LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Relazione del viaggio

nelle comunità dell’America Latina di Madre Franciszka Sagun

28 novembre 2016 – 11 gennaio 2017

  

Desidero condividere con voi, Suore, la breve relazione del mio ultimo viaggio nelle nostre comunità in Brasile, Argentina e Bolivia.

Come ho scritto nell’ultima Circolare, nel corso del viaggio, il cui lo scopo era la visita canonica nelle comunità delle Orsoline dell’America Latina e la partecipazione all’incontro annuale delle suore del Brasile e delle suore delegate dalle comunità dell’Argentina e della Bolivia, mi ha accompagnato sr Marisa Petrikovski, che il primo gennaio dell’a.c. ha rivevuto l’incarico di superiora del Centro dell’America Latina, sorto da poco.

 

In Brasile: 29 novembre – 14 dicembre 2016

Ho iniziato la visita canonica con le comunità della parte centro-occidentale del Brasile, nello stato di Mato Grosso, dove si trovano 4 nostre case: due a Primavera do Leste, una a Várzea Grande e un’altra, la più giovane, a Cuiaba. Non sono comunità numerose ma ognuna costituita da due a tre suore. La più numerosa, di quattro suore, è la comunità a Primavera do Leste, dove, oltre a due professe con voti perpetui, ci sono, per la formazione, una postulante e una candidata. Nell’insieme, in Mato Grosso, negli ultimi anni, hanno lavorato 12 suore, comprese le candidate.

Primavera do Leste-centro è stata la prima comunità che ho visitato. Nei primi due giorni, nell’orario serale, insieme alle suore ho partecipato alla Santa Messa, celebrata presso le famiglie della parrocchia di San Cristoforo (la parrocchia di San Cristoforo è la prima chiesa in questa città, edificata da don Onesto Costa, di santa memoria, uno zelante missionario italiano con cui le nostre suore hanno collaborato per tanti anni). Le Messe nelle famiglie sono state celebrate in occasione del peregrinatio della statua della Madonna, in preparazione alla Solennità dell’Immacolata e al 300–mo anniversario delle Apparizioni della Madonna di Aparecida, località in cui si trova il Santuario nazionale del Brasile.

Nei giorni seguenti, oltre ai colloqui con le suore, mi sono recata in visita, insieme con la superiora locale sr Rosa Nita Pilonetto e con sr Marisa, dal vescovo Derek John Christopher Byrne. Il vescovo ha espresso la sua gratitudine per il lavoro e l’impegno delle suore nella diocesi di Primavera do Leste-Paranatinga. Cogliendo l’occasione abbiamo visto, presso la parrocchia cattedrale di san Cristoforo, i luoghi dove lavorano le nostre suore:  il centro catechistico guidato da sr  Rosa Nita e il centro sociale parrocchiale in cui sr Lourdes coordina il lavoro dei volontari. Abbiamo visitato anche il centro d’aiuto per le persone malate di cancro, sostenuto dalla parrocchia: quest’ultima bella iniziativa è sorta subito dopo la morte di don Onesto Costa. Il centro è guidato da una persona che è stata miracolosamente guarita dal cancro e attualmente aiuta le persone ammalate a sbrigare le questioni burocratiche, legate al pronto ricovero nell’ospedale, per poter iniziare prima possibile le cure.

Giovedì 1° dicembre, siamo state dal parroco della nostra parrocchia, don Divino Aparecio Lopes. Anche lui, come il vescovo, ci ha ringraziato per il lavoro e l’impegno delle nostre suore sul vasto territorio della parrocchia. Sr Rosa Nita ci ha fatto vedere i luoghi dove si trovano gli edifici che don Onesto Costa ha dato alla nostra Congregazione e che attualmente sono stati affittati dal Comune per la scuola materna e per altri scopi scolastico-educativi.

