LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Varsavia, 29 settembre 2007

            Molto amate Suore,

            alla soglia del nuovo anno di lavoro spirituale della Congregazione, vi voglio rivolgere una parola di incoraggiamento per vivere questo ulteriore anno con impegno e amore assumendo i compiti assegnatici dalla Divina Provvidenza.

            Quest’anno vogliamo proporvi la lettura della nostra identità di orsoline in chiave della parola di Dio. Ben sappiamo che la Chiesa universale si sta preparando al successivo Sinodo dei Vescovi, dedicato completamente alla Parola di Dio. Anche la Chiesa in Polonia, nel suo programma pastorale, dedica quest’anno alla riflessione sulla Parola di Dio. Vogliamo dunque, insieme alla Chiesa e nella Chiesa, riscoprire il ruolo e l’importanza della Parola di Dio per la nostra Congregazione e personalmente per ciascuna di noi.

            La parola di Dio pienamente rivelata nella Persona di Gesù Cristo, ha il potere di farci rinascere e di renderci capaci del dono totale di sé per il regno dei Cieli. Nelle nostre Costituzioni vi sono degli incoraggiamenti, a modellare la nostra vita sul Vangelo, imitando Cristo nella Sua offerta alla volontà del Padre, nel Suo sacrificio per la salvezza degli uomini (cfr. Cost. 5; 8; 52; 55). Realizziamo la nostra vocazione seguendo Cristo in ascolto della sua parola e dedite alla sua causa (cfr. Cost. 49). Vuol dire che senza un costante riferimento alla Parola di Dio non può esserci una piena risposta alla chiamata alla vita consacrata.

            Ad ogni famiglia religiosa viene elargito un particolare carisma, radicato profondamente nella Parola di Dio. È lì che dobbiamo cercare la risposta alla domanda: chi siamo come Congregazione e come singole persone, e proprio nella Parola di Dio è nascosta la forma della nostra risposta al dono della vocazione. Più la Parola di Dio si stabilirà in noi e diventerà la trama di tutta la nostra vita comunitaria e personale, più saremo UNO in Cristo e più diventeremo testimoni del suo salvifico amore nel mondo di oggi.

            Il metodo di lavoro di quest’anno: le parole scelte come estratte dalle nostre Costituzioni, lette alla luce della Parola di Dio – è una proposta di ricerca comunitaria e personale, il cui scopo deve essere una comprensione più profonda della nostra spiritualità e della nostra missione nella Chiesa e nel mondo. Speriamo che esso diventi un’ispirazione a trovare nelle Costituzioni altre parole ancora, non meno importanti per la nostra vita spirituale e apostolica, poiché infatti si tratta di scoprire quell’unità che c’è tra la nostra legge religiosa e la Parola di Dio.

            Nei suoi scritti, la Madre Fondatrice, continuamente ci esorta a formare la nostra quotidianità di orsoline grigie attingendo abbondantemente dalla Parola di Dio, specialmente dal Vangelo. Negli incontri formativi, non manchi dunque il riferimento ai suoi testi, specialmente alle meditazioni. Quante indicazioni pratiche si trovano lì sul come vivere le gioie e i dolori, per non lasciarci sfuggire nulla nella vita, e sfruttare tutto come meraviglioso materiale per edificare la nostra santità personale e diffondere l’Amore del Cuore Divino.

            Auguro che quest’anno sia per ciascuna di noi fruttuoso in ogni campo della vita e del lavoro. Con il pensiero e con il cuore abbraccio in modo speciale le Suore toccate dalla malattia e da ogni tipo di sofferenza. Siete tutte unite in modo particolare al nostro carisma e costituite la sua parte privilegiata – portate nel vostro corpo l’agonia di Gesù. Sostenete la nostra Congregazione con il dono insostituibile della Vostra offerta, affinché tutte possiamo vivere e lavorare per la maggior gloria di Dio, per il bene personale e di tutti coloro a cui siamo inviate.

            Affido ciascuna di voi, Amate Suore, al Cuore di Dio e a quello di Maria, Regina della nostra Congregazione. La nostra santa Madre Fondatrice interceda per noi.

            Di cuore benedico e cordialmente saluto –

 

                                                                                  /-/ M. Francesca

LETTERE della SUPERIORA GENERALE alla CONGREGAZIONE