Bollettino-notiziario della Congregazione,

nr 14 (52) luglio 2007


 

 

EDIZIONE STRAORDINARIA

 

Passati dopo i 100° anni, dalla partenza di Sant’Orsola,

da Cracovia a Pietroburgo

 

 

 

Cent’anni fà, la nostra Santa Madre, sin risposta alla voce dello Spirito Santo e per volontà della Chiesa, ha iniziato il suo pellegrinare verso gli impegni, che non avrebbe mai immaginato né indovinato. Ha intrapreso questo pellegrinaggio con timore, ma ben consapevole, che questa proprio è la volontà di Dio. Lo scopo di questo „lungo viaggio” ci è conosciuto e noi ne siamo frutti; dell’obbedienza della Madre” (dalla Lettera quaresimale di M. Jolanta Olech alla Congregazione).

 

 

Cent'anni fà, la nostra Santa Madre Fondatrice, sollecita alla voce dello Spirito Santo, per volontà della Chiesa, ha iniziato il suo pellegrinare verso gli impegni, che non avrebbe mai immaginato né indovinato. Ha intrapreso questo pellegrinaggio con timore, ma ben consapevole, che questa proprio è la volontà di Dio. Lo scopo di questo "lungo viaggio" ci è conosciuto e noi ne siamo frutti; dell'obbedienza della Madre" (dalla Lettera quaresimale di M. Jolanta Olech alla Congregazione).

Prega per me. Non è facile cambiare in tarda età la direzione, tanto più che non avrei mai immaginato di essere buttata nel vortice del mondo. Sia fatta la volontà di Dio.

Lettera a Maria Teresa, dicembre 1907

Nella festa di Sant'Ignazio, il giorno 31 luglio 1907, madre Orsola è partita da Cracovia insieme ad una postulante. E' arrivata a Pietroburgo il 22 luglio - la differenza delle date è dovuta al calendario giuliano.

Il desiderio del lavoro pedagogico nelle terre dell'Est portava da molto tempo nel suo cuore, sapendo bene, che in Russia non venivano rispettati i titoli di studio conseguiti nel territorio polacco, dominato dagli austriaci. E' stata favorita dall'indulgente atteggiamento dello zar dopo 1905 nei confronti della Chiesa. Un degli argomenti decisivi nel riconoscere la volontà di Dio è stata la benedizione ottenuta dal papa Pio X, durante l'udienza privata a febbraio 1907. In seguito ha avuto un altro segno: la lettera di don Konstanty Budkiewicz, il parroco di S.Caterina di Prospettiva Niewskij a Pietroburgo. Era di fatto l'invito di prendersi cura della casa per le studentesse del ginnasio parrocchiale.

Tutte queste circostanze, compreso il fatto che stava per finire il suo incarico di superiora del convento di Cracovia, la Madre le ha interpretate come evidenza di dover iniziare una nuova missione; non pensava lontanamente, che la comunità delle orsoline di Pietroburgo, vissuta clandestinamente, sarebbe diventata, a gennaio 1908, un inizio della nuova congregazione, trasformandosi in una casa autonoma e con il proprio noviziato.


E' partita  - come Abramo. Per questa ragione abbiamo deciso di festeggiare il giubileo, partendo insieme. Al Pellegrinaggio di ringraziamento a Pietroburgo  - attraverso Vilnius e Czarny Bór - hanno partecipato 45 suore, insieme alla Nostra Madre, nei giorni 13-21 giugno 2007.

Siamo partite da Varsavia il 13 giugno (mercoledì) mattina. Ci ha accompagnato don Jaroslaw Szadkowski (il salesiano di Wislana). Ci aspettavano circa 470 km fino a Vilnius e poi, ancora 750 km a Pietroburgo.

Ognuna di noi ha ricevuto per il viaggio 3 libri:·

* di S.Orsola Ledòchowska: "Ero solamente come una pedina sulla scacchiera" - I ricordi degli anni 1886-1924, Ed.S.Paolo 2007 (la nuova edizione della Storia di Congregazione)

* dalla serie: Proteggere dalla dimenticanza - 2 nuove volumetti: I ricordi da Pietroburgo w Mmerentahti e  le lettere della Madre Fondatrice degli anni 1907-1914.

