La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

18 agosto 1886

GIULIA LEDÓCHOWSKA

entra nel convento delle Orsoline di Cracovia

Dalle Orsoline di Cracovia

Dopo il noviziato, emette la professione religiosa e riceve il nome: Sr. Maria Orsola di Gesù. In attesa del giorno della professione scrive: „Con ansia attendo questo giorno felice, in cui mi unirò per sempre col mio Gesù. Sapessi solo amare! Ardere e consumarmi nell’amore…

Lavora come insegnante e educatrice nella scuola appartenente alle suore, apprezzata e amata dalle giovani. Completa la sua preparazione pedagogica. Prende lezioni di pittura e adorna il convento con dipinti murali e con i quadri. Nel 1904, viene eletta dalla comunità come superiora del convento di Cracovia. In questo periodo, grazie ai suoi sforzi, sorge presso il convento il primo internato per le studentesse dell’università di Cracovia e il Sodalizio Mariano delle universitarie, il primo in Polonia. Fa un viaggio a Roma per la questione dei cambiamenti nelle Costituzioni del convento e viene ricevuta in udienza dal Santo Padre Pio X.

Nel 1907, insieme a due consorelle, M. Orsola lascia Cracovia, per assumersi – dietro richiesta dell’amministrazione del Ginnasio polacco „Santa Caterina” a San Pietroburgo – la gestione dell’internato per le alunne. Inizia il suo cammino verso l’ignoto…

 

 

RUSSIA (1907-1914)

 

San Pietroburgo

Le suore vivono clandestinamente, poiché nell’impero russo è proibita la vita religiosa. Gestiscono l’internato. M. Orsola ben presto trova la via nei cuori e nelle menti delle ragazze. Impara la lingua russa e supera l’esame di stato. Allo stesso tempo, si adopera per stabilire contatti più profondi con l’ ambiente cattolico locale. Pensa  anche alle forme di lavoro apostolico con i russi. La comunità si ingrandisce numericamente. Nel 1908, la piccola filiale del convento di Cracovia diventa casa autonoma delle orsoline, con il noviziato, e M. Orsola superiora.

 

La  casa  sulla  baia  finnica

In Carelia, che all’epocca apparteneva alla Russia, nel 1910, nasce una scuola con l’internato per le ragazze, organizzata da M. Orsola, secondo le più moderne idee pedagogiche di allora. E’ la prima opera della comunità delle orsoline di San Pietroburgo. La casa chiamata Merentähti (che in finlandese significa: Stella del Mare), è situata quasi sulla spiaggia, in un bel bosco, dà la possibilità di uno studio tranquillo e di riposo. Una parte delle suore – e M. Orsola stessa – continuano il lavoro a San Pietroburgo. Anche qui, a Merentähti, spinta dall’amore di Cristo, stabilisce ben presto contatti con la popolazione protestante locale, e la cappella cattolica diventa luogo di preghiera anche per i finlandesi, nella loro propria lingua.

 

Nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale. M. Orsola, come cittadina austriaca, deve lasciare il territorio della Russia. Parte per Stoccolma, per essere il più vicino possibile alla sua comunità.

 

Esilio in Scandinavia

La prima tappa è Stoccolma (Svezia), dove quasi sin dall’inizio cerca, nonostante la solitudine, di stabilire i contatti con l’ambiente locale. Si guadagna da vivere dando lezioni di lingue. Gradualmente fa venire dalla Russia le suore. Nei pressi di Stoccolma sorge la scuola di lingue per le giovani scandinave, la quale viene in seguito trasferita in Danimarca (ad Aalborg). Nella Danimarca, dove si trasferisce, con la comunità, nel 1917, organizza anche un istituto per bambini, orfani degli immigrati polacchi. Nello stesso tempo partecipa attivamente alla vita della diaspora cattolica, portando in essa  le sue idee e le sue iniziative (istituisce e redige il primo mensile cattolico Solglimtar - Raggi di sole, fonda il Sodalizio Mariano).

 

Mantiene numerosi contatti con l’ambiente svedese e danese. La casa delle suore diventa anche luogo di incontri degli emigrati, dei politici e degli uomini di stato polacchi, di vari orientamenti politici. Intraprende la collaborazione con il Comitato per l’Aiuto alle Vittime della Guerra in Polonia, di Sienkiewicz e tenendo conferenze percorre i paesi scandinavi, raccogliendo in questo modo i fondi per il Comitato. Impara le lingue scandinave, per poter meglio comunicare con gli ascoltatori. Le sue conferenze sulla storia e sulla cultura della Polonia, come sul diritto di una nazione all’autodeterminazione, sensibilizzano la società scandinava ai problemi del Paese che sta per riacquistare la libertà.

 

Nel 1918 la Polonia riacquista l’indipendenza. Il Paese è distrutto dalle spartizioni e dalla guerra, ma la società, con gioia e con slancio, comincia la ricostruzione della Patria. La Madre pensa di tornare, insieme con la comunità. Nel 1920 viene acquistato, con i soldi offerti dal console norvegese Stolt-Nielsen,  una proprietà fondiaria a Pniewy, nei pressi di Poznań. Qui sorge la prima casa delle orsoline grigie in Polonia, che ha come patrono Sant’Olaf, in segno di gratitudine per l’aiuto offerto dagli amici norvegesi.

Nell’agosto 1920, M. Orsola torna in Polonia con una comunità di circa 40 suore e con un gruppo di bambini orfani. Nella vita della comunità inizia una nuova tappa.

 

La Sede Apostolica concede il permesso per trasformare il convento di San Pietroburgo in congregazione apostolica: Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante