LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Dio infatti ha tanto amato il mondo

da dare il Figlio unigenito,

perché chiunque crede in lui

non vada perduto,

ma abbia la vita eterna.

(Gv 3, 16)

 

Amate Suore,

grazie all’iniziativa di Papa Francesco, viviamo le feste del Natale del Signore nell’Anno del Giubileo Straordinario della Misericordia, ed anche durante il Giubileo del 150° della nascita della nostra Madre Fondatrice.

L’Incarnazione del Figlio di Dio è un atto dell’ineffabile amore di Dio Padre per l’uomo, per ciascuna di noi. San Giovanni scrive brevemente: Dio è amore (1 Gv 4, 8.16). Immergiamoci in questo mistero dell’amore, scopriamo in Gesù la misericordia del Padre, contempliamo la vita di Gesù nella Bibbia, per conoscere il suo amore per noi nelle parole, nei gesti e nelle opere di misericordia. Guardiamo come Dio ogni giorno manifesta la misericordia a noi stesse confortando, perdonando e infondendo la speranza.

Nella bolla che promulga l’Anno della Misericordia, il Santo Padre ha esortato anche ciascuna di noi a vivere la misericordia, ad offrirla al nostro prossimo, poiché la misericordia prima è stata manifestata a noi (Cfr. Papa Francesco, Bolla Misericordiae vultus.) Anche la nostra Sant’Orsola esortava: Gesù vuole da me la misericordia verso gli altri, così come anch’Egli manifesta loro la misericordia (M. Orsola Ledóchowska, Meditazioni, vol. I, Luglio, 16). In questo modo possiamo renderci simili a Lui.

Vi auguro di tutto cuore che le nostre comunità diventino oasi di misericordia, in cui il Neonato che dimora in ogni essere umano, trovi la comprensione e venga accolto con tutte le sue miserie e tutti i suoi limiti.

Preghiamo anche Maria, Madre del Bell’Amore, di essere degli autentici testimoni del messaggio di pace e di amore rivelati nel mistero dell’Incarnazione, in modo che gli uomini dei nostri tempi, segnati costantemente da grandi conflitti ed inaudibile violenza, sappiano riconoscere nel Bambino, che Lei tiene tra le braccia, l’unico Salvatore del mondo, l’inesauribile sorgente di vera pace, di cui ha tanta sete ogni cuore umano (Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio di Natale, 2002)

Con il cuore e la preghiera mi unisco con Voi, Suore, e con tutti gli Ospiti e gli Amici, che insieme a noi trascorrono la sera della vigilia di Natale – auguro: serene e benedette Feste del Santo Natale del Signore.

Varsavia, Natale del Signore 2015

 (-) m.Franciszka

 

LETTERE della SUPERIORA GENERALE alla CONGREGAZIONE