LETTERE della SUPERIORA GENERALE delle SUORE ORSOLINE SCGA alla CONGREGAZIONE

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Egli, pur essendo nella condizione di Dio,

non ritenne un privilegio

l’essere come Dio,

ma svuotò se stesso

assumendo una condizione di servo,

diventando simile agli uomini.

Fil 2, 6-7

 

Molto amate Suore,

           Vogliamo vivere le Festività del Santo Natale di quest’anno con San Paolo – cantore di Gesù Cristo. L’Apostolo delle Nazioni, avvicinando, in vari modi nelle, sue Lettere, il mistero del Figlio di Dio, che per opera dello Spirito Santo si fece uomo, il nuovo Adamo, vuole anche oggi, aiutarci a comprendere più pienamente chi è uomo e quale è la sua vocazione.

            Gesù – Figlio di Dio, discende sulla terra e rivestendosi della natura umana, traccia, nel mondo di caos e di smarrimento, una nuova prospettiva, restituisce la gerarchia dei valori perduta e il giusto rapporto con Dio: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. (…) Allora ho detto: «Ecco, io vengo (…) per fare, o Dio, la tua volontà»[1].

            È quasi un ritorno all’inizio della storia dell’umanità: Facciamo l’uomo a nostra immagine, simile a noi… Nel suo indicibile amore, Dio non cessa di rivelare se stesso e indica nella persona del Figlio, l’Emmanuele, il primogenito di tutta la creazione[2].

            Nel Mistero del Verbo Incarnato si attua l’apice della rivelazione di Dio e dei suoi eterni disegni. Il Natale del Signore è il coronamento dell’Amore Misericordioso – Dio si abbassa fino all’uomo e condivide  la sua natura: Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito (…) perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.[3]

            Apriamoci a questo ammirabile Mistero del Dio-Amore, permettiamo nuovamente a quest’Amore di prendere dimora nei nostri cuori e trasformarli, affinché possiamo veramente sperimentare che cosa è il Santo Natale oggi. Il simbolico spezzare il pane bianco di Natale, sia allo stesso tempo espressione di condividere con gli altri noi stessi, ciò che è buono e bello in noi.

            Con il pensiero e con la preghiera, abbraccio tutte le nostre Comunità sparse nel mondo intero, ciascuna di voi, amate Suore, le nostre famiglie, i nostri amici e i nostri ospiti, che trascorrono con noi la sera della vigilia del Natale del Signore.

            Saluto ciascuna ed auguro gioiose Feste del Santo Natale colme di benedizioni –

   

(-) m. Francesca Sagun

Santo Natale 2008


[1] Ebr 10, 5-7.

[2] Cfr. Col 1, 15.

[3] Gv 3, 16; 10, 10.