LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione |
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Varsavia, 21 novembre 2008
Amate Suore,
alcuni giorni fa, insieme a Sr. Anna Fidor, siamo tornate da un lungo viaggio in Africa. Vogliamo condividere con tutta la Congregazione le nostre esperienze dagli incontri con le Suore e con le Comunità del Centro Tanzanese.
Soprattutto, rendiamo grazie a Dio per i 17 anni della presenza della nostra missione nel continente africano e per il suo straordinario sviluppo che si manifesta con numerose vocazioni, comunità e opere gestite. Quasi ad ogni passo sperimentavamo che tutto questo è opera di Dio e che la divina protezione accompagna costantemente le Suore, nonostante, la debolezza e la fragilità umane.
Il Centro Tanzanese, oltre a Sr. Rita Fiorillo, superiora del centro e Sr. Incoronata Lemmo – due suore italiane – conta attualmente circa 150 suore indigene, 60 professe perpetue, 39 iuniores, 22 novizie (del I e del II anno), 22 postulanti e 9 candidate. La comunità più numerosa è quella della formazione iniziale a Mkiwa, che conta oltre 70 suore, le 12 comunità rimanenti sono meno numerose: da 4 a 10 suore.
Leggendo la cronaca del viaggio, preparata da Sr. Anna, potrete fare insieme a noi questo viaggio affascinante, per conoscere meglio e per amare di più questo gruppo di Suore, così numeroso, il quale, mediante un’intensa vita di preghiera, di lavoro e di impegno apostolico, come ciascuna di noi, si inseriscono nell’annuncio del regno del Cuore Divino sulla terra e trasmettono ad altri il nostro carisma di orsoline.
Scrivo questa lettera nella festa della Presentazione della B. V. Maria al tempio di Gerusalemme. Proprio oggi, cade il 78° dell’approvazione delle Costituzioni della Congregazione, come non ringraziare Dio per il dono della nostra Famiglia Religiosa e per ogni orsolina grigia? Allo stesso tempo però non cessiamo di pregare, per intercessione di Sant’Orsola, nostra Fondatrice, per la fedeltà di ciascuna di noi alla legge religiosa e per il dono di nuove e zelanti vocazioni. Penso di non dover scrivere quanto è grande la messe del Signore e come sono pochi gli operai… Nel continente africano abbiamo visto quale prezioso dono è la presenza di persone consacrate, persone interamente donate al Signore e all’uomo. Preghiamo dunque il Padrone della messe di mandare operai per la sua messe.
Ci stiamo avvicinando al termine dell’Anno Liturgico e tra pochi giorni entreremo nell’Avvento – il periodo della diretta preparazione alle feste del Santo Natale. Il tempo dell’Avvento è anche tempo dell’attesa alla seconda venuta di Gesù. Questa duplice attesa sia vigile ed insieme fruttuosa nell’amore, che è la vera misura del nostro essere o non essere una persona consacrata, poiché lo scopo principale di tale vita è il tendere all’amore perfetto.
Desidero esprimere il mio sincero grazie per i numerosi segni di ricordo in occasione di San Francesco e per averci accompagnate con la preghiera e con il cuore durante il soggiorno in Tanzania. In modo particolare ringrazio le Suore inferme e sofferenti per la loro fedele vicinanza e il ricordo orante secondo le intenzioni mie e quelle della Congregazione.
Saluto cordialmente ciascuna di voi, Amate Suore, ed assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera –
(-) m. Francesca