarci degli auguri pasquali e dei fiori da noi mandati.

 

Preghiamo per il nostro Papa Giovanni Paolo II. Preghiamo, e preghiamo Lui di continuare ad impetrarci, nel mistero della comunione dei santi, la grazia del coraggio, affinché, nonostante tutto, con perseveranza e determinazione seguiamo il cammino di Cristo in un modo simile al suo.

 

Sono convinta che tutte le nostre comunità si inseriscono, con la preghiera e con il raccoglimento, nel lutto della Chiesa e del mondo. Non dò dunque alcuna indicazione, sarebbe probabilmente superflua. Domani, cioè lunedì, con Suor Assistente e con Sr. Lucyna Niewiadomska, partiremo con l’aereo per Roma, per prendere parte alle cerimonie funebri.

 

 

Unita con voi nella cordiale preghiera e nel dolore –

                                                                                              /-/ la madre

 

Varsavia 3 aprile 2005