 

Come nostro dono alla Chiesa in Russia abbiamo portato, in quantità e tradotto in russo, i Pensieri di Sant'Orsola, e il libro "Come il fiore verso il sole", le preghiere e le immaginette della Fondatrice, con la novena (sempre in lingua russa).

  

Alla sera siamo giunte a Vilnius - all'albergo "Reval inn" in Via Ukmerges. Abbiamo trovato nelle camere la bibbia in varie lingue. Abbiamo cenato con un po' di ritardo (per colpa della pioggia) e  abbiamo fatto un giretto in autobus, per le vie della vecchia Vilnius.

 

 

A Vilnius

La prima tappa del pellegrinaggio era Vilnius e non solo perché storicamente importante per la cultura polacca (abbiamo dedicato per visitare i luoghi per essa importanti nella giornata del giovedì mattina e in serata). Il percorso riguardava innanzitutto i lughi importanti per la prima generazione delle orsoline.di quelle terre negli anni 1924-1946.

(...) Qui, nel luogo mariano, dove nel 1907 è venuta la nostra Matuchna insieme a sr.Zaborska di Ostra Brama -  per vedere il posto e prendere delle decisioni, abbiamo pregato durante la S.Messa, nelle intenzioni della nostra Congregazione.

"Ho pregato Maria Santissima, affinché ci benedica in questo lavoro, intrapreso per la gloria di Dio" 

 (Ero solamente una pedina..., pag. 22)

Giovedì pomeriggio siamo andate a Skopówka 5. Oggi la casa appartiene alle persone a noi sconosciute e abbiamo potuto solamente vedere dal di fuori del luogo dove, un tempo, la vita ci era tanto familiare.

Il ricordo delle nostre Suore è sempre qui presente. E' stato edito, nel 2002 il libro, nel quale è descritta tutta l'attività delle Suore, compresa negli anni tra le due guerre; è intitolato: Il Vilnius dei pellegrinaggi. Sulle orme dei santi e dei beati - di Czeslawa Paczkowska.

A gennaio 1924 le suore si sono insediate nelle casa di via Królewska 4 e si sono dedicate per tre mesi all'accoglienza delle ragazze che frequentavano la scuola di tessili a Vilnius. Contemporaneamente, nel vicino Czarny Bòr e a Vilnius crescevano i nuovi punti di intenso lavoro. Proprio a Vilnius, sr.Maria Tyszkiewicz ha fondato negli anni precedenti la I guerra mondiale l'Associazione Caritativa, per aiutare moralmente e materialmente le ragazze non agiate. A tale scopo ha acquistato il palazzo in via Skopówka 4 (oggi: nr 5) e ha fondato il pensionato per le ragazze. Nel 1924 si era rivolta alla Madre Orsola Ledóchowska con la proposta di riprendere l'attività nella "Casa di S.Edvige", che era cessata durante la I guerra.

La casa religiosa è stata fondata ufficialmente il giorno 21 gennaio 1928, con il permesso dell'arciv. R. Jalbrzykowski. A febbraio 1928 è stato aperto i convitto per le ragazze frequentanti le scuole superiori e per le universitarie, e da settembre 1933 anche per le studentesse Ostetriche. Le ragazze erano in tutto 120. E' stato anche eretto il Sodalizio Mariano, di cui il primo responsabile era don Aleksander Moscicki, il futuro vescovo. Le suore organizzavano i ritiri, le giornate di riflessione, le varie riunioni delle organizzazioni religiose, la biblioteca per i giovani, l'accoglienza per i turisti. Si dedicavano all'attività di protezione nel centro di Sant'Antonio ad Antokol (da settembre a dicembre 1928), aiutavano nell'asilo e nella cucina destinata ai disoccupati c/o Organizzazione degli Operai Cristiani (1934-1935). Si occupavano della catechesi nelle scuole primarie (1937-1939), mentre sr. Magdalena Rauszer teneva le lezioni per le studentesse della Scuola per le Infermiere a Vilnius. Dal 1935 le suore organizzavano le colonie estive per i bambini a Druskienniki.