Abbiamo anche visitato i nuovi quartieri che nascono in modo cosi rapido da lasciare stupiti. In essi abbiamo visto le nuove cappelle-chiese che fanno parte della nostra parrocchia, nelle quali si svolge il catechismo; di tanto in tanto vengono celebrate le Sante Messe o la Liturgia della Parola.

A conclusione della mia visita ho ringraziato le suore per il bene compiuto nell’ambiente in cui operano, per il loro impegno spirituale e apostolico, specialmente là dove c’è bisogno.

 Nei giorni dal 2 al 4 dicembre, insieme con sr Marisa, abbiamo visitato la seconda comunità, costituita da 3 suore, a Primavera do Leste, che si trova nel territorio del Centro Parma Vida.

All’inizio della visita ci hanno salutato 400 alunni della scuola elementare. Abbiamo visitato ambienti e aule scolastiche di questo bellissimo centro, costruito da don Onesto Costa e  pensato per i bambini delle famiglie meno abbienti. La scuola è rimasta fedele a questo principio, anche se tante cose sono cambiate dopo la morte di don Onesto.

Attualemnte, tutta la tenuta appartiene alla diocesi. La nostra Congregazione si occupa dell’amministrazione e cura un uso appropriato della struttura. In riferimento alla Congregazione il centro Parma Vida viene guidato da sr Iradi Canan, che è anche responsabile della cosidetta adozione a distanza e aiuta le famiglie più bisognose.

Dopo il pranzo abbiamo visitato la scuola materna di Sant’Orsola. Anni fa questa struttura serviva per il dopo scuola; attualmente, invece, funziona come scuola materna comunale per 160 bambini e in essa, da un anno, ci lavora come mestra sr Cleci Cirino. Durante la visita ho fatto i colloqui personali con le suore della comunità, ho conosciuto la loro vita spirituale e apostolica, ho guardato i documenti della casa. Abbiamo visitato, insieme con sr Anna Klimczak una cappella, costruita sul terreno appartenete alla famiglia di Nerci e di Rosa Mazzonetto, distante qualche chilometro da Primavera do Leste e dedicata a Sant’Orsola.

La domenica del 4 dicembre, a pranzo, si sono incontrate tutte e due le comunità che vivono e lavorano a Primavera do Leste.

 

 Lunedì 5 dicembre siamo ritornate con sr Marisa a Várzea Grande, da dove qualche giorno prima eravamo ripartite facendo circa 25 km di strada.

Durante la visita canonica, come avvenuto nelle altre comunità, ho tenuto colloqui individuali con le suore (in questa comunità, nell’ultimo anno, ha soggiornato per qualche mese la superiora sr Marisa; ha sostituito nella scuola materna sr Julia Mądrzejewska, che ha lasciato Brasile). Ho constatato il lavoro apostolico delle suore e la loro vita spirituale; ho visitato i loro luoghi di lavoro: la scuola materna per 60 bambini provenienti dalle famiglie povere della zona; la parrocchia di San Sebastiano, in cui sono impegnate due nostre suore; lì ho incontrato il parroco.

Sr Ivani de Oliveiro, fino a quest’anno ha coordinato la catechesi e si è occupata della formazione dei catechi­sti del territorio della parrocchia, cui appartengono 18 cappelle con un numeroso gruppo dei catechisti. Sr Maddalena  Herrmann, invece,  guida il centro sociale Dorcelina, che offre tanti corsi e laboratori profes­sionali. In più, sr Maddalena ha organizzato, in un quartiere lontano dalla parrocchia, un dopo scuola per 30 bambini in funzione da due anni. Il personale assunto aiuta i bambini a fare i compiti e ne organizza il tempo libero. Diverse ditte forniscono ai bambini un pasto giornaliero.

 

Mercoledi, 7 dicembre, ho passato tutta la giornata nella comunità di Cuiaba con sr Teresinha Boscheco e sr  Carmen Donida, facendo conoscenza della vita e del lavoro apostolico delle suore. Ho incontrato il parroco della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria; così come gli altri sacerdoti, egli ha ringraziato per il lavoro e l’impegno delle suore nella parrocchia e nelle cappelle ad essa appartenenti.

