LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Rallegriamoci per la gloria

della risurrezione di Cristo
e della speranza della nostra risurrezione
 nella gloria


S. Orsola, dalla lettera alle Suore, 1915

 

 

Molto amate Suore,

            La Festa della Risurrezione riempie il mondo intero della speranza che l’amore è più forte della morte e che è la via che conduce alla vita che non passa e dura eternamente. Insieme a tutta la Chiesa vogliamo cantare il gioioso Exultet: Gioisca la terra inondata da così grande splendore: la luce del re eterno ha vinto le tenebre del mondo! O notte veramente gloriosa, che ricongiungi la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!

            In Cristo Signore, per la grazia del santo battesimo siamo passati dalla morte alla vita. Sono tuttavia sempre attuali le ammonizioni di San Paolo, che se siamo risorti con Cristo, dobbiamo cercare le cose di lassù, dove è Cristo[1]. Tutta la vita umana deve essere una ricerca di ciò che è gradito a Dio e di ciò che allo stesso tempo conferma, che noi con coerenza seguiamo Cristo, per noi morto e risorto. Quello che si è compiuto nel Cristo risorto si compie anche in noi mediante la fede e l’amore, sappiamo infatti che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli[2].

            Così dunque, di tutto cuore auguro a ciascuna di noi, di rallegrarci con Cristo Risorto, per la sua vittoria sul peccato e sulle sue conseguenze, seguendo sempre nuovamente la chiamata alla sollecitudine per una nuova qualità dell’amore di Dio e dell’uomo, espresso nella nostra vita quotidiana di orsoline.

            Che la Madonna, la Gioiosa Regina del Cielo, interceda per noi. Alleluia.

                                                                                              (-) M. Francesca

Varsavia, Pasqua 2009  


[1] Cfr. Col 3, 1.

[2] 1 Gv 3, 14.

 

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