Allo scoppiare della II guerra mondiale furono perseguitate dalle autorità del luogo. Arrestate dai tedeschi il 26 marzo 1942, sono state imprigionate a Lukiszki. Dopo due mesi, 4 di loro sono state portate per i lavori forzati in Germania, le altre sono state rilasciate, senza possibilità, però, di ritorno alla loro casa. Da allora lavoravano nelle tenute vicine a Vilnius: Wielka Rzesza, Kazmierzowo e Glinciszki. Tre di loro sono rimaste a Vilnius, dove hanno affittato l'appartamento in Via Panska. A settembre del 1944 si sono incontrate nuovamente nella casa in Via Skopówka (la casa era già in parte occupata dagli inquilini). Hanno intrapreso il lavoro catechistico nella scuola e il lavoro infermieristico, mantenendosi grazie all'associazione del lavoro da loro fondata.

Il giorno 10 dicembre 1945 hanno lasciato Vilnius e sono rientrate a Varsavia il giorno 24 dicembre.

In ottobre 1923 si è rivolto alla M Orsola don Karol Lubianiec, il presidente della Società Caritativa, comunemente chiamata la Casa del Cuore di Gesù, con la richiesta, affinché le suore si occupino della casa di protezione per i minori a Czarny Bòr nei pressi di Vilnius. La Madre ha accettato e le suore hanno iniziato il lavoro il 16 luglio 1924 (il permesso per erezione della casa e della cappella era loro concesso dal vescovo Jerzy Matulewicz, il 5 febbraio 1924). La Società ha donato la tenuta di Czarnym Bòr alla Congregazione il giorno 12 aprile 1927. Negli anni successivi le suore hanno ampliato la tenuta ed è stata eretta una chiesa per i fedeli del luogo, consacrata il 21 maggio 1936 da arciv. R. Jalbrzykowski. Dal 1938 la casa era la sede della superiora del Centro Vilnius.

Le Suore si occupavano dell'educazione delle ragazze e dei ragazzi in una casa per i bambini poveri ed orfani dai 4-18 anni; della Scuola per le Direttrici dei convitti (1927-1930), trasformata poi in in un Istituto di Economia domestica e Sociale (1930-1933); della scuola primaria statale (1927-1937); della catechesi; delle varie associazioni, dei gruppi e dei movimenti religiosi giovanili; dei ritiri; del dispensario per gli ammalati, del forno e dell'agricoltura.

Durante il periodo della II guerra mondiale, le suore hanno curato la casa di formazione ed educazione, fino all'autunno 1942, fin quando se ne era interessato il governo lituano. Anche allora, alcune di loro vi sono rimaste come personale ausiliare. Le Suore si sono guadagnate da vivere grazie al lavoro nel forno e nel cantiere di torba. Negli anni 1942-1944, in una delle nostre case a Czarny Bòr ha trovato il rifugio il servo di Dio, prof., don Michal Sopocko.

Il 26 luglio 1946 le Suore hanno lasciato Czarny Bór trasferendosi in Polonia.

            Agli inizi di ottobre (1924) ho lasciato Czarny Bòr. Lì regnavano la miseria e le scomodità, ma le suore sopportavano tutto volentieri. Bisognava riorganizzare la cucina, allora si cucinava all'aperto. Si cucinava sotto l'albero, preparando il grano destinato per tutto il giorno. Si vede che il pentolone era sporco di fuliggine, allora la mattina il grano era giallo, a mezzogiorno era marrone e la sera nero come il carbone, ma nonostante ciò, si mangiava tutto con l'appetito e gioia. Tutto andava bene!   (Ero solamente una pedina..., pag. 223)

 

 

A Czarny Bòr

Czarny Bór (in lituano: Juodšiliai) - é un bellissimo posto nei pressi di Vilnius, situato nei boschi di abeti. L'abbiamo visitato il giorno 14 giugno pomeriggio.

