LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione |
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Dio (...) ci ha rigenerati mediante la risurrezione
di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva,
per un’eredità che non si corrompe
(1 Pt 1, 3-4)
Amate Suore,
Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo! “Nel cuore trafitto del Crocifisso è aperto il cuore di Dio stesso – vediamo chi e come Lui è. Il cielo ormai non è più chiuso – Dio è uscito dal suo nascondiglio”[1]. Nella notte di Pasqua, Dio, Padre della luce illuminò il mondo con lo splendore della risurrezione di Cristo e aprì agli uomini le porte dell’eternità.
Il Cristo Risorto porta a tutto il mondo la pace e l’amore. Anche oggi, Cristo rivolge a noi le parole che le donne udirono mentre si stavano recando al sepolcro la mattina di Pasqua: Non temete!, ed anche il saluto rivolto agli apostoli spauriti, radunati nel cenacolo: Pace a voi! Assicurando di rimanere con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo![2]. Quanta parte di questa pace di Cristo Risorto c’è in noi e quanta gioia della Sua vittoria sul peccato e sulla morte e quanta è la certezza, che per Dio nulla è impossibile? Il prezzo di questa pace sono la Sua passione e morte, il costato trafitto da cui continuamente sgorgano su di noi, nel Sacramento del battesimo e in quello dell’Eucaristia, le forze vivificanti della nuova vita – della vita divina. Arde il cuore anche in noi mentre ascoltiamo la Sua parola e Lo riconosciamo noi nello spezzar del Pane durante ogni Eucaristia?
La pace e l’amore che attingiamo dal messaggio del mistero Pasquale: della passione, della morte e della risurrezione di Cristo domini i nostri pensieri e accenda i nostri cuori, affinché possiamo annunciare al mondo di oggi la speranza sulla salvezza rivelata in Cristo Risorto.
Di tutto cuore, auguro a tutte le Suore, a coloro che dimorano nelle nostre case e agli Ospiti le beate Feste della Risurrezione di Cristo, la Sua pace e il Suo amore, che è sempre vittorioso e dà una nuova vita.
m.Franciszka Sagun
Varsavia, Pasqua 2012
[1] Cfr. Joseph Ratzinger, Opera omnia, vol XI, Teologia liturgii [Teologia della liturgia], p. 52.
[2] Cfr. Mt 28, 20.