Venerdì 9 dicembre, insieme con sr Marisa, siamo ripartite dirigendosi al sud del Brasile, nello stato del Parana. Dopo 3 ore di volo siamo arrivate a Curitiba, dove si trovano due comunità delle orsoline. La visita della comunità di due suore a Curitiba-Vila União ha avuto luogo nei giorni tra il 9 al l’11 dicembre.

Sr Claudete Frighetto, responsabile della comunità, è la direttrice di una scuola materna per 74 bambini, provenienti dal nostro quartiere, ubicato in periferia, nella parte più povera della città. Sr Margarida Borges visita le famiglie, le persone sole e ammalate; fa da accompagnatrice ai gruppi della catechesi dei bambini nella cappella dei Padri Rogazionisti. Visitando i bambini della scuola materna ho avuto l’occasione d’incontrare l’ispettore scolastico del Comune che si è espresso positivamente sul funzionamento della nostra scuola materna. Ha apprezzato le premure delle suore verso i bambini, le loro famiglie e il personale laico. La stessa opinione è stata espressa dalla psicologa che lavora nella scuola. Questo è di sicuro un gran merito di sr Claudete.

 

Curitiba-Uberaba. La domenica 11 dicembre, tutte e due le comunità di Curitiba si sono incontrate per il pranzo e poi per l’Adorazione e i Vespri a Uberaba. Durante la visita, nei giorni tra l’11 e il 13 dicembre, ho fatto i colloqui con le suore che l’anno scorso hanno fatto parte di questa comunità: sr Madeline Pozzebon, sr Aleksandra Lima Santana e sr  Vilma Braz da Silva.

Ho visitato il luogo di lavoro di sr Madeline e di sr Aleksandra, cioè la scuola materna che si trova nei saloni sotto la chiesa di Nostra Signora di Rocio (le suore lavorano lì sin dall’inizio della fondazione, cioè dal 1974). I bambini e il personale ci hanno accolto con gioia nei locali ben rinnovati e ci hanno fatto assistere alla recita di Natale. La terza suora della comunità, sr Vilma fino a quest’anno è stata impegnata nel lavoro parrocchiale, partecipando alle attività dei diversi gruppi della parrocchia e visitando famiglie e persone ammalate.

 

In Argentina: 14-26 dicembre 2016

 

La prima comunità visitata in Argentina, insieme con sr Marisa, è stata la comunità al nord del Paese: San Pedro de Jujuy. Abbiamo raggiunto le suore nella tarda serata del 14 dicembre. Il 15 e il 16 dicembre ho fatto la visita canonica parlando con sr Stefania Chlebicz e con sr Carmen Vera. Ho preso conoscenza della vita delle suore e del loro lavoro. Ho visitato la cappella intitolata alla Sacra Famiglia, appartenente alla nostra parrocchia e non tanto distante.  Ho visto le aule per il catechismo e la mensa per le famiglie povere. Dopo la Messa, nella cappella della Madonna di Fatima, ho incontrato brevemente il parroco e ho salutato il gruppo dei parrocchiani. Sr Carmen lavora come insegnante nella scuola elementare che ogni giorno deve raggiungere con l’autobus. Entrambe le suore sono impegnate nella parrocchia e nelle cappelle vicine. Si occupano della formazione dei catechisti e condividono la loro vita con le famiglie povere che vivono attorno a loro.

Il 17 dicembre, dopo un viaggio in pullman durato tutta la notte, ci siamo spostate da San Pedro de Jujuy a Saenz Peña. Lì ci aspettavano sr Adriana Alonso e sr Maria Santos. Dopo qualche ora di viaggio in macchina, siamo arrivate a Las Hacheras, dove è posta un’altra nostra comunità situata sul territorio cosiddetto “impenetrabile”. Quel giorno ho parlato con sr Grażyna Otlewska, e nei giorni seguenti con sr Maria e sr Adriana. Il primo giorno, verso sera, nella cappella situata vicino all’abitazione delle suore, il parroco ha celebrato la Santa Messa e dopo la Messa ci è stato un piccolo incontro con la gente, davanti alla cappella. È stata offerta a tutti la tradizionale bevanda "mate".