Il giornale, Corriere di Vilnius, già nel giorno seguente, il 15 giugno, ha scritto, dandone nota sulla prima pagina, affermando - dietro l'espressione di una delle cittadine - che la più importante sede degli intellettuali dei tempi prima della guerra, ha avuto il suo grande sviluppo grazie anche alle suore orsoline".

            Dopo una breve preghiera nella chiesa appena rifinita (costruita sulle fondamenta di quella eretta grazie alle suore), insieme alle due abitanti di Czarny Bòr (e i giornalisti di Corriere di Vilnius) siamo andati a fare la visita alle nostre sorelle defunte. La via, sulla quale si trova la chiesa e conduce al Bosco, si chiama via di Sant'Orsola.Nel cimitero delle suore orsoline vi sono sepolte, all'ombra delle pigne, 11 suore ed il loro cappellano, don Ignacy Mickiewicz. Dopo la partenza delle ultime suore in Polonia, nel 1946, il cimitero era destinato alla rovina, ma gli abitanti del paese si sono dati da fare per accudirlo; questo grazie alla riconoscenza nei confronti delle suore. Hanno protetto il luogo dalla distruzione programmata del governo comunista, l'anno recintato e si sono impegnati nel raccogliere la documentazione indispensabile. Dal cimitero ci siamo recate alla scuola, passando accanto alle case appartenenti allora alle nostre suore.

Nonostante il periodo di vacanze estive già iniziate in Lituania, si sono radunati davanti alla scuola numerosi studenti con i loro insegnanti, per salutare le suore con il pane e il sale. Desideravano mostrare loro gli ambienti scolastici con, appena aperto, il museo dedicato alla Patrona e far assistere loro ad una breve rappresentazione artistica.

La scuola ha sopravvissuto ai difficili tempi del comunismo e si sviluppava velocemente. Dopo la guerra è stata trasformata quale scuola lituana e russa, mentre dopo 1992, si è delineata di nuovo come scuola media (di 12 anni) polacca. Il Consiglio della Regione di Vilnius, grazie all'impegno della popolazione e del corpo docente, ha deciso di darle il nome di Sant'Orsola  Ledóchowska. Per la circostanza dei festeggiamenti sono state invitate le rappresentanti della Congregazione. Oggi la scuola è frequentata da c.a. 250 alunni, con 50 insegnanti, possiede la pag.WEB in lingua polacca e lituana, dimostra un alto livello d'istruzione, cosa testimoniata dal numero elevato degli alunni che intraprendono gli studi universitari.

Da 11 anni il direttore della scuola, è il sig, Mieczyslaw Jasiulewicz, il quale ci ha presentato con orgoglio questa moderna, dal punto di vista sia tecnologico che metodologico, scuola, la quale è legata contemporaneamente alla grande tradizione del passato. Una delle mete principali della scuola è quella di "infondere la morale cristiana e perseverare , affinché i membri della scuola siano orgogliosi per il fatto, che questo centro scolastico porta il nome di Sant'Orsola Ledóchowska".

Lo stesso scopo è leggibile nell'inno di scuola, che viene cantato a pari merito con quello patriottico, durante tutti i festeggiamenti: "Sant'Orsola (…) abbi, te ne preghiamo, la nostra scuola sotto la tua protezione, guarda benigno il nostro paese, insegnaci di camminare con perseveranza sulla tua strada e donaci un raggio del tuo sorriso. Tu hai infuso nei cuori l'animo polacco e la preoccupazione per la lingua. La tua vita ci è di esempio e le tue parole ci sono di indicazione".

Accanto alla Madre Jolanta Olech - il direttore della Scuola, sig.Mieczyslaw Jasiulewicz

Il giovedì, sotto la guida della sig.ra polacca Danusia, abbiamo visitato ancora alcuni dei posti più importanti di Vilnius: la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, l'Università, la chiesa di S.Giovanni, e la chiesa di Sant'Anna (gotica e ben conservata), e accanto la chiesa dei pp.Bernardini, il museo di Mickiewicz, la casa di Santa Faustyna, la cattedrale ortodossa; a dire il vero, abbiamo visto in una mattinata moltissime cose.

