LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Io sono la risurrezione e la vita; (…)

 chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno!

(Gv 11, 25-26)

 

            Molto amate Suore,

            Vivendo le Feste Pasquali, insieme a tutta la Chiesa, vogliamo cantare il gioioso Alleluia, rendendo grazie a Dio per il dono di Cristo risorto, per la sua Croce e la sua passione, grazie alle quali è stata aperta ad ogni uomo la porta del cielo ed è stato meritato il dono di una vita nuova.

            Il mistero della risurrezione è l’inizio del mondo nuovo ed è anche la conferma che l’ultima parola non spetta alla morte, ma alla vita e all’amore. il Cristo risorto porta al mondo intero la pace e la gioia, e la fonte di esse sono le mani  trafitte e il costato trafitto, che Gesù Risorto mostra nel cenacolo, agli apostoli intimoriti.

            Suore amate, non siamo simili ai discepoli in cammino per Emmaus, i quali incontrandosi ogni giorno con Gesù nell’Eucaristia, rimangono sempre con le loro paure e le loro convinzioni: noi speravamo …, privi di speranza e di prospettive per il futuro!

            Il Cristo risorto è la nostra gioia e la nostra riconciliazione. È nelle Sue parole e nei santi sacramenti che noi possiamo sempre nuovamente rinascere ad una vita nuova. La gioia di Pasqua pervada i nostri pensieri e colmi i nostri cuori. Giunga anche a noi il messaggio di Gesù risorto, rivolto alle donne che di buon mattino si stavano recando al sepolcro: andate ad annunciare ai miei fratelli[1].  Con la nostra vita trasformata annunziamo dunque il Cristo risorto e portiamo agli altri la gioia e la pace che Gesù ci ha portato la mattina di Pasqua.

            Saluto cordialmente ciascuna di voi, Suore amate,

            ed assicuro del mio ricordo nella preghiera –

                                                                                              (-) m. Francesca

Varsavia, Pasqua 2010

[1] Mt 28, 10.

 

LETTERE della SUPERIORA GENERALE alla CONGREGAZIONE