Domenica 18 dicembre abbiamo visitato la scuola del villaggio dove lavora sr Adriana. Sr Adriana ogni giorno raggiunge quel posto in moto, facendo 30 km di strada non battuta, sabbiosa, tra i boschi. Quando piove la strada non è percorribile per il fango e l'acqua! Le suore vivono, in modo povero e modesto, nella casa che appartiene alla parrocchia.

 

Oltre al lavoro nella scuola di sr Adriana e sr Maria (quest’ultima opera a Castellai, località che comporta un attività minore rispetto a quello richiesta a sr Adriana), le due suore preparano i bambini ai sacramenti e in una tribù di Indios insegnano a leggere e a scrivere alle persone adulte; inoltre, mantengono i buoni contatti con la gente che abita a Las Hacheras e nelle località vicine.

 

 Il 19 dicembre, dopo una tempesta e una forte pioggia caduta durante la notte, alle 11.00 siamo partite verso Miraflores, località da cui alle 17.00 sarebbe partito il pullman per Buenos Aires. Mi stupiva l’abilità con cui l'autista riusciva a dominare la macchina nonostante i continui scivolamenti, con il pericolo costante di finire fuori strada nelle pozzanghere d'acqua. La provvidenza Divina ci ha assistito, e dopo un viaggio di qualche ora (30 km) siamo felicemente giunte a destinazione.

 

Nella comunità di Merlo (Buenos Aires).

 

Dopo un altro viaggio in pullman di 19 ore, sono arrivata con sr Marisa a Buenos Aires; da lì, con sr Jolanta Gałka, siamo partite per Merlo dove ci aspettavano altre suore della comunità. Siamo arrivate a Merlo alle 14.00. Abbiamo ringraziato il Signore per essere giunte felicemente a destinazione. Durante il mio soggiorno a Merlo, così come nelle altre comunità, ho fatto la visita canonica. In più ho parlato con sr Jolanta e sr Marisa della questione dell'unificazione dei due centri e di altre questioni riguardanti le comunità delle Orsolina in Argentina. Con Sr Maria Czajkowska, nella casa di una signora ammalata, la signora Antonia, abbiamo partecipato  all’incontro di preghiera di un gruppo. Ho visto anche la recita di Natale preparata dai laici che operano attivamente presso la cappella di San Paolo, situata nel nostro quartiere.

Il 23 dicembre abbiamo ospitato per pranzo monsignor Fernando Carlos Manenti, vescovo ordinario della diocesi di Merlo-Moreno. Per la cena abbiamo invitato don Juana, parroco di una delle parrocchie di Merlo e con cui le suore collaborano nella pastorale. Lo stesso giorno, nel pomeriggio, abbiamo visitato il quartiere El Corticho, dove due nostre suore, sr Maria Czajkowska e sr Mirta Tajerina pensano di andare ad abitarci. Sarebbe vicino alla cappella di Santa Maria del Cammino, appartenente alla parrocchia di don Juana.

La sera della vigilia di Natale e il giorno di Natale li abbiamo passati nella comunità di Merlo, dove ci sono 5 suore.  C’erano 30 gradi di temperatura. Durante il cenone abbiamo spezzato l’ostia natalizia, portata dalla Polonia, e ci siamo scambiati gli auguri. Con il cuore e la preghiera mi sono unita a tutte le nostre comunità nel mondo. Il giorno di Natale abbiamo partecipato alla messa nella nostra parrocchia. Il giorno successivo, il 26 dicembre, dopo il pranzo, abbiamo salutato la comunità e dall'aeroporto di Buenos Aires siamo partite per un altro paese dell'America del Sud,  la Bolivia.