Nel viaggio di ritorno abbiamo fatto un salto al cimitero Rossie ("La Madre e il cuore del Figlio"), alla chiesa della SS.ma Trinità (Misericordia divina) e alla chiesa dello Spirito Santo. (così detta polacca, da dove è stata trasferita l'immagine della Misericordia alla chiesa della ss.ma Trinità).

Il 15 giugno (venerdì) - Festa del S.Cuore di Gesù, l'onomastico di Madre Jolanta.

           

Il programma prevedeva la S.Messa in Ostra Brama alle ore 7.00, ma a causa di grande traffico in città abbiamo fatto tardi (quasi mezz'ora) e la s.Messa era celebrata alle ore 8.00 (il sacrestano era occupato in un'altra chiesa); grazie a tutto ciò avevamo molto tempo per la preghiera personale in silenzio.La S.Messa era nelle intenzioni della Congregazione, con la rinnovazione dei voti e nelle intenzioni della N.Madre.

In viaggio all'albergo, per la colazione, abbiamo fatto gli auguri alla Madre. Sr. Mireille ha detto a nome nostro, che Dio ci ha anticipato con le sue grazie, perché ha previsto, che il giorno della festa Patronale della Congregazione sarebbe stata insieme all'onomastico della N.Madre. E' stato anche molto significativo il fatto, che eravamo in viaggio. Augurava, affinché la Madre continuasse il suo viaggio, qualunque sia la strada dopo il capitolo.

Venerdì - dopo la s.Messa e dopo la colazione - siamo partite per Pietroburgo, attraverso la Lettonia.

            Sulla richiesta di mons. Konstanty Budkiewicz, la madre Orsola è stata mandata, insieme ad alcune sue consorelle del convento di Cracovia a Pietroburgo, per fondare la comunità missionaria e dirigere la casa per le studentesse del Ginnasio Santa Caterina. Tale centro (Newski Prospekt 32), è stato aperto il 1 settembre 1907, sulla richiesta del card. J. Puzyna e con il permesso della Congregazione dei Vescovi del 25 gennaio 1908 ed è stato trasformato nella casa autonoma con il noviziato. Il giorno 7 giugno 1920, la Sacra Congregazione dei Religiosi ha trasferito l'erezione data alla casa autonoma di Pietroburgo alla casa di Luboczesnica, vicino a Pniewy, ed ha concesso alla Congregazione di adattare le Costituzioni del Convento di Cracovia (del 1907) ai bisogni del nuovo ramo delle orsoline.Il lavoro nel Ginnasio, come anche l'attività di madre Orsola in mezzo alla polonia di Pietroburgo e dei cattolici russi, hanno attirato i numerosi sospetti da parte del governo dello zar e, di conseguenza, l'inevitabile sua espulsione. Sin dal 1915, le suore (ne furono allora c.a. 20), lasciavano gradualmente il territorio della Russia, trasferendosi in Svezia, dove, da settembre 1914 si trovava la Madre Orsola. Le ultime sono partite nel 1917, poco prima della rivoluzione.

A Pietroburgo

Il 15 giugno (venerdì) - abbiamo attraversato, nella tarda serata, la frontiera lettone-russa (ossia: dell'UE-russa) e ancora accompagnate dalla luce del giorno siamo giunte dopo la mezzanotte all'albergo "Annuszka" (Gansalka 2), vicino al centro della città di Pietroburgo. Per le ultime due notti ci siamo trasferite alla casa di riposo a Strielna, al sud da Pietroburgo.

La città ha guadagnato molto dopo i festeggiamenti dei suoi 300 anni, nel 2003. Tutti i luoghi turistici sono stati rinnovati. Molte chiese ortodosse sono state restituite per il culto e si fa del tutto per ripristinare anche le altre. Dapperttutto si vedono molti turisti, attratti dalla notte polare, caratteristica del posto. Inoltre, il nostro gruppo suscitava l'interesse degli altri, cosa dimostrataci con numerose fotografie che ci sono state scattate.

