LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Varsavia, 20 agosto 2010

            Amate Suore,

            in un anno particolare per noi, orsoline grigie, nel quale celebriamo il 90° della fondazione della nostra Congregazione, vogliamo dedicare il nostro lavoro spirituale interamente all’approfondimento del nostro carisma sotto l’aspetto della devozione al Sacro Cuore di Gesù, di cui la Fondatrice dice che è il fondamento e il fine della nostra presenza nella Chiesa e nel mondo. Madre Orsola, sin dal primo istante in cui ricevette da suo fratello la notizia che la Congregazione doveva essere approvata sotto il nome di: Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, non cessò di pregare per ottenere per la Congregazione che stava nascendo un amore sempre maggiore verso il Cuore divino. Nella lettera scritta da Roma alle Suore di Aalborg scrive quanto segue: “Prego per voi continuamente, mi reco alla  preghiera  insieme a voi. Vi porto tutte con me e chiedo la grazia, che racchiude tutto: quella di amare sempre e sempre più il Cuore divino di Gesù. Questa è il fondamento, la base di tutta la nostra vita. Se ci sarà questo, tutto il resto andrà da sé”[1].

            Nei suoi scritti, la Fondatrice esorta incessantemente le suore a concentrarsi su ciò che è la cosa più importante per un’orsolina grigia. Nel Testamento lasciato alla Congregazione come una via sicura per vivere il carisma, dice con chiarezza: “La prima e la più ardente domanda che vi rivolgo, Figlie mie, è questa: amate, amate sempre più ardentemente il Cuore divino di Gesù” e aggiunge, con convinzione, che questo nuovo ramo delle orsoline, nonostante sia il più piccolo e il più debole è “esclusiva proprietà del dolce Cuore di Gesù”[2]. In seguito Madre Orsola parla dei compiti che scaturiscono da tale appartenenza: “Il nostro compito essenziale (…) è di amare questo Cuore divino con tutte le nostre forze. Amiamolo questo Cuore divino. La nostra vita sia un continuo atto d’amore verso il dolcissimo Cuore di Gesù”[3].

            Vogliamo iniziare la nostra comune riflessione attingendo una conoscenza approfondita del mondo spirituale di Julia Ledóchowska, futura Fondatrice della nostra famiglia religiosa. Sia durante l’adolescenza, che negli anni successivi, durante il soggiorno nel convento di Cracovia, possiamo osservare i chiari segni della guida da parte di Dio e della formazione del carisma delle orsoline. La sua esplicita maturazione avvenne nel periodo dell’esilio e del soggiorno nei paesi scandinavi.

            Nel nostro lavoro spirituale vogliamo richiamarci anche ai documenti, della Chiesa e al magistero dei papi che si susseguirono, sul tema della necessità del culto del Sacro Cuore di Gesù. L’abbondanza dei testi proposti ci deve aiutare nel comprendere più pienamente e per approfondire incessantemente la bellezza del nostro carisma e per viverlo ogni giorno, attingendo dal ricco patrimonio della tradizione e della spiritualità della fede cattolica.

            Incoraggio tutte a prepararsi agli incontri nella preghiera. Nel nostro lavoro spirituale si tratta non soltanto di acquisire il sapere ma anche di approfondire la nostra fede e di destare un amore ardente verso il Sacro Cuore di Gesù, che troverà la sua espressione attiva nelle nostre reciproche relazioni e nel servizio di coloro a cui siamo mandate.

            Per sottolineare l’importanza del nostro comune lavoro spirituale nella formazione permanente delle suore, voglio ricordare il n° 127 delle nostre Costituzioni:  “Gli incontri comunitari hanno nella vita delle suore un ruolo formativo particolare. Occorre provvedere che si svolgano con regolarità, che vengano convenientemente preparati e che ognuna vi prenda parte attiva. (…)

            Le superiore e ogni suora si adopereranno, affinché il programma di lavoro spirituale sia realizzato e utilizzato per lo sviluppo spirituale delle suore e delle comunità”[4].

            Chiudendo questa mia, vi voglio esortare a rendere grazie a Dio per il dono della nostra Fondatrice e della nostra famiglia religiosa, per il carisma da lei lasciato, il quale mai perde la sua attualità, ed, al contrario, è fonte di sempre nuove energie e di slancio giovanile, poiché ha la sua fonte nell’amore salvifico del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante.

* * *

            Prima di inviarvi il numero successivo del Messaggero Grigio, voglio già ora condividere alcune notizie della vita della Congregazione.

            Nei giorni 14 e 15 agosto u. s., come ogni anno, nella Casa Madre di Pniewy si sono svolte le cerimonie religiose. Quattro postulanti sono state ammesse al noviziato: tre polacche e un’ucraina.  Nella solennità dell’Assunzione, tre novizie hanno emesso la prima professione religiosa, tra esse una russa.  Otto suore iuniores per un mese e mezzo si sono preparate alla professione perpetua. Sei di loro: due brasiliane, una russa e tre polacche, hanno emesso i voti perpetui il 15 agosto a Pniewy. Le altre due li faranno in seguito: Sr. Oksana Brycik, bielorussa, l’11 settembre a San Pietroburgo in Russia e Sr. Anna Kowal-Tracz, ucraina, il 9 ottobre a Kamieniec Podolski in Ucraina.

            Circondiamo di fervida preghiera le nostre che vivono suore nelle Filippine, dove ultimamente fanno spesso la comparsa i tifoni e dove dilaga una pericolosa epidemia del virus denga, provocata dalla puntura di una zanzara.

            A nome di tutta la Congregazione e mio proprio, esprimo il nostro grazie alle comunità e alle singole suore inseritesi direttamente nel soccorso alle persone che hanno subito la calamità dell’alluvione e a quelle che continuano a portare questo aiuto. Continuiamo a tenere aperti il cuore e gli occhi per portare un aiuto, lì dove occorre.

            A tutte coloro che hanno cambiato le comunità, ringrazio per la loro disponibilità e la prontezza ad assumere i nuovi compiti in spirito di fede e di obbedienza.

            Di cuore vi benedico per l’anno di lavoro e vi saluto con affetto –

                                                                                              (-) M. Francesca


[1] Lettera  del 28.04.1920, alle suore di Aalborg.

[2] Cfr. Testamento, Prima domanda.

[3] Ibidem.

[4] Cfr. Costituzioni, n° 127.

      

 

LETTERE della SUPERIORA GENERALE alla CONGREGAZIONE