 

 In Bolivia: 26-31 dicembre 2016

Oltrepassata la frontiera della Bolivia, a Santa Cruz ci siamo procurate le adeguate medicine, che ci dovevano proteggere – con l’aiuto di Dio  – dall’ipertensione e dalla mancanza di ossigeno causata dall’altitudine dei luoghi in cui avremmo dovuto soggiornare  (circa 4 mila m. di altitudine).  Siamo arrivate nella capitale della Bolivia, La Paz, attorno a mezzanotte. All’aeroporto ci  aspettavano sr Olga Caceres e sr Sebastiana Portillo, insieme con il parroco don Roberto della parrocchia di Pio X di Oruro. Dopo qualche ora di viaggio in macchina, siamo arrivati alla nostra casa di Oruro, dove ci attendeva sr Grażyna Małecka con la cena. Che gioia e gratitudine di essere già arrivate a destinazione!

Nei giorni a seguire ho tenuto i colloqui con le suore. L’impegno delle suore nella pastorale diventa sempre più grande: preparano i bambini e i giovani ai sacramenti, si occupano della formazione dei catechisti, guidano il doposcuola, insegano nel seminario maggiore, organizzano le giornate di ritiro e gli esercizi spirituali, visitano le famiglie del nostro quartiere e vanno a visitare i carcerati.

Abbiamo avuto l’occasione di incontrare don Giuseppe, il missionario polacco che da qualche anno lavora in Bolivia e il 30 dicembre abbiamo invitato a pranzo il vescovo monsig. K. Bialasik. Con sr Grazyna siamo andate a trovare una famiglia con tanti figli, che abita nel nostro quartiere e che le suore aiutano da quando la madre è andata via improvvisamente. L’anziana nonna si prende cura dei bambini.

Durante il nostro soggiorno, per due volte la Santa Messa è stata celebrata nella nostra cappella e ho potuto conoscere alcune persone che sono in amicizia con le nostre suore. Da loro ho sentito tante opinioni positive circa il lavoro e l’impegno delle nostre suore e la richiesta di lasciarle più a lungo a Oruro. Io invece ho chiesto che anche i laici si prendano cura delle nuove vocazioni perché queste potranno garantire la nostra permanenza in quel luogo nel futuro!

Il 31 dicembre, all’una di notte, accompagnate da una famiglia amica delle suore, siamo partite in macchina per l’aeroporto a La Paz. Questa volta ci ha accompagnato sr Grażyna Małecka. Alle 6.05 siamo decollate verso Santa Cruz e dopo per San Paolo in Brasile, dove abbiamo atteso 8 ore per ripartire per Curitiba. A Curitiba siamo giunte alle 23.00 salutando il Nuovo Anno in aeroporto!!

 

In Brasile: 1-11 gennaio 2017

 

Abbiamo passato il primo giorno del Nuovo Anno con la nostra comunità di Uberaba a Curitiba. Abbiamo partecipato alla Santa Messa nella vicina cappella, appartenente alla nostra parrocchia. E’ stata una bellissima celebrazione con la partecipazione di tanta gente, nonostante la notte insonne. A pranzo si sono riunite tutte e due le comunità. Durante l’adorazione del Santissimo Sacramento abbiamo ringraziato Dio per l’anno appena concluso e abbiamo affidato a Lui tutte le intenzioni dell’Anno Nuovo.

 

Nei giorni dal 3 all’8 gennaio 2017 si sono svolti gli incontri annuali delle suore che lavorano in Brasile con le rappresentanti dall’Argentina e dalla Bolivia. 

 

Abbiamo iniziato gli incontri martedì 3 gennaio, con la cerimonia di obbedienza e di giuramento di sr Marisa  Petrikovski, superiora del nuovo e appena nato Centro dell’America Latina, composto dalle comunità di Argentina, Brasile e Bolivia.