            Il luogo più importante di Pietroburgo per noi era la chiesa di S.Caterina su Newskij Prospekt. E' stato qui, che le prime Orsoline SCGA, insieme alla Fondatrice, hanno ricevuto dallo Spirito Santo il il nuovo carisma, lo hanno investito in una forma concreta, vedendo con gli occhi di fede la meta sconosciuta, verso la quale la Provvidenza le guidava.La chiesa, dopo la rivoluzione russa era chiusa e saccheggiata, destinata poi ai magazzini, la sala dei concerti, distrutta dall'incendio del 1984 e finalmente ritornata ai cattolici 15 anni fa. Oggi è rinnovata, e per tenere vivo il suo doloroso passato, si sono mantenuti i frammenti dei due altari laterali. Su uno di essi è appeso il crocifisso, salvato eroicamente da una bambina nel 1938.Ci siamo recate lì per ben tre volte il sabato (il 16 giugno) a mezzogiorno (per il saluto con gli amministratori), la domenica (per i festeggiamenti principali) e il martedì (per la s.Messa serale con tutta la parrocchia).

La pastorale è stata affidata nel 1992 ai Padri Domenicani. La parrocchia conta oltre 500 fedeli (nel 1917 ne erano 32 mila). E' molto dinamica ed accoglie molti gruppi etnici, i quali hanno la possibilità della celebrazione nella propria lingua: il polacco, l'inglese, il latino, lo spagnolo e il coreano. La maggioranza dei parrocchiani è di lingua russa. Nella parrocchia è molto attivo il catecumenato, la scuola domenicale per i bambini, i gruppi giovanili. Esistono anche diverse istituzioni ecclesiali come: il Centro Catechistico (per la formazione dei catechisti e la catechizzazione), il Centro Familiare (...)

            Domenica sera siamo riuscite a visitare i vecchi ambienti del convitto, condotto dalle nostre suore dal 1907.Ci facevano da guida le due parrocchiane: le sigg. Jadwiga Szymanska e Masza Gurenowicz e Giulia. Tutto si sta attualmente rinnovando; vari uffici del mondo di economia. La Parrocchia si sta interessando per riavere l'edificio con il progetto di aprire in esso la scuola dell'infanzia. Il parroco, don Maciej Rusiecki, desidera che ce ne occupiamo noi, di questa scuola. Chiede la nostra preghiera poiché ile procedure per riavere l'edificio non sono affatto facili.

La s.Messa Giubilare di domenica, 17 aprile 2007 roku, alle ore 19.00, concelebrata dai sacerdoti locali e con la partecipazione degli ospiti, era presieduta S.E. Arciv. Tadeusz Kondrusiewicz di Mosca.

Nell'omelia ha svolto riflessione sull'opera della Santa, sotto aspetto di misericordia. "Cent'anni fà - ha detto il Celebrante - Sant'Orsola è giunta in Russia portando la missione di m8isericordia, di educare le nuove generazioni". La Sua missione, è stata prolungata dagli altri, coloro che Lei ha educato. L'attualità del Suo esempio di vita e del messaggio da Lei trasmesso testimonia il fatto che in Russia ci sono 730 mila tra i giovani e i bambini che vivono per strada. Da dove attingere le forze e la speranza per questo enorme lavoro? - si chiedeva il Sacerdote. In risposta ha indicato sull'Eucaristia, chiamata da Sant'Orsola "il sole della Sua vita", grazie alla quale - per quanto riguardava l'amore del prossimo - tutto Le era possibile.

Abbiamo offerto alla Parrocchia il reliquiario con la Reliquia di Sant'Orsola. 

Dopo la S.Messa, il bacio della Reliquia e i ringraziamenti reciproci, la comunità parrocchiale ha invitato gli ospiti per un rinfresco e la visita dei rinnovati locali parrocchiali nei sotterranei della chiesa.

 "La spada di Damocle vi è sempre sopra la mia testa, ma sono certa di essere nelle mani di Dio e non smetterò a ripetere il mio fiat"  Lettera di m. Orsola a Maria Teresa del 9 .10.1913 

La Madre Fondatrice ha comprato, in aprile 1908, la tenuta in Sortavala (Karelia) nella Baia Finnica, per crearvi il proprio centro pedagogico educativo.

Il 1 giugno 1909 è stata benedetta la casa e consacrata la cappella, mentre il giorno 16 luglio 1910 è stata benedetta la statua della Madre di Dio - Stella Maris, in onore della quale è stata chiamata poi Merentähti (Stella del Mare). A settembre 1910 r. È stato aperto a Merentähti il liceo privato con il convitto per le ragazze. Questo luogo è stato anche il posto di riposo per molte persone provenienti sia dalla Russia che dalla Polonia, come anche il luogo di lavoro pastorale ed ecumenico in mezzo alla gente del luogo, prevalentemente luterana.

Il giorno 6 agosto 1914, in occasione della I guerra mondiale, la scuola e la casa sono state chiuse dall'autorità e le suore sono state costrette di lasciare la tenuta. Vi è rimasta solamente una novizia, sr.Aniela Lopuszynska (1885-1950), per avere cura del posto.

Il Vicepresidente della Società Polacca degli Aiuti alle Vittime di Guerra, ing. Józef Ziabicki (...) ha intrapreso il contatto con la M.Orsola, la quale si trovava a Stoccolma, e anche se non si sa bene se con il suo consenso o no, è stata erettoa(in estate 1916) la casa di accoglienza per i ragazzi orfani di guerra. La moglie del sig. Ziabicki ne è stata direttrice. Nell'inverno, 1916/1917 è arrivato qui arciv. J. Cieplak, con la visita (come anche vi passava don A. Carling, Finlandese).

Dopo l'indipendenza della Finlandia (a dicembre 1917) la casa si è svuotata. La tenuta è stata venduta nel 1926 ad un privato. Gli edifici sono stati "trasferit" al nord del paese, mentre la statua di Stella Maris portata a Terijok e situata nella cappella. A Terijok si è trasferita anche sr. A. Lopuszynska, dove ha aiutato fino alla sua morte don A. Carling.

            "...l'insegnante del liceo mi ha detto, che il suo conoscente è intenzionato di vendere la casa sulla Baia Finnica (...) nel bosco, lontano dalla gente, dal paese - quasi "in deserto". (...) Viaggiavo con la slitta tre ore e mezzo da  Terijok  - il paese dei sogni, bellissimo... Jasnymi chwilami byly jazdy do nowo nabytej finskiej posiadlosci... Presto la casa si è riempita di suore, dei bambini e dei villeggianti - è così bello nella nostra Merentähti! Davanti a noi il mare sconfinato e d ogni volta diverso - una volta blu, rosa o nero, a volte bianco; calmo o agitato… Dietro la casa una grande piazza, circondata dai boschi. La cappellina poverissima, ma abita in lei Gesù. (...) Ho comprato un'altro po' di terra con il bosco, la spiaggia, così che il nostro terreno era abbastanza grande. Ci siamo sentite, finalmente, a casa propria. (...) Nel giardino, quasi al mare, su di un colle circondato da delle pietre, abbiamo situato la statua della Madre di Dio..."

(dal: Ero solamente la pedina...)

A Merentähti

Camminando sulle orme della Madre Fondatrice e delle nostre prime consorelle, abbiamo deciso di andare il giorno 18 giugno, il lunedì a vedere la Baia Finnica.

Dopo il viaggio in pullmann, bisognava percorrere la stradina del bosco per arrivare sulla spiaggia. Per fortuna è cessato di piovere. Il villaggio dei pescatori, Sortavala, non esiste più. Siamo consapevoli di trovarci sul luogo (50 ha) della nostra prima tenuta/proprietà - ma è difficile localizzare bene dove si trovavano le singole case. Non si riesce neanche a ritrovare il piccolo cimitero, dove è stata sepolta sr. Antonina Bienkowska  morta l' 8.09.1909. Guardiamo queste grandi pietre sporgenti, paragonandole a quelle sulle foto archiviali. Come ci sta spiegando uno degli abitanti del luogo, sia il mare che il bosco "rubano" ogni anno di più la spiaggia. Ci porta volentieri, attraverso i cespugli, fino al luogo, dove si notano i ruderi dei gradini. Si vedono anche gli alberi da frutta selvatica - il segno del frutteto del 1910.