Abbiamo dedicato i primi due giorni alla presentazione delle singole comunità per la maggiore conoscenza della vita e del lavoro delle suore nei sopraelencati paesi. Iniziavamo le giornate con le Lodi, la meditazione e la Santa Messa e le terminavamo con l’adorazione del Santissimo Sacramento e con i Vespri. Abbiamo ringraziato Dio per ogni suora e per la sua vocazione, per le nostre comunità e per i lavori intrapresi per diffondere l’amore del Cuore di Gesù, attraverso diverse forme di servizio ai più bisognosi .

 

Nei giorni seguenti ci siamo soffermate sul contenuto del primo capitolo delle nostre Costituzioni, per attingere nuovamente da esse, per la nostra vita, ciò che costituisce la nostra identità di Orsoline e la nostra vocazione. Abbiamo dedicato una giornata alla comune riflessione sulla lettera di Papa Francesco per la conclusione dell’Anno della Misericordia, Miseri­cordia et misera, per sentirsi pienamente al centro della vita della Chiesa e per seguire le sue indicazioni. La sera, durante la ricreazione, le suore hanno condiviso la storia della loro vocazione. Sono stati momenti belli e indimenticabili. Dio è davvero grande nei suoi doni e nei suoi disegni, a Lui la lode e la gloria!

 

Un momento molto toccante per tutte noi è stato il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Aparecida, il 6 gennaio a.c., durante il quale abbiamo affidato alla Madonna, con un particolare atto, il nuovo Centro dell’America Latina.

 
L’8 gennaio, nell’ultimo giorno degli incontri, insieme con sr Marisa, ho informato le suore della composizione del consiglio del Centro, in cui sono entrate le rappresentanti di tutti e tre i Paesi: dall’Argentina sr Jolanta Galka, dal Brasile sr. Teresinha Boscheco e dalla Bolivia sr. Olga Caceres. Il primo incontro del consiglio, con sr Marisa e me presenti, è stato fatto nel pomeriggio dello stesso giorno. Abbiamo concordato insieme il funzionamento del consiglio del Centro e le competenze delle suore che ne fanno parte; abbiamo chiarito alcune questioni che suscitavano domande o perplessità.

Lunedi 9 gennaio siamo tornate nella comunità di Uberaba a Curitiba. Lo stesso giorno sono partite per l’Argentina sr Jolanta Gałka, sr Maria Czajkowska e sr Grażyna Otlewska.  Insieme a loro è partita anche sr Olga Caceres per riposare nel proprio paese. Altre suore del Brasile sono partite per riposare nelle proprie famiglie oppure sono tornate nelle comunità (in America Latina, in questo periodo, ci sono le vacanze estive). Lo stesso giorno, insieme a sr  Marisa e sr Teresinha, abbiamo accompagnato sr Ivani de Oliveira alla casa paterna, vicino Curitiba.

 

Il 10 gennaio, nelle ore pomeridiane, sono partita in aereo da Curitiba per San Paolo e da lì, con le linee aere KLM, per Amsterdam. L’11 gennaio a.c., mercoledì, verso le 16.00 sono arrivata a Varsavia.

 

Ringrazio il Signore che per un'altra volta mi ha permesso di stare con le suore delle comunità dell’America Latina. Ringrazio per la loro sollecitudine, per i profondi incontri, per i colloqui e la condivisone di ciò che è bello e anche di ciò che è difficile. Ringrazio per il grande e reciproco atteggiamento di apertura delle suore del nuovo Centro dell’America Latina; per lo zelo nel vivere la vita consacrata nella Chiesa e con la Chiesa, con lo spirito del nostro carisma e in unione con tutta la nostra Famiglia Religiosa.

Ringrazio anche tutte le suore e tutte le comunità per avermi accompagnata con la preghiera. Ringrazio per gli auguri Natalizi giuntimi per posta ordinaria o per posta elettronica; ringrazio per ogni ricordo e segno di vicinanza!

Dio sia benedetto in tutto! A Lui la lode e la gloria!

madre Franciszka Sagun

 

LETTERE della SUPERIORA GENERALE alla CONGREGAZIONE