Sentiamo una grande unione spirituale con le suore, che sotto lo sguardo della Fondatrice facevano qui i loro primi passi della vita di orsoline (il calendario e gli elenchi delle suore si possono trovare nei: Ricordi da Pietroburgo e Merentähti). Crediamo profondamente che erano anche presenti con noi, mentre abbiamo celebrato la s.Messa sulla spiaggia..

Torniamo a Pietroburgo commosse profondamente da questa possibilità di aver potuto camminare sul suolo santificato dalla memoria dei nostri inizi.

 

Oltre a queste importanti tappe del nostro pellegrinaggio abbiamo potuto constatare che:

"Aurora", come si vede, sta bene e gode sempre di fama, non solo tra i turisti (è la nave la quale nel giorno 25.10.1917, alle ore 21.40 ha dato il segnale per l'inizio di attaccare Palac Zimowy (Castello Invernale) e, in effetto alla grande rivoluzione di ottobre; da novembre 1948 Aurora è ormeggiata sulla Newa).             

Palac Zimowy (fino alla rivoluzione era la sede dello zar) sta ancora meglio. Attualmente fa parte del Ermitaz - il grandissimo museo, contenente c.a. 3 milioni di oggetti.

Qui, tra l'altro si trova il famoso quadro di Rembrandt "Il ritorno del figliol prodigo" (sul quale Padre ha una mano maschile ed una femminile - per manifestare la paternità e la maternità di Dio).

Abbiamo visitato il Bastione Pietropawlow con Sobòr dei SS. Pietro e Paolo - la necropoli degli zar (dai tempi di Pietra I). Qui sono state sepolte, il Il 17 luglio 1998, i resti di Nicola II (vedi sotto) e della sua famiglia, fucilati a Jekatierinburg, nel1918.

A Lawr di Alessandro Newskij, il quale chiude (e per chi preferisce, apre) Newskij Prospekt, ed è sede di metropolita ortodosso di Pietroburgo, abbiamo trovato molti pellegrini, poiché proprio in questo giorno c'era la possibilità di baciare le reliquie di S.Luca evangelista, provenienti dal Monte Atos, in pellegrinaggio a Russia.

E solamente di un fiato si possono menzionare alcuni luoghi, che abbiamo visitato: Smolnyj Monastyr con Sobòr della Risurrezione, Sobór con l'icona della Madre di Dio del Casachistan - una delle "perle" degli ortodossi, Cerkiew del Redentore (…)

Siamo uscite di notte, per poter vedere 8 famosi ponti levatoi sulla Newa (in totale vi si trovano 539 ponti, senza contare i 315 nel centro della città). Poi, siamo andate sulla nave lungo i fiumi di Pietroburgo. Abbiamo anche dato un'occhiata ai palazzi degli zar: Carskie Siolo e Peterhof...

Questa è la foto della nostra ultima s.Messa sulla terra russa

- la mattina 20 giugno, il mercoledì, celebrata nell'holl del sanatorio di Strielna.

Guardando indietro, posso dire solamente questo (...) - la nostra Congregazione è l'opera di Dio e perciò l'amiamo, l'apprezziamo, la serviamo sempre e dovunque con la dedizione e amore. Lavorando per essa, lavoriamo per Dio, che è il nostro Signore e il nostro Re per sempre.

(Ero solamente la pedina...,pag. 223)


Elaborato da: sr. Malgorzata Krupecka. Foto: m. Jolanta Olech, sr. Malgorzata Krupecka, sr. Mireille Laslandes, sr. Jana Brzozowska, sr. Anna Fidor. "Notizie correnti" pag.WEB:

-    in polacco: www.urszulanki.sjk.pl.

-    in italiano: www.orsolinescga.it